La violenza sui minori sotto i nostri occhi
Sono centinaia i bambini nomadi, che vagano per le nostre strade in cerca di spiccioli richiesti ai vari passanti. Li vediamo girare per i negozi, per i mercati, fermi ai semafori che insistono per lavarti il parabrezza della macchina. Ma basta guardarsi attorno per scoprire che qualcuno li osserva. Già quei bambini sporchi e avvolte denutriti anno i loro angeli che non li perdono d’ occhio, sono angeli neri che sfruttano la loro giovane età per ammorbidire il cuore delle loro potenziali prede.
Nessuno si chiede chi è in realtà quel bambino, nè da dove venga. Sembra che lo sfruttamento minorile passi inosservato davanti ai nostri occhi, ma abbiamo troppo da fare per chiamare le forze dell’ ordine in modo che possano accertarsi dell’ identità di quei bambini e dei loro angeli che li sorveglia dall’ altra parte della strada, anche quelli usati ancora in fasce che quasi sempre, dormono tra le braccia della presunta madre che mentre si preoccupa che sia bene in vista, chiedono gli spiccioli per dar loro da mangiare. Bambini che a volte ti guardano come per chiedere aiuto, ma come risposta abbassiamo gli sguardi o non li guardiamo neanche. Distratti dalla nostra superiorità, vediamo in loro solo degli straccioni che non meritano la nostra attenzione. A volte, persone che ogni giorno lottano contro gli abusi sui minori, avvertono gli organi competenti per la nostra sicurezza e rimangono li fino al loro arrivo e scoprono che solo alcuni di quei bambini sono figli di nomadi, altri non hanno un’identità o addirittura sono figli in prestito. Non bisogna sovvenzionare gli angeli neri attraverso quelle mani innocenti perché saremmo colpevoli quanto loro di un reato contro i diritti umani, ma dobbiamo impedirgli di continuare questo scempio. Aiutando loro, aiuteremo anche i nostri figli a vivere in un mondo più sicuro.