La colonna di cenere viene resa invisibile dalle polveri sahariane che coprono il cielo
Al caldo soffocante di queste ore, e alla massiccia presenza del pulviscolo desertico in sospensione, che ormai da giorni vela pesantemente il cielo, si aggiunge pure l’Etna, con un nuovo violento parossismo partito nel corso della mattinata. L’intensa attività esplosiva, come da copione, sta producendo una imponente colonna di cenere che viene dispersa verso est-nord/est dai venti in quota, che stanno assumendo una prevalente componente da libeccio. La colonna eruttiva viene resa “invisibile” dalle polveri sahariane in sospensione, che rendono l’atmosfera fosca e caliginosa.
A quote un po’ più elevate la direzione delle correnti ruota più da libeccio, dove è presente il flusso rovente da sud-ovest, proveniente dagli infuocati deserti dell’Algeria, che si dirige fino alla Russia europea, percorrendo tutta l’Europa orientale. Di conseguenza il materiale vulcanico si muove verso l’alto catanese e il basso messinese ionico, interessando l’area fra Linguaglossa, Fiumefreddo, Calatabiano, Giardini Naxos e Taormina. Dalle immagini radar si nota come la colonna di cenere interagisca con le nuvole cariche di pioggia presenti sullo Ionio, davanti il taorminese.