La settimana prossima, in programma un' "incursione" ai Beni comuni e confiscati per verificare la documentazione degli ultimi sei anni
Ieri in sede di lavori preliminari, in Consiglio comunale ha avuto luogo l’ennesimo “atto” dell’ormai eterna disputa sulla trasparenza amministrativa. A sollevarla, manco a dirsi, il presidente della commissione consiliare Vigilanza e Controllo Massimo Ripepi.
I toni sono stati severi, come spesso accade; e hanno coinvolto anche l’efficienza, ma più ancòra il garbo dei dipendenti comunali ai quali a Ripepi è occorso di rivolgersi.
La risposta è arrivata immediata, nel caso di specie da Armando Neri. Che nel Palazzo dirimpettaio è metrovicesindaco, ma al Comune è a sua volta presidente della Prima Commissione consiliare “Bilancio”, che si occupa tra l’altro di Controllo e garanzia dell’efficienza ed efficacia dell’organizzazione comunale, Personale e Ordinamento degli uffici. In tutto ciò, Neri ha preso atto delle accuse di Ripepi, ma ha negato con decisione che i dipendenti comunali non siano professionali o rispondano in modo opinabile o scortese alle richieste di chiunque, consiglieri di minoranza inclusi.
«Gli atti li danno? All’opposizione, no»
Il leader di Pace rimane però della sua idea. Anzi.
«Neri? Ma Armando Neri ha solo limpidamente dichiarato che a loro, i documenti li danno; e io gli credo! Solo che a noi non li danno – è la sferzata dell’oppositore –. Lui crede a me? Questa in realtà è solo la dimostrazione che dirigenti e funzionari danno tranquillamente gli incartamenti agli esponenti della maggioranza di centrosinistra, ma a noi no. Tutto riscontrabile e provato».
E certo l’addebito diventa ancor più pesante nel caso di Ripepi, per via del suo ruolo di presidente giusto della Commissione Controllo e garanzia.
Battaglia per la trasparenza
Prossimo step? «Dimostrerò alla città di Reggio Calabria se quel che dico è vero», asserisce Massimo Ripepi.
Questo, specie in relazione a quanto affermato di recente dall’ex consigliere delegato ai Beni confiscati Nancy Iachino sull’immacolata gestione del settore.
In parole povere, entro la prossima settimana, Ripepi ha in mente un blitz – in senso buono – all’Assessorato ai Beni comuni e confiscati «coi commissari della Controllo e garanzia. Ci andremo, per verificare se gli atti di sei anni di gestione dei beni confiscati esistono oppure no. Questa è la mia battaglia per la trasparenza».