Nuove aspre critiche del consigliere comunale azzurro nei confronti dell'assessore alle Manutenzioni: «Se il sindaco non ha il coraggio, sia lui a lasciare»
Prima i cimiteri, ora l’acqua… Il consigliere comunale di Forza Italia Antonino Caridi torna a chiedere («formalmente») le dimissioni dell’assessore comunale alle Manutenzioni Rocco Albanese.
«Ogni anno puntuale si ripresenta il problema cronico dell’acqua. E, sempre puntualmente, il Comune trova le giustificazioni più assurde e banali – argomenta Caridi –, dicendo ai reggini di non poter pretendere di avere l’acqua nelle case H24. Nel 2021. Inaudito!».
Caridi sorvola «sui toni utilizzati dall’assessore Albanese nei confronti non solo dei cittadini ma anche dei giornalisti in occasione della protesta di Condera, arroganza che un amministratore della cosa pubblica non dovrebbe avere».
«Presunzione e incompetenza»
Non lo fa, però, su quelli che ritiene i problemi “a monte”: «Presunzione e incompetenza generali nel risolvere questioni di primaria necessità». Carenze gravi che, ad avviso di Caridi, sarebbero «arcinote a tutti e che si protraggono da troppo tempo per un’inadeguata programmazione».
Di qui la richiesta al sindaco Giuseppe Falcomatà di «sollevare dall’incarico l’assessore Rocco Albanese per manifesta incapacità nel ricoprire il ruolo pubblico assegnatogli, per cui è pagato dai cittadini stessi. Lo deve proprio ai reggini – asserisce il forzista –, per un atto di rispetto nei confronti di chi paga per un servizio non reso. Oppure, se il Primo cittadino non ha il coraggio di ammettere i propri errori nella valutazione della squadra di governo, che si dimetta Albanese».
“Aria fritta”?
E Antonino Caridi va anche oltre, chiedendo esplicitamente alla giunta Falcomatà d’indicare quali problemi abbiano risolto gli assessori in sette mesi. «Acqua, rifiuti, strade, lavori pubblici, edilizia scolastica, decoro urbano, impianti sportivi, politiche sociali. In nessuno di questi fondamentali settori registriamo l’intervento concreto e risolutivo del sindaco o di uno dei suoi».
Per il resto, a sentire il consigliere di minoranza, ci troveremmo solo davanti ad «aria fritta» e «propaganda».