Il presidente dell'azienda trasporti, Giuseppe Campagna, ci ha raccontato quali sono i problemi nel primo giorno di obbligatorietà
Di Giuseppe Fontana e Silvia De Domenico
MESSINA – La giornata dell’Atm, in questo lungo 15 ottobre che rappresenta un vero crocevia per tutta Italia a causa dell’obbligatorietà del green pass nei luoghi di lavoro, rischia di non essere semplicissima. È lo stesso presidente Giuseppe Campagna a raccontarci come l’azienda trasporti si trovi ad affrontare una vera criticità numerica, dovuta ai tanti dipendenti non ancora muniti del documento e a quelli, ancora di più, che non hanno voluto dare risposta in merito.
E i numeri parlano chiaro. Su un totale di 481 dipendenti, 234 sono quelli muniti della carta verde, contro i 68 che, invece, ne risultano sprovvisti. Il dato che impressiona, però, è il numero di personale resosi irreperibile al momento delle verifiche di giovedì o che si è rifiutato di fornire la dichiarazione: ben 139, tra cui 88 autisti. Un problema non di semplice risoluzione per l’Atm, che ha implementato il servizio mattutino ma dovrà ricorrere agli straordinari dei dipendenti nel pomeriggio per garantire il corretto numero di corse in giro per la città, dovendo far fronte a un numero di ammalati in crescita. Dai 41 totali della giornata di ieri si è saliti ai 46 della mattina di oggi, una cifra che pare destinata a salire.
“L’unica problematica è la crescita esponenziale del numero di persone ammalate, oggi saliti a 46 dopo il primo turno”, ha dichiarato proprio il presidente Campagna, “e questo dato ci fa pensare e siamo preoccupati, anche perché ieri abbiamo avuto 88 dipendenti che non ci hanno indicato il possesso o meno di green pass. Ho detto loro che non mi pare un atteggiamento responsabile”.
“A noi non fa piacere non pagare lo stipendio a qualche dipendente”, continua il presidente dell’azienda trasporti, “e non ci fa piacere perché in effetti è giusto ricordare che questi autisti in pieno lockdown hanno fatto il loro dovere, restando sugli autobus e rischiando la vita come medici o forse dell’ordine. Sembra un controsenso, ma la norma è questa e la applicheremo in modo rigoroso. Stiamo facendo opera di persuasione affinché tutti si vaccinino e stiamo cercando in tutti i modi di far sì che sempre più persone abbiano il green pass. Abbiamo stipulato anche una convenzione con alcuni laboratori per tamponi a prezzo calmierato. Sono fiducioso ma un po’ preoccupato, non sarà sempre facile riuscire a trovare le riserve nel momento giusto”.
Mi auguro che siano effettivamente ammalati e auspico che venga effettuata le visita fiscale . Qualora risultassero non ammalati ,spero in una bella sospensione e denuncia alle autorità preposte verso quei medici compiacenti.
Le riserve non ci sono diciamolo chiaramente, tanto è che gli autisti ERANO e SONO sovraccaricati di straordinario già ancora prima dell ‘entrata del Green Pass proprio per garantire copertura all’utenza …..gli autobus viaggiavano colmi e viaggiano ora STRACOLMI…..non dia poi la COLPA se arrivano segnalazioni ,agli autisti mancanti di Green Pass………. sappiamo che i ragazzi non essendo vaccinati sono veicolo di contagio e l’azienda a tutt’oggi non ha garantito e non garantisce la SICUREZZA SUI MEZZI…..lo ricordo SEMPRE , per evitare di dare dei nullafacenti agli AUTISTI ,che in pieno lockdown hanno sempre e comunque lavorato in condizioni di RISCHiO……e ORA’ GRAZIE “al Green Pass o SOSPESI,o a 🏡 MALATI
Per risolvere il problema basterebbe soltanto togliere loro lo stipendio, così facendo gli zelanti dipendenti atm correranno a vaccinarsi.
Dicasi la stessa cosa del posto dove “lavora” lei😤😖😡!!!!!!