Torneo giocato con le racchette di legno al Circoletto dei Laghi, giunto alla sua 14ª edizione, da nove anni è anche Memorial Filippo Andaloro
MESSINA – Un appuntamento fisso da 14 anni quello che si è svolto domenica 26 settembre al Circoletto dei Laghi. Da qualche anno il torneo racchetta di legno è anche un modo per ricordare il compianto Filippo Andaloro. Filippo socio storico del circolo è scomparso prematuramente, quest’edizione del torneo era anche il 9° Memorial in suo ricordo.
Non è stato facile organizzare il torneo quest’anno, rimandato un paio di volte per maltempo o altri impegni sportivi della stagione tennistica. In ritardo di qualche settimana rispetto al 4 settembre, il torneo si è giocato domenica scorsa.
Una trentina i partecipanti, grandi e piccini che hanno rispolverato, chi le aveva, le proprie racchette di legno. È stato un torneo di doppio dove i partecipanti si sono sfidati accoppiati in un clima sereno dove il risultato era secondario. Le coppie sono state formate sempre tramite sorteggio affiancando un tennista esperto a chi se la cavava un po’ meno bene. Tutti i partecipanti da tradizione erano vestiti rigorosamente in bianco.
Torneo racchetta di legno
Fausto Consolo e Domenico Rinaldi si sono aggiudicati la vittoria finale, sono i due a destra nella foto. In finale hanno battuto Ivan Romeo e Davide Donato col risultato di 6 giochi a 3. A premiare i finalisti e i vincitori i parenti di Filippo Andaloro, il figlio Fabrizio e la moglie Caterina. Durante la premiazione ricordato anche il compianto Santino Paladino; sempre presente alla manifestazione nelle vesti di organizzatore e giocatore. Paladino in passato aveva anche vinto un’edizione del torneo e a lui i dirigenti del Circoletto dei Laghi hanno intenzione di intitolare l’impianto sportivo. Un saluto è andato anche a Giampiero Bono.
Per arrivare in finale i quattro pretendenti hanno dovuto giocare tre partite per qualificarsi alle semifinali. Cinque partite in tutto ma al meglio di un solo set. Uno sforzo che sembra irrisorio ma che si fa sentire nel braccio che impugna l’attrezzo di legno.
Il premio speciale intitolato a Filippo Andaloro è andato a Nuccio Maisano. Maisano era anche il partecipante più grande, un premio è andato anche al più piccolo partecipante Giorgio Pantò.
Consolo dopo il trionfo
Questo il commento di uno dei vincitori Fausto Consolo: «Partecipare al torneo “Racchetta di legno” è sempre speciale. Oltre a essere una meravigliosa “riunione di famiglia” all’insegna del divertimento e del tennis d’altri tempi, rappresenta un’importante occasione per ricordare e onorare degli amici che oggi, purtroppo, non possono essere qui in campo con noi. Con il sorriso, e con un velo di malinconia, i nostri pensieri sono tutti per Filippo, Santino e Giampiero».
«Grazie a questa manifestazione io, e come me tanti giovani tennisti, hanno scoperto la vecchia e gloriosa racchetta di legno. L’abitudine ai telai moderni ci fa capire quanto il tennis di una volta fosse fatto di estro e precisione, a differenza dei giorni nostri, in cui prevalgono estro ed esplosività».
«Se da quattordici anni – ha proseguito Consolo – possiamo permetterci questo bel momento di aggregazione, il merito è esclusivamente dei fratelli Branca. Maurizio, Roberto e Fabio sono tre uomini con la U maiuscola, sani portatori di grandi valori che quotidianamente trasmettono con passione a parenti, amici e allievi. A loro va il mio più sentito ringraziamento per regalarci questi eventi, ma soprattutto per essere sempre stati una parte fondamentale della mia vita».
«Ci tengo infine a ricordare Filippo Andaloro, al quale da 9 anni è intitolato questo torneo. Filippo è stato e sarà sempre una persona che non puoi fare a meno di adorare, per la sua capacità di far sentire a proprio agio gli altri, la sua allegria e il suo affetto. Amico vero e persona splendida, così come sua moglie Caterina, e i loro ragazzi Chiara e Fabrizio. A lui mi legano ricordi indelebili, che porterò per sempre nel cuore».
Lanza vince l’Open del Tirreno
Una domenica importante per il Circoletto dei Laghi che festeggia anche la vittoria di un suo tesserato, Rosario Lanza, al torneo open del Tirreno, 2° Memorial Antonio Caputo, giocato ovviamente non con una racchetta di legno.
Lanza ha superato in finale l’ostico Sergio Arcidiacono per 63 64. In semifinale precedentemente aveva battuto Alessandro Mazzola (62 63) e prima ancora nei quarti Giuseppe Cucinotta e agli ottavi Roberto Fucile.