Antonio Cairoli ha deciso, quella in corso sarà la sua ultima stagione in Mxgp, il pattese annuncia il ritiro e ricorda la Sicilia "quando le prime gare erano solo sogno e sacrificio"
PATTI – “Ve lo devo proprio dire: non è stata una decisione facile da prendere, ma è arrivato il momento per chiudere un capitolo della mia vita e aprirne un altro, non può essere sempre Velocità, Fango e Gloria” esordisce così il campione di Motocross Tony Cairoli sulla sua pagina Facebook annunciando il ritiro. 9 titoli mondiali (2 in Mx1, 5 in Mx2, 2 in quella che poi diventa Mxgp sfiorando il decimo in più di un’occasione), 93 Gp vinti e 177 podi in totale.
La carriera di Cairoli
Nato a San Piero Patti, comune di poco più di 12mila anime, in provincia di Messina, Antonio Cairoli sale alla tenera età di 4 anni sulla sua prima moto da cross. Una passione che si trasforma in competizione e agonismo già a 7 anni quando compete nei campionati provinciali e regionali di minicross vincendo.
Dopo tutta la trafila giovanile nei primi anni 2000 Cairoli arriva nella Fim Motocross World Championship e nel 2004 vince la sua prima gara in Repubblica Ceca, a fine anno, all’età di 19 anni è terzo nel mondiale di Mx2, la terza categoria. Nei successivi quattro anni in Mx2 vince due volte il titolo mondiale e ottiene ancora un piazzamento sul podio, secondo, e un sesto posto, l’anno prima di approdare in Mx1.
Dal 2009 al 2013, corre in Mx1 e vince ogni anno, altri 5 titoli iridati. Anche l’esordio in Mxgp, categoria regina che cambia abbandona la denominazione Mx1, nel 2014 è coronato dal titolo mondiale. A cui segue un settimo posto e poi due secondi posti nel 2016 e 2018 intervallati dal 9° titolo mondiale e ultimo nel 2017 su Ktm. Nel 2018 Cairoli va vicino al decimo titolo che lo avrebbe consacrato ancor di più, ma si accontenta del secondo posto. 10° nel 2019, stagione in cui patisce un infortunio, 3° lo scorso anno e quest’anno, nell’ultima stagione annunciata, è ancora in lizza per giocarsi il decimo titolo ad una settimana dal compiere i 36 anni.
“Ricordo le prime gare in Sicilia”
“Non mi sono mai fermato a pensare – continua Cairoli nel post – come sarebbe stato questo momento e ora fa un po’ impressione essere qui davanti a voi. Lo sapete che non mi piace particolarmente parlare di me in pubblico, ma voi non siete un semplice pubblico, voi siete stati una parte importante anzi, fondamentale, dei miei ultimi 18 anni. A dirla tutta, voi siete stati i miei ultimi 18 anni. Ora avrò più tempo per Chase, per Jill e per me.
Il mio pensiero va a mia madre, a mio padre, alla mia famiglia; a quegli anni in Sicilia quando le prime gare erano solo sogno e sacrificio, per tutti. Ogni volta che ho vinto un titolo, il mio pensiero andava a loro; ne sono arrivati nove di titoli, qualcosa che non avrei mai potuto immaginare quando, attorno a casa, bruciavo litri di miscela girando in tondo.
Cairoli ha ancora un obiettivo
“Ho sempre detto che i numeri e le statistiche – scrive Cairoli – non significano molto per me, e lo penso davvero… io vivo il momento e la vittoria è solo il frutto del lavoro che faccio con passione ogni giorno. Vincere ancora mi piacerebbe, ovvio, ma non aggiungerebbe molto a quello che sono. Il mio primo titolo fu già qualcosa di incredibile, la realizzazione di un sogno per me e per la mia famiglia. Poco prima, a diciannove anni, stavo per smettere, poi la chiamata del team De Carli ha ridato slancio alla mia carriera.
Quel giorno di ottobre la mia vita è cambiata e dopo diciott’anni siamo ancora qui, a lavorare e lottare, cercando di vincere ancora un titolo con la stessa squadra: una cosa unica nella storia del nostro sport e la nostra motivazione per questa sfida è sempre la stessa, come il primo giorno. In questo percorso ho avuto la fortuna di incontrare persone speciali, e oltre a Claudio, alla sua squadra e alla sua famiglia, ci tengo a ringraziare Pit Beirer, una persona eccezionale che è stata fondamentale nel farci sentire sin dal primo giorno parte della famiglia KTM.
Di sicuro resterò nell’ambiente, il motocross è comunque la mia vita – chiosa Cairoli – resterà la mia grande passione e con KTM continuerò il mio percorso, anche se con un ruolo diverso. Voglio infine ringraziare tutti coloro che mi hanno aiutato in questa avventura, e i tantissimi tifosi che mi hanno sempre dato quella carica per dare il 222%. Mi aspettano ancora tante cose da fare nella vita dopo il 2021, ma intanto c’è ancora un obiettivo a cui dobbiamo pensare. Mi aspettano ancora tante cose da fare nella vita dopo il 2021, ma intanto c’è ancora un obiettivo a cui dobbiamo pensare… grazie ragazzi!”
se valentino rossi, viene definito il più grande……
tu sei completamente di un altro pianeta!!!!! mitico come te nessuno…… orgoglio nazionale, ma prima messinese!!!!!!!!!!!!!!!!!!!