Messina, “corridoio universitario” per due studenti rifugiati

Messina, “corridoio universitario” per due studenti rifugiati

Simone Milioti

Messina, “corridoio universitario” per due studenti rifugiati

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giovedì 24 Giugno 2021 - 07:00

Selezionati nel progetto Unicore, nati in eritrei ma provenienti dai campi profughi in Etiopia. Studieranno all'Università degli Studi di Messina

MESSINA – Nell’ambito del progetto Unicore, University Corridors for Refugees, cioè corridoi universitari per studenti rifugiati, sono stati selezionati due giovani studenti che frequenteranno l’Università degli Studi di Messina nel prossimo anno accademico.

I due ragazzi, entrambi eritrei di nascita, si trovano attualmente nei campi profughi Etiopi di Mekelle e di Ayiasita. Gli studenti, che hanno superato una selezione in base a criteri di merito, hanno già ottenuto in Africa la loro laurea di primo livello. Una volta arrivati a Messina, grazie al corridoio universitario, frequenteranno i corsi di studio internazionale in “Rischio Sismico ed Economia”.

L’idea del corridoio universitario

Il programma nasce dalla volontà di permettere agli studenti rifugiati di arrivare in Italia con un percorso di ingresso regolare e sicuro; per permettere loro di proseguire gli studi.

Nel 2021 anche l’Università degli Studi di Messina tra le 24 università italiane hanno aderito al progetto, giunto alla sua terza edizione. Delle oltre 190 richieste alla fine saranno 43 gli studenti rifugiati dall’Etiopia a usufruire del corridoio universitario e proseguire gli studi in Italia vincendo una borsa di studio.

L’inserimento sociale

Oltre al percorso universitario i rifugiati vincitori delle borse di studio; usufruiranno di una rete di partner locali che li sosterranno nell’inserimento nella vita sociale della città. A Messina in particolare i rifugiati saranno sostenuti e seguiti dalla Caritas, da Migrantes, dalla Comunità di Sant’Egidio.

L’istruzione dei rifugiati

Solo un piccolo inizio se consideriamo che, secondo le stime dell’Alto Commissariato ONU per i rifugiati, sono 82 milioti i rifugiati. Persone costrette a fuggire dal proprio Paese ed a chiedere protezione internazionale, quasi la metà di questi sono minorenni.

L’accesso all’istruzione è un diritto umano fondamentale, sancito dalla Carta dei diritti dell’uomo, e perciò dev’essere garantito e protetto. I dati che fotografano la situazione degli studenti rifugiati sono preoccupanti: solo il 77% dei bambini frequenta la scuola elementare; mentre gli adolescenti iscritti alla scuola secondaria sono il 31%. La situazione è ancora più drammatica per l’istruzione superiore: solo il 3% dei rifugiati ha accesso all’università. Da qui nasce la necessità di attivare molti più corridoi universitari.

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Un commento

  1. speriamo che una volta specializzati tornino nei loro paesi e aiutino i loro compatrioti a migliorare. Questo e il servizio da rendere. Aiutare gli africani ad emanciparsi ,non basta venire in italia e finire nelle periferie.

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