Dopo lo stop dei giorni scorsi sono pronti a fermarsi di nuovo i lavoratori della coop. Nuove Solidarietà fermi allo stipendio di luglio. A Casa Serena continua il presidio degli operatori, tutti chiedono quando avranno i loro stipendi arretrati.
I giorni passano, ma le soluzioni per uscire dal caos servizi sociali tardano ad arrivare. Il Dipartimento Servizi Sociali continua a lavorare sulle fatture da liquidare ad ogni singola cooperativa, si è cercato di superare i problemi relativi a Durc e contributi per quelle cooperative non in regola, ma le difficoltà restano tante e molte fatture sono ancora ferme in Ragioneria a Palazzo Zanca. Oggi per i dipendenti della Nuova Presenza dovrebbe essere stato effettuato il bonifico dello stipendio di agosto, quasi superfluo ricordare che siamo a febbraio. Va ancora peggio ai lavoratori della cooperativa Nuove Solidarietà che già nei giorni scorsi avevano interrotto il servizio di assistenza domiciliare perché esasperati. L’ultimo stipendio ricevuto è quello di luglio e risale a parecchi mesi fa. I lavoratori si erano riuniti in assemblea presso la sede della cooperativa per avere risposte certe su quando sarebbero arrivati i soldi. Ma ad oggi ancora nessuna notizia. A scendere in campo ancora una volta è la segretaria della Funzione Pubblica della Cgil Clara Crocè che riferisce di aver appreso dalla Ragioneria del Comune che le fatture sono state già liquidate alla cooperativa e dunque non si comprende a questo punto per quale motivo non siano ancora arrivati i soldi ai lavoratori. Secondo le notizie che provengono da Palazzo Zanca le fatture per Nuove Solidarietà sarebbero state fatte già lo scorso giovedì e dunque questo ritardo non è più tollerabile per i gli operatori. Un nuovo stop al servizio potrebbe essere già dietro l’angolo se al più presto non dovessero arrivare gli stipendi. La FP CGIL ha inviato una nota alla Presidente della cooperativa Grazia Romano chiedendo l’immediato pagamento degli arretrati.
Nel frattempo a Casa Serena va avanti il presidio iniziato ormai da quasi una settimana dai lavoratori e anzi i toni rischiano di alzarsi sempre più. I dipendenti non hanno ancora nessuna notizia del pagamento delle mensilità arretrate, aspettano gli stipendi di novembre, dicembre più la tredicesima, dalla cooperativa nessuna notizia e anche gli operatori della casa di riposo di Montepiselli non ce la fanno più. I servizi sociali messinesi restano una bomba a orologeria pronta a esplodere da un momento all’altro. In attesa di un cambio di rotta che non sia più l’ennesima soluzione tampone.( Francesca Stornante)