Il presidente Arruzzolo porge il cordoglio dell'Ente e ammonisce: le responsabilità per i roghi che stanno piagando la Calabria vanno perseguite con forza
«Dolore e sgomento per due vite spezzate a causa degli incendi che hanno interessato la provincia di Reggio Calabria». Così il presidente del Consiglio regionale, Gianni Arruzzolo, dopo il tragico decesso di Antonino e Margherita Cilione nel rogo di ieri a San Lorenzo.
«I vasti incendi che stanno devastando un’importante area del Parco dell’Aspromonte hanno portato la morte di Margherita Cilione e del nipote Antonio Cilione. Condannati dalle fiamme mentre cercavano di salvare l’uliveto di famiglia. Una tragedia immane – continua Arruzzolo – che addolora la comunità calabrese, da settimane costretta a fare i conti con la scelleratezza di mani incendiarie, le cui responsabilità vanno perseguite con forza, perché ci troviamo di fronte ad un disastro ambientale, economico e paesaggistico, che ha interessato il cuore della nostra terra».
Da parte del Consiglio regionale calabrese, evidenzia il politico rosarnese di Forza Italia, «il cordoglio ai familiari ed amici delle vittime, che hanno pagato il prezzo più alto nel tentativo di salvare la loro proprietà, il loro lavoro, e con buona probabilità, i sacrifici di una vita. Un ringraziamento particolare va ai Vigili del Fuoco, a Calabria Verde, alla Protezione Civile, alle forze dell’ordine, agli operatori e ai volontari, impegnati senza sosta da giorni per arginare l’estendersi delle fiamme».