Non è rimasto inascoltato l'appello lanciato da operatori e ospiti della struttura di Montepiselli ai candidati alla poltrona di sindaco. Oggi a Casa Serena incontro e dibattito sul futuro della storica casa di riposo.
All’appello hanno risposto in cinque. Vincenzo Garofalo, Renato Accorinti, Alessandro Tinaglia, Felice Calabrò e Gianfranco Scoglio, questi ultimi due arrivati in tarda mattinata, hanno raccolto l’invito di anziani e lavoratori di Casa Serena che questa mattina hanno voluto incontrare i candidati sindaco per discutere insieme del futuro di questa struttura che negli ultimi mesi ha vissuto uno dei suoi momenti peggiori. Assente la candidata del Movimento 5 Stelle Maria Cristina Saija che però ha spiegato di non aver ricevuto alcun invito e dispiaciuta per aver perso questa importante occasione di confronto su un tema che anche per la sua squadra deve rappresentare una priorità intende organizzare già nei prossimi giorni una visita a Casa Serena per incontrare anziani e operatori.
Quello di oggi è comunque stato un faccia a faccia importante, soprattutto per i nonnini di Casa Serena che non ha perso l’opportunità di dire la loro e di invocare attenzione verso una situazione che rischia di peggiorare giorno dopo giorno. A turno i candidati hanno preso la parola, hanno spiegato i loro progetti per i servizi sociali e dunque anche per Casa Serena. Tutti d’accordo sul fatto che questa struttura deve rimanere aperta. E’ una realtà importante per Messina, rappresenta un pezzo di storia e dovrà tornare ad essere fiore all’occhiello per l’assistenza dei nostri anziani, hanno detto tutti i candidati. Usando parole diverse per tutti è stato questo il messaggio rivolto ad anziani e lavoratori riuniti nell’auditorium intitolato a Tano Cimarosa. Nessuno ha fatto promesse, tutti però hanno garantito il massimo impegno in quella che è prima di tutto una battaglia di civiltà perché, come ha sottolineato Renato Accorinti, il modo in cui una comunità tratta i suoi anziani è lo specchio della società stessa. Alessandro Tinaglia ha esposto il suo progetto per il rilancio dei servizi sociali presentato qualche giorno fa che prevede lo smantellamento dell’attuale sistema attraverso l’introduzione dei voucher a prestazione, anche Gianfranco Scoglio ha parlato di un sistema simile pensando però a Casa Serena come ad una realtà inserita in una rete più ampia di cui dovrebbero far parte Comune e Asp. Vincenzo Garofalo e Felice Calabrò hanno soprattutto sottolineato la necessità di una gestione più “controllata” in modo da garantire servizi e assistenza degni di questo nome e garanzie ai lavoratori che non devono più pagare colpe non loro, Calabrò ha ricordato l’impegno del Consiglio Comunale affinchè la casa di riposo restasse aperta. Nei progetti di Renato Accorinti c’è l’idea di una sorta di consorzio pubblico in cui far confluire tutti i servizi sociali, che possa fare un censimento reale delle esigenze dell’utenza messinese e progettare in house tutti i servizi da offrire all’utenza. Progetto, tra l’altro, sposato dalla segretaria dell’Orsa Servizi Francesca Fusco che invece dice categoricamente no a qualsiasi ipotesi che prevede l’introduzione dei voucher o dei servizi a prestazione.
Ad ascoltare c’erano gli anziani che hanno chiesto a gran voce che venga loro restituita la serenità che in quella struttura al momento è rimasta solo nel nome. Circa una trentina di loro è stata trasferita in altre case di riposo, il loro ritorno in quella che è la loro casa dipende dai lavori di messa a norma che continuano a subire ritardi. Oggi i lavoratori di Casa Serena hanno ricordato che da quelli dipende il futuro della struttura e il loro stesso lavoro. Nel frattempo sono senza stipendi, attendono la tredicesima e le mensilità di gennaio, febbraio, marzo, aprile e maggio sta quasi per finire. Questo punto lo ha ribadito il presidente del Comitato degli anziani Nino Cammarata: “lo stipendio è un diritto e i nostri operatori non possono più continuare così”. Quello che è successo in questi mesi ha strappato la serenità agli anziani e ai lavoratori che però non vogliono perdere la fiducia. E in un momento così delicato ma in cui si decidono le sorti di Messina loro hanno voluto ricordare a tutti che Casa Serena ha bisogno di aiuto.
(Francesca Stornante)
Venerdì, 17 maggio, 2013 – 16:52
Carino non aver invitato Maria Cristina Saija del Movimento 5 Stelle. La Par Condicio regna in casa.
Non hanno invitato l’unica persona che poteva dire qualcosa di serio. complimenti agli organizzatori.
Non riesco a smettere di ridere :-))))))))). Sei un buontempone.