"150 anni di navi passeggeri a Messina". Presentato il libro a bordo della Msc Preziosa

“150 anni di navi passeggeri a Messina”. Presentato il libro a bordo della Msc Preziosa

“150 anni di navi passeggeri a Messina”. Presentato il libro a bordo della Msc Preziosa

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martedì 04 Giugno 2013 - 15:16

Evidenziato come il volume sottolinea il ruolo del porto di Messina, attraverso le navi che vi hanno fatto scalo dal 1861 ad oggi; oltre 1200 i loro nomi, da quelle a vela, ai piroscafi a vapore; alle navi mercantili impegnate nell'opera di soccorso ai superstiti del 1908; alla navi che fronteggiarono le ondate di emigrazione negli anni trenta e quaranta e poi i flussi degli anni cinquanta

Il porto è risorsa e opportunità di sviluppo per la città dello Stretto. La sua valorizzazione, quale principale scalo turistico del Mediterraneo, passerà dalla capacità di creare un sistema-città utile al maggiore sviluppo del settore e dall’offrire adeguata accoglienza ed assistenza diversificata ad un traffico passeggeri in continua crescita. E’ quanto è stato sottolineato stamani a Messina, a bordo della nave da crociera Msc Preziosa, per iniziativa dell’Associazione motonautica e velica peloritana, presieduta da Antonio Barresi, che ha promosso un incontro per presentare il volume della collana Città & territorio, Centocinquant’anni di navi passeggeri a Messina, curato dal giornalista Attilio Borda Bossana, con il contributo del collezionista Giovanni Peditto.

Con l’autore hanno parlato del libro e delle potenzialità del porto di Messina, il presidente dell’Autorità portuale, Antonino De Simone, il comandante dell’Autorità marittima dello Stretto, Antonino Samiani, e il direttore editoriale della Gazzetta del Sud, Lino Morgante. Evidenziato come il volume sottolinea il ruolo del porto di Messina, attraverso le navi che vi hanno fatto scalo dal 1861 ad oggi; oltre 1200 i loro nomi, da quelle a vela, ai piroscafi a vapore; alle navi mercantili impegnate nell’opera di soccorso ai superstiti del 1908; alla navi che fronteggiarono le ondate di emigrazione negli anni trenta e quaranta e poi i flussi degli anni cinquanta, che concentrarono sulle banchine tanti siciliani e calabresi diretti, carichi di speranza, in America ed in Australia; ed ancora storie particolari di navi, che hanno avuto un legame con la città. Il volume poi tratta i fenomeni dell’immigrazione e delle migrazioni verso l’Australia; l’emigrazione dalle Isole Eolie fu rilevante nel primo triennio del novecento; si fermò quasi del tutto dal 1931 al 1945 e riprese con ritmo sostenuto dal 1946 cessando, quasi completamente, negli anni sessanta. Dal 1901 al 1914 dal porto di Messina transitarono 9916 eoliani di cui 6719 emigrarono negli Stati Uniti, 2527 in Argentina e 670 in Australia. Suggestiva la storia di una nave, tra le tante che hanno fatto scalo a Messina, che può essere assunta ad archeotipo di un vissuto di “sogno” di mare e di nave di sogni. Una nave varata nel 1911 in Govan, con il nome di Maunganui, costruita per l’Union SS Co. di New Zealand e che navigò per 46 anni, dopo aver cambiato, nel 1947, denominazione assumendo quello di Cyrenia. Tra le tante navi, che legano il loro nome a Messina ed al suo porto, sono significative le vicende del piroscafo Piemonte per vari anni rimasto semi affondato, dopo la seconda guerra mondiale, nella rada S. Francesco. Spaccati di storia, destinati a confrontarsi con i croceristi dei grattacieli sulle onde che oggi sbarcano a Messina, ormai parte integrante dello skyline della città. Dopo un passato importante di “città-porto”, con la Palazzata e le banchine su cui le navi sbarcavano mercanzie provenienti da Occidente ed Oriente, Messina è divenuta infatti, prima di essere nodo di transito intermodale tra nord e sud e quindi baricentro di traffici mediterranei, terminale dei flussi migratori per le Americhe o l’Oceania. Un processo che si è esaurito negli anni settanta e si rigenera in questi anni, con gli approdi delle navi da crociera; porto naturale, con una superficie di servizi di circa 820 mila mq. ed aree a terra, per circa 50 ettari, che è uno tra i più grandi del Mediterraneo ed ha la caratteristica di essere al centro della città. Quest’anno saranno 210 le navi, che vi faranno scalo per 500 mila passeggeri previsti; 154 gli scali confermati per il 2014.

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