La lista che sostiene il candidato sindaco del centrosinistra Calabrò ha presentato oggi il suo progetto per il rilancio occupazionale della città. Il promotore Giuseppe Grioli e i componenti della Farfalla danno appuntamento al 4 giugno per una uniziativa tutta increntrata sul tema del lavoro.
Un progetto che potrebbe essere operativo già all’indomani delle elezioni, che mette insieme il mondo dell’associazionismo, i giovani, i disoccupati, le piccole e medie imprese, che si presenta come uno strumento nuovo e duttile e che punta a far ripartire lo sviluppo del territorio attraverso l’immediata creazione di nuovi posti di lavoro. Si presenta così il progetto che la lista La Farfalla, che sostiene il candidato del centrosinistra Felice Calabrò, ha elaborato per riportare il tema, importantissimo, del lavoro al centro dell’attenzione di questa campagna elettorale e del dibattito politico sul futuro della città. “Lanciamo questa iniziativa in piena campagna per le amministrative, non per mescolare il sacro con il profano, né come espediente elettorale ma per impegnare tutte la forze politiche in campo all’attuazione del nostro progetto cui crediamo fermamente, convinti che una iniziativa concreta valga più di fumose promesse, di dichiarazioni senza contenuti o, peggio ancora, di scomposte ed indegne promesse individuali di lavoro o altri vantaggi tipiche di un certo modo eticamente corrotto di fare politica” ha spiegato il promotore della Farfalla Giuseppe Grioli. “Il lavoro prima di tutto” questo il presupposto fondamentale da cui gli esponenti di questa lista sono partiti per creare questo progetto che verrà discusso in tutti i suoi dettagli durante l’iniziativa organizzata il 4 giugno presso la sede di via I Settembre.
Il progetto parte da una novità: la costituzione di una Fondazione di Partecipazione, uno strumento che in numerose città italiane è stato adottato come nuovo modello di gestione di iniziative varie, dal campo culturale alla gestione di strutture sociali, e che a Messina potrebbe vedere la partecipazione mista pubblica e privata con il Comune capofila. Questa tipologia di Fondazione, è stato spiegato oggi, si discosta dal tradizionale istituto per la caratteristica di unire al solo profilo patrimoniale anche quello soggettivo e per essere anche a formazione progressiva. Alla costituzione dovrebbe seguire l’approvazione di uno Statuto che prevede anche un comitato di garanzia, presieduto dal Sindaco, chiunque sarà, e un comitato tecnico scientifico cui saranno chiamate a partecipare le migliori risorse professionali della Città con incarichi totalmente gratuiti. Terzo step: la costituzione di un fondo finanziario di rotazione costituito dalla Fondazione. L’entità del fondo sarà correlata alla partecipazione dei soggetti pubblici e privati che accetteranno di aderire e dall’apertura di una sottoscrizione popolare per sostenere lo sviluppo del lavoro, sarà utilizzato per finanziare i progetti di iniziative imprenditoriali, anche di microimpresa, non in favore di imprese già esistenti, ma delle neo-imprese la cui titolarità e proprietà spetta agli stessi soggetti che svolgeranno le attività di lavoro all’interno della istituita società. Per poter accedere alle iniziative si dovrà essere iscritti ad un albo che sarà ai giovani disoccupati e gli over 40 che hanno perso il lavoro. Per quanto riguarda invece le attività da sostenere, i progetti potranno essere decisi dagli organi della Fondazione o proposti dai soggetti iscritti all’albo, gli oneri per l’avvio dell’attività, compresa la retribuzione prevista nel progetto per i soci lavoratori, saranno sostenuti con il fondo di rotazione della Fondazione per il periodo di tempo previsto nel progetto. Una volta avviata una nuova società, nel momento in cui diverrà autonoma, provvederà alla graduale restituzione delle somme anticipate dal fondo. Saranno privilegiati i progetti innovativi e di microimpresa con particolare riferimento allo sviluppo di attività correlati alla ricerca nei settori dei sistemi energetici alternativi, dei servizi quali la mobilità ed i trasporti, la raccolta trasporto e smaltimento rifiuti, agricoltura biologica e di qualità e servizi connessi all’ambito agricolo anche di trasformazione e vendita, servizi sociali preferibilmente territoriali e pluriservizi, attività artigianali, attività innovative nel campo del turismo e culturale, attività connesse al mondo multimediale.
“Per rilanciare sviluppo e lavoro dobbiamo aggredire i punti di criticità che in questa città sono legati a comparti strategici: mobilità inesistente, piccole e medie imprese che non riescono a sopravvivere, necessità di far ripartire l’edilizia ma non continuano a cementificare tutto, ma riqualificando l’esistente” ha spiegato Pepep Grioli che, insieme ai membri della Farfalla, dà appuntamento al 4 giugno a chiunque voglia comprendere meglio il progetto della Fondazione o offrire il proprio contributo per migliorarlo.
(Francesca Stornante)
Si avvertiva la mancanza di un ulteriore carrozzone municipale pronto a diventare uno stipendificio, come tutti i centri di formazione. Sempre e soltanto per i soliti noti.
C’è un particolare strano. Il signore, secondo partendo da sinistra, non è il presidente dell’Ato Idrico 3 Messina, oltre che presidente del Nucleo di valutazione della provincia regionale di Messina, nominato da Ricevuto, e quindi vicino alla sua corrente politica. Che cosa ci fa nella “Farfalla” che è di centro sinistra, e quindi di orientamento (forse teorico) opposto? Ecco la foto:
http://www.quadernidelvaldemone.it/news/images/stories/2011/2q/425a_10052011.jpg
ricordo male o le farfalle hanno vita breve???!!