Il Prefetto Trotta scende in campo e questa mattina ha convocato il Commissario Di Maria per capire quali sono i nodi da sciogliere per scongiurare l'emergenza. Lunedì alle 12 si tornerà a discutere in Prefettura, intanto oggi è ripresa la raccolta.
Qualcosa si è mosso. E stavolta si è mosso subito. Saranno state le dichiarazioni forti che ieri il Commissario di Messinambiente Armando Di Maria non ha risparmiato, sarà stata la dettagliata relazione sulla reale situazione debitoria della partecipata che il liquidatore ha fatto arrivare in Prefettura, sarà che Messina non può permettersi di piombare in emergenza rifiuti con cadenza ormai ciclica, questa volta sembra esserci la volontà di risolvere il problema. A mobilitarsi è stato direttamente il Prefetto Stefano Trotta che questa mattina ha convocato il Commissario Di Maria per capire bene tutti i passaggi di quello che è ormai un vero caso rifiuti. Il Prefetto Trotta ha contattato anche il Commissario di Palazzo Zanca Croce, ha cercato di capire quali siano le intenzioni del Comune in questa vicenda. Croce ha garantito che già da lunedì recupererà altre somme da girare a Messinambiente per riuscire a tamponare i crediti vantati dai fornitori. Lunedì stesso però tutti si dovranno presentare in Prefettura. Trotta ha convocato una riunione con i due commissari, l’obiettivo è scongiurare qualsiasi tipo di emergenza. Intanto, grazie a queste rassicurazioni, il Commissario Di Maria è riuscito ancora una volta a convincere la Seap, ditta che ieri aveva interrotto il trasporto in discarica, a riprendere il servizio. Anche la Saccne, fornitrice di carburante, lunedì farà arrivare in azienda il gasolio. Ieri il quadro era nerissimo, oggi la situazione sembra essere migliorata. Questa mattina la raccolta è ripresa perché i mezzi sono tornati a scaricare a Mazzarrà. Sulle strade ci sono circa 150-200 tonnellate di immondizia in più, ma si conta di recuperare anche se domani la discarica resterà chiusa per il consueto turno mensile di manutenzione. Il Commissario Di Maria su un punto però sembra irremovibile. Lunedì presenterà le dimissioni.
Sulla vicenda dice la sua il Consigliere Comunale Ivano Cantello che interviene in difesa dei lavoratori di Messinambiente e dei cittadini messinesi che puntualmente, subiscono quelle che sono le incoerenze da parte di chi dimentica le proprie vere responsabilità. "Si faccia chiarezza – continua l’esponente politico – una volta per tutte sui continui errori gestionali, al fine di evitare ulteriori nuovi disagi alla cittadinanza ma soprattutto agli stessi operatori che in questi ultimi periodi vedono denigrare la loro figura costretti ad operare in condizioni igienico sanitarie pietose ed ai limiti della sopportazione”.
L’ipocrisia di questo consiglio comunale, che prende a schiaffi quotidiananmente Messina, è diventata più difficile da digerire della stessa emergenza rifiuti.
L’opportunismo del periodo elettorale è una vera piaga sociale che colpisce le fasce più deboli della popolazione, notoriamente più esposte a questi deprecabili comportamenti che hanno l’unico scopo di raccattare voti in più.
Fortunatamente ci sono sempre più persone che stanno imparando a capire chi ci amministra.
Ridicoli anche gli attuali candidati a sindaco che non si concentrano sui reali problemi della città. Promesse di ponti e di una città tecnologica(!?), stridono con i cumuli di rifiuti maleodoranti presenti agli angoli delle strade!
Tenuto conto dei cumuli di immondizia nel frattempo accumulati in Via Grillo, dietro la Chiesa del Carmine, e delle inutili telefonate a Messina Ambiente, spero che, come la volta scorsa, passi sotto il mio balcone l’aspirante Assessore Pippo per farlo intervenire e ottenere, così, un po’ di pulizia.
Come si fa a non condividere il commento di MessineseAttento, una campagna elettorale del CENTRODESTRA e CENTROSINISTRA, i due schieramenti che abbiano governato Messina, anche dall’opposizione, all’insegna di programmi irrealizzabili, una visione immaginaria, al centro della quale non c’è la nostra città, quella di oggi, da ricostruire dalle fondamenta, dopo essere stata devastata dal terremoto più grande della sua storia, quello provocato dai messinesi. Siamo senza trasporto pubblico e quindi immobili, senza raccolta differenziata e quindi sommersi dai rifiuti, senza servizi sociali e quindi indifferenti ai più bisognosi, senza controllo del territorio e quindi a rischio della nostra incolumità, senza un’identità economica e quindi mangiamo noi stessi, senza una borghesia illuminata, quella che fece grande la Urbs Messana, senza, senza, senza. C’è una sola SPERANZA il 10 giugno, spazzare via la vecchia classe politica e farne emergere una nuova, non sarà facile ma PROVIAMOCI CON DETERMINAZIONE, facciamolo per i nostri giovani.