Solo 31 progetti su 63 presentati sono stati dichiarati ammissibili dal ministero delle risorse agricole, per Scilla Patuanelli è contro la Sicilia
L’assessore regionale all’agricoltura Antonio Scilla attacca il ministero Patuanelli. Il terreno di scontro sarebbe la presentazione, e conseguente bocciatura, del ministero delle risorse agricole per la metà dei progetti presentati (32 su 63) in merito al piano nazionale di ripresa e resilienza.
“Solo 31 progetti presentati dalla Sicilia sono stati presi in considerazione”, fa sapere Scilla, questi si presuppone siano ammissibili dal Pnrr e gli altri no. Scilla invece dà la colpa al ministro Patuanelli e lamenta come lo stesso “scada in valutazioni sommarie a tutto svantaggio della Sicilia e non è la prima volta”.
Atteggiamento ostile verso la Sicilia
Un atteggiamento che viene definito dal membro della giunta regionale “ostile e che ci porterà ad effettuare le dovute verifiche e valutazioni”; infatti Scilla chiede quali siano stati i criteri per prendere in considerazione i progetti e come si è proceduto alla selezione degli stessi.
“Quanti si stanno esibendo, con prontezza sospetta, in note e comunicati – conclude Scilla – che di fatto esultano per l’ennesima ingiustizia romana nei confronti del sud e della Sicilia, farebbero bene a indirizzargli pressanti richieste di spiegazioni”.
a ridicolooooooooooo dimettetevi siete dehli inutili perditempo che Giunta di cacca questa di Musumeci la peggiore degli ultimi trenta anni
Invece di parlare d’ingistizie, l’assessore dovrebbe forse ammettere che i fondi per l’agricoltura in Sicilia sono da anni uno dei principali canali di finanziamento della criminalita’ organizzata. Non mi sembra di ricordare prese di posizione a riguardo da parte sua o dei suoi predecessori.
Ancora meno l’adozione di appropriati strumenti di contrasto.
La mafia Siciliana e’ perdente rispetto ad altre organizzazioni criminali e sarebbe forse gia’ sparita se non fosse sussiadata da denaro pubblico.
Data la situazione, darei zero finanziamenti alla Regione. altro che “solo” la meta’.
Non sarebbe opportuno scendere nei dettagli e chiedere spiegazioni punto per punto in una lettera aperta piuttosto che fare accuse generiche al ministero?
Esperienza insegna che la Sicilia si è sempre distinta per un’incapacità cronica di programmazione, progettazione e controllo degli investimenti.
Perché noi cittadini dovremmo credere all’ennesimo assessore che si lamenta di un fantomatico maltrattamento e non pensare invece all’ennesimo fallimento progettuale?