Covid. Lo stesso paese ha avuto nei mesi scorsi un'alta percentuale di positivi. L'annuncio del sindaco Giovanni De Luca. La campagna vaccinale adesso cresce ad un ritmo maggiore rispetto alla media provinciale
FIUMEDINISI – Salito agli onori della cronaca nazionale per il più basso numero di vaccinati in Italia, Fiumedinisi si prende adesso la sua piccola rivincita. Mentre in quasi tutti i centri siciliani aumenta giorno dopo giorno il numero dei positivi al Covid, nel piccolo comune della Valle del Nisi si registrano zero casi. Il dato è stato reso noto dal sindaco Giovanni De Luca.
“Ad oggi – ha detto De Luca – non vi è alcun caso di positività al Covid-19 accertato da tampone molecolare”. Il primo cittadino ha fatto il punto sull’andamento della campagna vaccinale che segna una buona crescita. “Il report aggiornato – ha spiegato – presenta un dato complessivo di 516 persone che hanno ricevuto almeno una dose (+5,96% rispetto all’ultimo aggiornamento del 18 agosto scorso, ndC), corrispondenti al 44,64% dell’obiettivo fissato dalla Regione Siciliana”. Percentuali ancora basse ma presto spiegate. A Fiumedinisi i contagiati da inizio emergenza sono stati 218, mentre sono 177 i guariti dal mese di aprile 2021 e rientranti dunque nelle condizioni di possesso del Green Pass previste dal Ministero della Salute (13,39% della popolazione domiciliata).
“Le nostre percentuali di vaccinati stanno comunque crescendo a ritmo più veloce rispetto alla media provinciale e regionale delle ultime settimane – ha aggiunto De Luca – ma va chiarito che i sindaci non possono essere l’unico e solo bersaglio dei ritardi della campagna di vaccinazione. Se davvero il nostro Governo ritiene che l’unica soluzione per venire fuori dalla pandemia sia la vaccinazione, non può continuare ad essere lasciata al libero arbitrio del singolo cittadino la valutazione sulla prevalenza della tutela”.
A Fiumedinisi la fascia di età maggiormente coperta dalla vaccinazione è quella degli over 80, con il 70,34% dell’obiettivo raggiunto, seguita dalla fascia 60-70 anni con il 64,33% e dalla fascia 70-80 anni con il 59,84%. La fascia di età meno vaccinata è quella degli under 60, con il 31,36%.