Oggi il Rettore, prof. Francesco Tomasello, ha incontrato i rappresentanti dei sindacati per discutere sull’assegnazione dei posti di “ricercatore a tempo determinato-. Una figura, la cui attività (della durata variabile, da uno a tre anni, e rinnovabile fino a un massimo di sei) costituisce “titolo preferenziale da valutare obbligatoriamente nei concorsi a tempo indeterminato-.
Requisito fondamentale per i ricercatori, il titolo di Dottore di Ricerca e, per la Facoltà di Medicina e Chirurgia, il Diploma di Specializzazione. Gli assegni dei ricercatori a tempo determinato non gravano sul 90% del Fondo di Finanziamento Ordinario e quindi non alterano i parametri ministeriali considerati virtuosi per i bilanci degli Atenei.
I criteri utilizzati dal Senato Accademico nell’assegnazione dei posti sono la coerenza didattica e la valutazione ponderata della ricerca scientifica degli specifici settori, la valutazione preliminare dei curricula e l’accertamento delle competenze in un seminario pubblico incentrato sulle sue ricerche, alla presenza dei docenti dello stesso settore e di settori affini.
L’istituzione della figura del ricercatore a tempo determinato rappresenta un’importante tappa nella valorizzazione del merito e una risposta concreta alle aspettative dei dottori e degli assegnisti di ricerca. Durante l’incontro sono stati chiariti i dubbi e i timori espressi dai rappresentanti sindacali sul rischio di creare altro precariato ed è stato ribadito l’impegno alla stabilizzazione e alla valorizzazione delle figure professionali.