Croce smentisce incontro con i consulenti sulla delibera della Corte dei Conti

Croce smentisce incontro con i consulenti sulla delibera della Corte dei Conti

Croce smentisce incontro con i consulenti sulla delibera della Corte dei Conti

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mercoledì 03 Aprile 2013 - 20:02

Riceviamo e pubblichiamo la rettifica del commissario straordinario Luigi Croce a proposito dell’articolo Botta e risposta tra Comune e Corte dei Conti: quasi pronto un documento di Croce e dei suoi “saggi”

Il contenuto dell’articolo pubblicato in data odierna dal titolo “Botta e risposta tra Comune e Corte dei Conti: quasi pronto un documento di Croce e dei suoi “saggi” è assolutamente privo di fondamento. Nessun summit con in Consulenti si è tenuto nel mio Ufficio nella giornata odierna avente ad oggetto la Delibera n.24 della Corte dei Conti.

Alcuni dei cosiddetti “Saggi” non hanno messo piede nel palazzo municipale e non è prevista la relazione di alcun documento di replica ai rilievi mossi dai Magistrati contabili, anche perché nessuno ha mai sostenuto che i rilievi stessi siano «inesatti o addirittura totalmente errati». Come normalmente avviene, anche nella mattinata odierna ho incontrato nella mia stanza il Ragioniere generale, dott. Ferdinando Coglitore, ed i il responsabile del Bilancio, dott. Giovanni Di Leo per problemi che esulano dai rapporti con la Corte dei Conti

Pur prendendo atto e pubblicando integralmente la rettifica del commissario straordinario di Palazzo Zanca, precisiamo che quanto scritto nell’articolo è stato riferito da fonti ritenute più che attendibili.

6 commenti

  1. ART.21 COSTITUZIONE messinesi, liberate il vostro pensiero. Se fossi stato in questi anni, in commissione POLITICHE FINANZIARIE, avrei proposto al Consiglio Comunale la seguente riflessione sull’AVANZO DI AMMINISTRAZIONE, considerata la situazione finanziaria di Palazzo Zanca, in carenza di liquidità. Della sua non utilizzazione, ne avrei fatto una questione di buon senso, difatti l’avanzo, ove applicato, va a finanziare maggiori spese, aumentando la capacità autorizzatoria del bilancio di previsione a parità di entrate di competenza, comportamento avventato e sciocco. Viviamo, per colpa grave dei Sindaci, una forte contraddizione della finanza locale, è riassunta nel rapporto fra dimensione degli avanzi e l’effettiva situazione di cassa. Non c’è malizia a pensare che parte degli avanzi di amministrazione sia chiaramente fittizia, a causa della presenza in bilancio di molti RESIDUI ATTIVI quantomeno inesigibili.
    La crisi di liquidità, esito naturale della miscela esplosiva di avanzo e residui attivi inesigibili di parte corrente, viene di solito mascherata con l’utilizzo ripetuto dell’anticipazione di tesoreria e, ancor di più, delle entrate a specifica destinazione. Non vi ricorda un Palazzo di nostra conoscenza?

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  2. Evidentemente cè a chi brucia molto la delibera della Corte dei Conti e vorrebbe continuare a difendere”l’indifendibile”, senza voler rendersi conto che ogni giorno che passa, non avndo risolto nessuno dei problemi strutturali che portano al deficit il Comune, la situazione peggiora anche per via dell’incremento dovuto alla rilevante quota di interessi passivi che grava sulla massa dei debiti e che giornalmente li fà aumentare….!

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  3. comunque, a proposito di articolo e smentita, qualcuno non dice la verità.

    è triste vedere queste cose anche su una testata internet locale…

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  4. Se bene ricordo mi pare di aver letto proprio ieri che l’avvocato Dalmazio abbia affermato che tutto quello che è stato fatto un questi sei mesi non era staro fatto negli ultimi vent’anni e che se la delibera adottata dalla Corte dei Conti sarebbe stata inviata al Comune di Messina, una adeguata risposta sarebbe stata fornita poiché le contestazioni e le criticità sollevate non erano da considerarsi attendibili e quindi, quasi tutti, oggetto di replica e di smentita. Ricordo anche che il mio commento su detta informazione fornitaci da Tempo stretto online, che considero puntuale e veritiero, è stato quello di ritenere doverosa la replica da parte del Comune, in caso contrario si fosse inteso come errato il piano di riequilibrio decennale. Poiché nella nota di smentita inviata dal Commissario dr, Luigi Croce si legge: “Alcuni dei cosiddetti “Saggi” non hanno messo piede nel palazzo municipale e non è prevista la relazione di alcun documento di replica ai rilievi mossi dai Magistrati contabili, anche perché nessuno ha mai sostenuto che i rilievi stessi siano «inesatti o addirittura totalmente errati», ciò da conferma, se ce ne fosse stato di bisogno, la fondatezza contabile dei rilievi mossi dalla magistratura contabile , e che, quindi il documento contabile inviato oltre che alla Corte dei Conti anche al Ministero della economia è lacunoso ed, in alcune sue parti, non esatto. A questo punto mi pare improbabile che il “piano di riequilibrio decennale” possa essere riscontrato favorevolmente, ma per questo occorre attendere. Rutto qui ed un grazie ai giornalisti di tempo stretto..

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  5. E’ tutto esatto quello che tu dici ed io aggiungo che tale anomalia contabile ha avuto inizio dall’esercizio finanziario 2002. E di quello che affermo credo di esserne certo.

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  6. ART.21 COSTITUZIONE. messinesi, non abbiate paura di liberare il vostro pensiero incatenato, suvvia commentate su TempoStretto. Carissimo SAYA, come al solito sei molto sagace, ma anche premonitore a leggere l’ultimo periodo del tuo commento. Se ricordi, scrissi nei mesi di ottobre/novembre, citando la delibera della Corte sul comune di Alessandria, che la sorte di palazzo Zanca era segnata, aggiungo, volutamente segnata. Caro SAYA, non dobbiamo allentare la presa sul Municipio, ma non voglio nascondere la delusione, mi aspettavo più commenti dei messinesi, di quelli che possano scrivere delle cose di palazzo Zanca.

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