Nei giorni scorsi, in qualità di presidente del CRUS (Comitato Rettori delle Università Siciliane), il rettore ha inviato una lettera al presidente della Regione. Ecco cosa gli ha scritto
Il rettore Francesco Tomasello bacchetta il presidente della Regione Rosario Crocetta. Reo di non aver ricevuto i quattro rettori delle Università siciliane, nonostante formale richiesta di incontro, e soprattutto di aver tagliato i fondi per le borse di studio destinate ai medici specializzandi. «Crocetta doveva ricevere i quattro rettori siciliani e non l’ha fatto» ha spiegato il Magnifico in occasione della conferenza stampa di presentazione della XVIII Rassegna dell’Orientamento Universitario e del nuovo portale dell’Ateneo peloritano, già on line. «Facendo seguito ad atti formali della Regione – ha continuato Tomasello – l’ Università di Messina ha proceduto alle iscrizioni ed ha anticipato 6 milioni di euro, quella di Palermo 10 milioni, ma adesso scopriamo che dalla Finanziaria sono scomparse le risorse per la copertura delle borse di studio per la specializzazione medica». Il rettore è arrabbiatissimo sul tema e non lo nasconde, anche perché ad andarci di mezzo sono soprattutto gli specializzandi con minori possibilità economiche : «Ci sono due, tre ragazzi che non ce la fanno. L’Ateneo non è più in in condizioni di anticipare altre somme e per cercare di andare incontro alle esigenze di questi aspiranti medici abbiamo potuto compiere solo un gesto di sensibilità, decidendo in Cda di sospendere il pagamento delle tasse per gli specializzandi senza borsa di studio».
Nei giorni scorsi, Tomasello, che è anche il presidente del CRUS (Comitato Rettori delle Università Siciliane) ha fatto recapitare sulla scrivania del Governatore siciliano una lettera in cui viene affermato con fermezza che «la mancata erogazione dei fondi per le borse di studio per le Scuole di specializzazione medica, a fronte della anticipazioni di rilevante entità già corrisposte dalle tre Università siciliane (Palermo, Catania e Messina) e l’abolizione dei capitoli ormai consolidati relativi a spese per le quali le Università hanno puntualmente rendicontato alla Regione, non può che rappresentare, oltre che un danno per le Università, una inevitabile penalizzazione per i giovani e per le loro famiglie».
Nel documento – che per conoscenza è stato inviato anche al presidente dell’Ars Ardizzone, all’assessore all’economia Bianchi, all’assessore alla Salute Borsellino e all’assessore all’istruzione e Formazione Scilabra – Tomasello, parlando a nome di tutti rettori siciliani, chiede quindi a Crocetta «un intervento determinante per mantenere quanto meno inalterate, anche per l’anno 2013, le risorse finanziarie destinate dalla Regione alle Università siciliane, già ampiamente decurtate nell’esercizio precedente».
Il rettore sollecita, infine, il presidente Crocetta ad aprire ai massimi esponenti degli Atenei siciliani le porte di Palazzo D’Orleans: «l’occasione è propizia – conclude la lettera – per reiterare la richiesta di un incontro, a tutt’oggi non promosso, tra la Presidenza della Regione e i Rettori delle Università siciliane».
Adesso, la palla passa al governatore siciliano, che dovrà dare risposta alle richieste inoltrate da Tomasello, pronto a dare battaglia su una questione che considera fondamentale per la salvaguardia del diritto alla studio e alla specializzazione. Diritto che spesso rimane sulla carta, a discapito di chi è magari ha talento ma non è abbiente. (Danila La Torre)
Invece di dare 1900 euro al mese ne basterebbero 950 ,quanto erano prima, e si potrebbero accontentare due specializzandi,invece di riempire le tasche al solito a chi non ne ha di bisogno!
TOMASELLOOOOO!!!!!
per favoreeeeee….perchè non ci comunica dove ha classificato il Censis la Sua Università? Perchè non ci comunica quanti figli di professori illustri hanno vinto i concorsi a cattedra sotto la sua guida? Perchè non ci comunica quanti malati di tumore della provincia di Messina si recano a Milano ogni anno disertando il Poclinico? Perchè non mette on line le spese di gestione del patrimonio universitario? In America si affida agli studenti il compito di valutare l’Università e vi sono quelle di fascia A B C…gli studenti non vedrebbero l’ora di potere giudicare il suo operato…
questa è la messina degli ultimi 70 anni, di cosa stupirsi
Basterebbe farsi un giro nei corridoi della totalità dei dipartimenti per capire – dando un’occhiatina agli uffici -, in maniera semplice e incontrovertibile, perché i soldi non bastano mai…
Quando riusciranno a strappare questo signore dalla poltrona di rettore, chiunque sarà il suo successore (compresi paperino o willy il coyote), l’università di Messina rinascerà.
Credo sia storicamente più che raro, nel mondo intero, trovare un esempio di gestione clientelare pari a quella che vive la nostra università ormai da tempo immemore. Unica parentesi positiva, negli ultimi 20 anni, è stato il rettorato di Gaetano Silvestri.
Mi fermo qui!
==== I N C R E D I B I L E ====
Solo in questo “ameno” Paese un signore che riveste una importante carica pubblica e istituzionale così delicata che è stato CONDANNATO (sia pur in 1° grado)proprio nell’esercizio delle sue funzioni non viene quantomeno e “gentilmente” accompagnato alla porta ma anzi ha ancora facoltà di restare al suo posto,(e quindi percepire il lauto stipendio) di scrivere e rappresentare l’istituzione!!!
ok perfetto, quindi anche noi biologi specializzandi NON RETRIBUITI da una vita nn pagheremo più le tasse, e come il magnifico rettore chiede udienza al governatore Crocetta, noi chiediamo (specializzandi biologi non retribuiti) un confronto col Magnifico per risolvere queste disparità con i colleghi medici…
Ricordo a tutti i cittadini di messina che l’A.O.U.Policlinico G.Martino funziona anche grazie agli specializzandi biologi che ogni giorno prestano servizio presso l’azienda ospedaliera a costo zero contro i 1800 euro dei colleghi medici.
Grazie