Ieri la stipula della Convenzione tra presidente della cooperativa e vertici di Tribunale e Procura minorile di Reggio, presente l’arcivescovo Morrone
REGGIO CALABRIA – Stipulata ieri pomeriggio la Convenzione fra Tribunale dei minori e Procura minorile di Reggio Calabria e la cooperativa “Collina del sole”, molto attiva nella periferia Nord della città.
L’idea di fondo è di valorizzare in maniera ulteriore «il binomio prevenzione-educazione quale orizzonte di senso per una Giustizia a misura di minore».
Ciò attraverso «attività di sensibilizzazione ed azioni educative, di formazione professionale e socializzanti congiunte finalizzate alla piena attuazione delle funzioni di tutela dei minori destinatari di provvedimenti giudiziari civili e penali, ivi inclusi i minori vittime di condotte pregiudizievoli, abusive e maltrattanti».
Ad apporre la propria firma sull’intesa – alla presenza del neoarcivescovo della diocesi Reggio Calabria – Bova monsignor Fortunato Morrone – il presidente del Tribunale minorile Marcello D’Amico, il procuratore presso il medesimo Tribunale dei minori reggino Roberto Di Palma, il presidente della cooperativa Mariella Quattrone e il vicepresidente, il parroco di Campo Calabro don Francesco Megale.
Il protocollo
I 7 articoli della Convenzione – che ha durata biennale rinnovabile – richiamano tra l’altro l’istituzione di un tavolo tecnico presso la cooperativa (che ha sede legale ad Arghillà), volto alla tutela dei minori destinatari – appunto – di provvedimenti giudiziari. Oltre a presidente della coop e a presidente del Tribunale dei minori e procuratore minorile (o loro delegati), l’organismo include i responsabili d’associazioni o istituzioni «eventualmente coinvolte per l’attuazione degli obiettivi educativi».
Sancita altresì (art. 3) l’istituzione di un Gruppo tecnico multiprofessionale, con all’interno presidente del Tribunale minorile, staff direttivo della “Collina del sole” e «partner del privato-sociale o istituzionale che collaborano in vista degli obiettivi educativi da realizzare».
La cooperativa mette a disposizione la sede legale e altri locali per lo svolgimento delle attività educative, laboratoriali e lavorative, provvedendo alle relative coperture assicurative.
Al tempo stesso, nessun onere finanziario graverà sul Tribunale e sulla Procura presso il Tribunale dei minori.
Fra gli obiettivi enucleati nell’intesa (art. 5) «iniziative culturali di sensibilizzazione sui temi della tutela minorile, percorsi di legalità nei contesti di maggior compromissione sociale per deprivazione ambientale o povertà educativa dei territori».
Tra gli ulteriori servizi che la “Collina del sole” potrà offrire a questa particolare utenza, supporto e potenziamento scolastico, musicoterapia, teatro, laboratori esperienziali in una serie di discipline (agricoltura, artigianato, restauro e decorazione, cucina, fashion e design). Ma pure laboratori e attività d’orientamento lavorativo, workshop specialistici, corsi di formazione qualificanti – anche di secondo livello – e l’inserimento lavorativo dei minori destinatari di provvedimenti giurisdizionali minorili, previ accordi con le Istituzioni preposte.
Tra le esplicite ipotesi di recesso, il superamento delle esigenze alla base dell’intesa ovvero l’individuazione, da parte del Ministero della Giustizia, di «profili di non compatibilità con le regole che governano il funzionamento dei servizi della Giustizia».
…Ma vediamo adesso alcuni passaggi dagli interventi di monsignor Fortunato Morrone, di Roberto Di Palma e di don Francesco Megale