In un noto albergo cittadino della riviera nord, il professore di Scienza degli alimenti ha riunito i suoi sostenitori. Presenti anche il rettore Tomasello e il direttore del Centro Nemo Sud, che si tira fuori dalla competizione elettorale
Avvicendamento nella corsa all’ermellino. Esce clamorosamente di scena il Prof. Giuseppe Vita e scende in pista il professore Giacomo Dugo. L’ufficializzazione della candidatura del professore di Scienza degli alimenti è avvenuta nel pomeriggio in un noto albergo cittadino della riviera nord, dove Dugo ha riunito i suoi sostenitori per annunciare la propria partecipazione alle elezioni per il nuovo rettore, indette dal Decano dell’Ateneo peloritano, il prof. Salvatore Berlingò, per il prossimo 24 maggio. Dinanzi ad una platea composta per lo più da docenti della Facoltà di Scienze e Medicina, Dugo ha parlato di progettualità per l’Università di Messina e della necessità di restare uniti per il bene dell’Istituzione accademica. Ad ascoltare le sue parole c’era anche il rettore Francesco Tomasello.
Contestualmente all’annuncio della discesa in campo di Dugo è arrivato il ritiro della candidatura del direttore del Centro Nemo Sud, anche lui presente all’incontro organizzato dal neo aspirante rettore. Vita, che solo qualche giorno fa aveva seccamente smentito le voci che lo volevano in procinto di fare un passo indietro, alla fine ha lasciato davvero la competizione elettorale, interrompendo il percorso iniziato tre mesi fa. Il neurologo era stato, infatti, il primo tra gli attuali candidati a rettore (Navarra, Tassone Romano, Ferlazzo, Cupaiuolo) a comunicare ufficialmente la sua volontà di mettersi in gioco per provare a conquistare la poltrona attualmente occupata da Tomasello, in carica dal 2004.
E secondo i beninformati, l’attuale Magnifico ha giocato un ruolo chiave nella vicenda Vita, inizialmente considerato l’erede designato e poi – dicono dagli ambienti universitari – scaricato a favore del professore Dugo , che in termini di appeal elettorale sembra avere maggiori chance rispetto al direttore del Centro Nemo Sud , anche perché il professore di Scienze potrà togliere voti al favorito di queste elezioni universitarie , il professor Pietro Navarra, che sul sostegno di Dugo pensava -sino a qualche settimana – fa di poter contare.
Ma torniamo a Vita ,che al pubblico presente in sala ha così spiegato la sua decisone di tirarsi fuori dalla competizione elettorale: «Ho molto riflettuto in queste ultime settimane su cosa fosse più giusto fare. Non sono mai stato un uomo ostinato a tutti i costi a meno che questa ostinazione non fosse dettata da progetti condivisi e positivi per il contesto in cui venivano attuati. Chi mi conosce sa che non amo scendere a compromessi con la mia educazione ed i miei principi, ho sempre agito nella massima trasparenza, motivo per cui questa sera dichiaro di non essere più disponibile a candidarmi a rettore».
Il neurologo non vuol però sentire parlare di passi indietro «non solo perché le candidature non sono formalizzate ma soprattutto perché non intendo tirarmi indietro dall’impegno per una Università più vicina ai bisogni degli studenti, dei docenti e del personale tecnico-amministrativo, una Università che non sia statica ma che risponda prontamente alle grandi sfide dell’innovazione tecnologica e culturale, una Università che si adatti con risposte efficaci ai cambiamenti culturali, sociali, gestionali».
Vita, dunque, ritorna a fare il medico a tempo pieno, lasciando ad altri il compito di fare “politica”, ma promettendo comunque il suo impegno: «aderisco questa sera – ha detto ancora nel suo intervento – ad un progetto nuovo, voglio fare parte di una squadra che sono sicuro crescerà nelle prossime settimane ».
Il discorso di “commiato” del professor Vita, pacato e signorile com’è nel suo stile, lascia pensare che dietro la sua scelta di ritirare la candidatura non ci siano macchinazioni o manovre di potere. Ma, a volte, l’apparenza inganna. (Danila La Torre)
Rivoltante.