I sindacati e i vertici dell'Asp si sono riuniti oggi presso il Palazzo del Governo per discutere del futuro della Srr e soprattutto dei lavoratori delle cooperative che ne fanno parte. Buone notizie per i dipendenti della Teseos che aspettano gli stipendi da mesi.
Quello di oggi è stato solo un incontro interlocutorio, la strada sembra ancora lunga, soluzioni definitive non ne sono state individuate, ma sembra esserci la volontà di creare un percorso che scongiuri innanzitutto la perdita del posto per centinaia di lavoratori della sanità. In Prefettura si sono riuniti i segretari delle Funzioni Pubbliche di Cgil, Cisl e Uil, il direttore amministrativo dell’ASP dott. Munafò, il presidente di SSR dott. Coletta, con i rispettivi legali, i presidenti delle Cooperative Teseos, Rigenera, Obiettivo Salute, ed una rappresentanza dei lavoratori, per discutere del futuro della Ssr, la Società Servizi Riabilitativi di cui fanno parte le cooperative Teseos, Rigenera e Obiettivo Salute. Società che per il 51 % è di proprietà dell’Asp, mentre il restante 49% è ripartito tra le tre cooperative. Pochi giorni fa, a sorpresa, la notizia che il commissario dell’Asp di Messina Manlio Magistri aveva dato incarico allo studio Latella di sciogliere la società, senza però discuterne con i sindacati e disattendendo gli esiti del tavolo palermitano del 14 gennaio 2013 durante il quale l’Assessore alla Salute Borsellino aveva disposto il passaggio dei lavoratori dalle tre cooperative alla Ssr. Subito, da parte delle organizzazioni sindacali era arrivata la perentoria richiesta di dimissioni del commissario Magistri. E contemporaneamente la Fp Cgil aveva annunciato la possibilità di uno sciopero imminente dei lavoratori della Teseos ormai senza soldi da troppi mesi. La segretaria Clara Crocè aveva spiegato che a causa del mancato pagamento delle fatture relative al mese di Gennaio da parte dell’ASP, la società non è in grado di anticipare alla cooperativa alcuna somma né di provvedere al pagamento del saldo delle fatture (290.000,00) relative all’ultimo trimestre. Ma allo stesso tempo la cooperativa, nonostante abbia ricevuto un acconto (80%) delle fatture fino al mese di dicembre, ha liquidato solo lo stipendio di settembre.
Immediata è così arrivata la convocazione in Prefettura. Si è discusso del futuro perché entro il 30 giugno la società dovrà essere liquidata e dunque si deve capire quale assetto societario dare alla Ssr per ottenere l’accreditamento presso la Regione. Il commissario dell’Asp ha già dato incarico di esaminare quale sarà la nuova formula della società. Ai sindacati ciò che interessa principalmente però sono i lavoratori. Che fine faranno i dipendenti delle tre cooperative? Anche la Prefettura pretende chiarezza su questo fronte. Attraverso una nota da destinare alla Regione si chiederà quale strada seguire per garantire la continuità occupazionale ai lavoratori. Considerato anche che dal 2014 le cooperative non a norma non potranno più operare in regime di convenzione. Ancora però è tutto in itinere. La certezza è che la Prefettura si è assunta l’impegno di chiedere all’assessore Borsellino un incontro per chiarire una volta per tutte se la società di riabilitazione SSR è accreditabile o meno. “Il tavolo aperto oggi rappresenta un buon inizio ma adesso dobbiamo pretendere che vada avanti la discussione” ha detto al termine dell’incontro la segretaria Clara Crocè. Per Calogero Emanuele e Pippo Calapai di Fp Cisl e Uil Fp “un incontro fondamentale perché, malgrado gli impegni assunti anche dall'Assessore Regionale alla salute Lucia Borsellino, sinora non si è mosso nulla per l'accreditamento della SSR né tantomeno per i pagamenti delle spettanze ai lavoratori fermi al mese di ottobre”.
Sul fronte stipendi per la cooperativa Teseos, dall’Asp e dalla Ssr è arrivata garanzia sul fatto che lunedì ci saranno risposte certe sulle fatture di gennaio e febbraio e poi entro 15 giorni saranno accreditati alla cooperativa 750mila euro. La Fp Cgil a questo punto pretende che ai lavoratori vengano pagati gli stipendi di ottobre, novembre, dicembre e gennaio. Se questi soldi entreranno nelle casse della cooperativa non ci saranno più alibi per non pagare i lavoratori, dice Clara Crocè. Non resta che aspettare. (Francesca Stornante)