Al termine della “convention elettorale”, l’aspirante rettore si è fermato con i giornalisti e ha mandato messaggi chiari all’ex amico Dugo, recentemente sceso in campo, e all’attuale Magnifico. Il Decano ha anticipato di un giorno la data delle elezioni
Il professore Pietro Navarra ha scelto l’Ateneo peloritano per presentare ufficialmente la sua candidatura a rettore dell’Università degli Studi di Messina. Non un caso ma una volontà precisa perché è proprio qui che l’ex prorettore ha conseguito la laurea in Giurisprudenza ed è tornato ad insegnare dopo diverse esperienze di ricerca e insegnamento in Italia e all’estero.
Un luogo simbolico, dunque, dove nel pomeriggio oltre 500 persone tra studenti, docenti, personale tecnico -amministrativo ed amici hanno apertamente manifestato il proprio sostegno a Navarra. Due le Aule della Facoltà di Economia messe a disposizione (l’Aula Magna e la sua "gemella” )per assistere a quello che è stato un vero e proprio evento, entrambe erano stracolme, nessun posto a sedere libero e tantissime persone in piedi ad ascoltare le parole del docente di economia.
Al tavolo dei relatori, accanto all’aspirante rettore , erano schierati ben sette ex presidi di Facoltà, di cui tre sono attualmente direttori di Dipartimento ed anche componenti del senato accademico: Antonino Pennisi (ex Scienza della Formazione, oggi direttore di Dipartimento e senatore ), Andrea Romano (ex Scienze Politiche), Giacomo Maisano (ex Scienze Matematiche e Fisiche Naturali oggi direttore di Dipartimento e senatore )Antonio Galvagno (ex Ingegneria) , Emanuele Scribano (ex Medicina),Giovanni Moschella (ex economia oggi direttore di Dipartimento e senatore ) Vincenzo Chiofalo (ex Veterinaria). Sono loro i “magnifici sette” che si spederanno personalmente per appoggiare l’elezione a Magnifico di Pietro Navarra. L’aiuto di ciascuno di loro sarà fondamentale, ma è ovvio che un peso determinante può averlo soprattutto l’ex preside di Medicina Scribano, che dovrà riuscire a portare tanti voti, quelli necessari per vincere, dal Policlinico, dove si concentra il maggior numero di votanti. Per la prima volta in questa campagna elettorale, Scribano c’ha messo la faccia e ha assicurato massimo sostegno alla candidatura del professore di economia, che è «una candidatura ponderata, che nasce da un percorso consapevole e da una lunga preparazione» .
Una candidatura che si pone senza alcun mistero in netta discontinuità con l’attuale governo, come sottolineato dallo stesso Navarra, che si è appellato al principio di autonomia. «La mia non è né poteva essere una candidatura in continuità con alcuno, né frutto di accordi di potere tra gruppi o persone, ma al contrario è una candidatura, che vuol essere in sinergia con le aspettative, i suggerimenti e le idee che sono venute e che mi auspico, verranno ancora numerose, da qui in avanti, dalla comunità accademica, nelle sue diverse componenti, in maniera trasversale ai diversi settori scientifico disciplinari e nell’interesse di tutti, nessuno escluso».
Partendo dal principio dell’autonomia,l'economista ha quindi elencato una serie di punti programmatici, attraverso cui intende rilanciare l’ Ateneo peloritano: la valorizzazione della didattica e della formazione d’eccellenza; la promozione della ricerca scientifica e dell’innovazione tecnologica; l’istituzione di nuovi corsi di laurea e di specializzazione in lingua straniera; l’investimento nelle risorse umane; la riorganizzazione della macchina amministrativa; la razionalizzazione dei servizi agli studenti; la realizzazione di una sempre più stretta sinergia con l’AOU; la valorizzazione economica di alcuni servizi quali quelli offerti dal Centro di Calcolo, dagli impianti della Cittadella Sportiva e dal Centro Linguistico di Ateneo; l’attuazione di una Governance fondata sulla trasparenza degli atti amministrativi.
Sono queste alcune delle linee guida che “animeranno il programma di Navarra, che sarà depositato in via definitiva ed ufficiale, entro le date di scadenza fissate dal Decano, agli atti dell’ufficio elettorale, assieme alla candidatura. E a proposito di scadenze e date da rispettare, il Decano ha modificato il precedente decreto di indizione delle elezioni, anticipando di un giorno la prima votazione, che non si terrà più il 24 ma il 23 maggio. Resta confermata la data della seconda votazione, 27 maggio, e dell’eventuale ballottaggio 31 maggio. Viene anticipato di due giorni il termine ultimo per presentare le candidature, che dovranno arrivare sulla scrivania del Decano non più il 4 ma il 2 maggio.
Torniamo adesso alla prima uscita pubblica di Navarra, che alla fine della “convention elettorale” si è intrattenuto con i giornalisti, spiegando ad esempio – su precisa domanda – che anche il rettore Tomasello era stato invitato a prendere parte alla presentazione ufficiale della candidatura del suo ex prorettore, ma non è stata data alcuna risposta. Pare che Tomasello sia volato all’estero dopo aver “benedetto” la candidatura del prof. Giacomo Dugo. E proprio nei riguardi di quest’ultimo, Navarra non lesina frecciatine. «E’ una candidatura legittima che pare abbia il sostegno del rettore imparziale e per questo si pone in continuità con l’attuale governo. Sino a qualche settimana fa sapevo di avere il suo sostegno, questa mossa potrebbe farmi perdere voti. O forse me ne farà guadagnare. Di sicuro ho perso il suo voto». Nell’immaginario collettivo, l’Università di Messina più di altre Università italiane è in mano ai baroni, ma Navarra non vuol sentir parlare di baronato: «Parlare di baroni come posizione di rendita – ha spiegato- non è attuale. Io ci tengo a sottolineare che la mia candidatura nasce dal basso». L’ultimo punto toccato dal professore di Economia non poteva che riguardare la Fondazione, presieduta da Tomasello. «La Fondazione è uno strumento utile ma così come è stata concepita non va bene, sono pronto a portare la discussione nuovamente nel Cda dell’Università». Navarra non lo dice esplicitamente, ma uno dei suoi principali obiettivi è quello di estromettere dalla Fondazione Tomasello , che continuerebbe a gestire un potere enorme. E sempre a Tomasello, il cui mandato scade il 30 settembre, manda l’ultimo messaggio: « Ha tutto il diritto di restare sino all’ultimo, certo dipende dal ruolo che avrò in queste elezioni, altri prima di lui si sono dimessi in anticipo quando non ha vinto il candidato prescelto». A buon intenditore poche parole… (Danila La Torre)
Navarra è un candidato con molte possibilità di vittoria ma non capisco perché, dei 500 presenti, moltissimi non avevano nulla a che fare con le elezioni del Rettore. Non era necessario che si portasse tutta quella gente solo per fare numero…