Incendi Messina, Prefettura scende in campo coi presidi anti piromani

Incendi Messina, Prefettura scende in campo coi presidi anti piromani

Alessandra Serio

Incendi Messina, Prefettura scende in campo coi presidi anti piromani

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domenica 01 Agosto 2021 - 07:00

Le aree verdi saranno pattugliate dalle forze dell'Ordine per prevenire i malintenzionati

Le aree verdi, i boschi e le radure, saranno presidiate dalle forze dell’Ordine per prevenire l’azione dei piromani. Dopo l’emergenza incendi di questi giorni, poi, i comuni saranno convocati per aggiornare il Catasto delle zone incendiate, così da vincolarle.

La Prefettura di Messina scende in campo per scongiurare il rischio incendi, proprio nei giorni dell’allerta in Sicilia, con roghi enormi e continui che bruciano da giorni in diverse città isolane.

La Prefetta Cosima Di Stanio stamane ha convocato il Centro Coordinamento Soccorsi (CCS), ha sentito il Questore, i comandanti provinciali di Carabinieri, Guardia di Finanza, Vigili del Fuoco, Forestali e tutte le istituzioni e gli enti facenti parte del sistema territoriale di protezione civile, per poi diramare le linee guida operative per i prossimi giorni di allerta, proclamata almeno fino al 6 agosto.

La rappresentante del Governo ha invitato tutti a collaborare tra di loro, coordinandosi e rendendosi reperibili – assicurando la reperibilità di tutti gli uomini dei rispettivi Corpi.

Tra le azioni messe in campo da subito, i controlli preventivi anti piromani in tutte quelle aree a rischio incendi, che saranno presidiati dalle forze dell’Ordine. Poi la convocazione dei comuni per aggiornarne le mappe catastali, così da porre i vincoli di legge alle aree interessate dal fuoco. Infine, focus sulle procedure nel caso in cui debbano essere evaquate delle abitazioni, nel caso in cui le fiamme dovessero avvicinarsi troppo alle case.

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6 commenti

  1. il catasto incendio è sempre aggiornato, semmai sono i vincoli da far rispettare che non fanno mai, infatti dopo un incendio alle prime piogge l’erba è tenera e buona per il pascolo, ed infatti le zone percorse da incendio è sovente vederle piene di animali a pascolo abusivo, quindi è inutile elevare multe ma dovrebbero sequestrare e dare in beneficienza tutti gli animali trovati dentro le aree interdette, cosi’ vedrete come finiranno gli incendi.

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  2. Martino Sergio 1 Agosto 2021 11:40

    Dopo che scappano i buoi si chiudono le stalle!!Ora si sveglia la Prefettura i comuni chiedono lo stato di calamità …solita storia anziché fare prevenzione ed adottare le misure per evitare gli incendi, si corre ai ripari solo dopo che i danni alla natura si sono avuti! Complimenti!!

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  3. innanzi tutto il titolo è sbagliato: 1) i Piromani son le persone che appiccano incendi con problemi mentali e senza motivo; 2) gli incendi di questi giorni sono oramai ripetitivi ogni anno e manca la vigilanza sia per beccare gli incendiari, sia per colpire chi fa pascolare gli animali dove la legge stabilisce il divieto di pascolo nelle zone bruciate per 5 o 10 anni; 3) avrei convocato in prefettura quei pastori onesti che sicuramente conoscono i pastori dediti a questa pratica di rinnovo del pascolo col fuoco ( non sapendo che il terreno diventa più acido e l’erba è di scarsa qualità); 4) mancanza di personale del corpo forestale unico deputato e soprattutto capace per vocazione professionale al presidio e al controllo del territorio collinare/montano (vedasi anche i cumuli di rifiuti abbandonati lungo la strada dei colli); 5) stabilizzazione degli operai forestali che ricordiamo essere precari stagionali, che vengono chiamati perchè c’è l’emergenza. E se non c’è emergenza restano a casa?…. 6)…. 7) mancanza di educazione scolastica dove si parla poco di ambiente e non si sensibilizza a sufficienza sull’importanza di conservare l’ambiente perchè ne va del nostro futuro.

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  4. In una città dall’economia depressa come la nostra anche gli allevatori di bestiame hanno il diritto di vivere… “onestamente” e non dedicarsi ad “altro”. Certo appiccare incendi per far crescere l’erbetta per il pascolo dopo la pioggia, che prima o poi arriverà è un’azione criminale. Ed allora perché non prevenirla con una sorta di “mini transumanza organizzata”? Sarebbe bene a mio parere adibire sui Peloritani delle zone recintate dove condurre al pascolo il bestiame nel periodo giugno-settembre, con foraggio garantito anche a costo zero per gli allevatori, gestite dalla forestale con il patrocinio e sostegno economico da parte delle amministrazioni dello stato competenti. Sicuramente così non assisteremo a questi scempi e complessivamente il costo dell’operazione sarebbe di certo di gran lunga inferiore rispetto ai costi sostenuti per spegnere gli incendi… Per non parlare della salvaguardia dell’ambiente che non ha prezzo…

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  5. Elettra Pisano 1 Agosto 2021 13:05

    Perché avvisare che verranno pattugliate le aree verdi e non cogliere in flagranza i criminali?

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  6. a terme vigliatore non ci sono solo gli incendi, ma si permette ai privati di sparare giochi di artificio alle due di notte, facendo saltare da letto tutti i vecchietti e malati delle vicinanze, questo è peggio del fuoco

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