La Procura di Barcellona ha chiuso le indagini dell'inchiesta sulle missioni gonfiate al Comune di Lipari. Sedici le persone indagate mentre per altre 11 si va verso l'archiviazione. Per cinque indagati revocato l'obbligo di dimora.
Concluse le indagini per l’inchiesta sulle presunte missioni gonfiate nel Comune di Lipari. Complessivamente, sono coinvolte 27 persone tra ex amministratori, ex dirigenti e dipendenti comunali. A sedici è stata notificata la conclusione delle indagini. Per gli altri 11 si profila l’archiviazione. Per cinque di loro è stato revocato l’obbligo di dimora, che solo per l’ex sindaco Mariano Bruno è stato confermato. Oltre all’ex primo cittadino, continuano ad essere indagati i dipendenti comunali Franco Rando, Stefania Salmieri, gli ispettori di polizia municipale Giacomo Marino e Franco Cataliotti, il dirigente Francesco Subba, il consigliere comunale Gesuele Fonti, l’ex assessore e attuale consigliere Giacomo Biviano, gli ex assessori Peppe Finocchiaro, Corrado Giannò, Anna Spinella, Mimma Sparacino, Massimo D’Auria, l’ex presidente del consiglio comunale Pino Longo, l’ex dirigente Nico Russo e il dipendente comunale Francesco Guerrera. L’accusa é di truffa aggravata in concorso, falsità ideologica commessa da pubblico ufficiale in atti pubblici in concorso e abuso d’ufficio in concorso. Si profila l’archiviazione per gli ex assessori Ivan Ferlazzo e Natale Famà, per l’ex consigliere Felice Mirabito, per i dipendenti Lucio D’Ambra, Antonio Fiore, Caterina Bonsignore, Giuseppe Majuri, Antonio Cincotta, Ivana Bonfante, Rita Mandarano e Maria Rosaria Avino
Ormai mi sa tanto che dobbiamo constattare che non ci stà più un angolo di paradiso nella classe politica, tutto è inferno.
Tutto però sulle spalle dell’inconsapevole maggioranza dei cittadini.
Vergogna.