Felice Calabrò : “Sì Messina”, no al dissesto. Ultima conferenza stampa prima delle elezioni

Felice Calabrò : “Sì Messina”, no al dissesto. Ultima conferenza stampa prima delle elezioni

Danila La Torre

Felice Calabrò : “Sì Messina”, no al dissesto. Ultima conferenza stampa prima delle elezioni

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giovedì 06 Giugno 2013 - 13:46

Il candidato sindaco del centro-sinistra esibisce una maglietta con la scritta “Sì Messina”, per inaugurare un nuovo modo di fare e passare dalla facile denuncia alle proposte concrete per la città

Da “Ora Basta!” a “Sì Messina”. In questo ultimo scorcio di campagna elettorale prima dell’appuntamento di domenica e lunedì, il candidato sindaco del centro-sinistra, Felice Calabrò, cambia slogan. Il secondo però non esclude il primo, anzi ne è la conseguenza logica perché dopo aver percorso in lungo ed in largo la città ed i suoi quartieri, dopo aver incontrato migliaia e migliaia di messinesi e aver toccato con mano la miriade di problemi di Messina, per l’ancora consigliere comunale è arrivato il momento di dire che le proposte vincono sulle facili denunce.

«Sì al più bel lungo mare d’Italia, sì ad una città vivibile, sì agli ultimi ed agli invisibili. Noi messinesi siamo abituati a dire sempre di no, dobbiamo imparare a dire sì », ha infatti detto Calabrò nella conferenza stampa di stamattina, che precede l’appuntamento elettorale del 9 e 10 giugno. Inevitabile l’accostamento a Renato Accorinti ed a quella maglietta No Ponte diventata una seconda pelle per il candidato sindaco di “Cambiamo Messina dal basso”. «Non c’è alcuna opposizione ad Accorinti ed alla sua maglietta, anch’io dico no al Ponte, ma voglio lanciare un messaggio nuovo, essere propositivo ed inaugurare un nuovo modo di fare. In questo lungo percorso, non ci siamo fermati alla denuncia, nonostante sarebbe stato facile visti i 5 anni tutt’altro che idilliaci dell’ultima amministrazione comunale. Dall’indignazione siamo andati oltre la denuncia ed abbiamo lanciato proposte concrete» ha aggiunto Calabrò.

Sì a Messina” significa anche no al dissesto per il candidato del centro-sinistra: «La relazione di Croce sui 500 milioni di euro di debiti mi lascia alquanto basito. Nell’incontro con tutti candidati c’è stata solo una ratifica della situazione economica , di cui noi abbiamo solo potuto prendere atto. Il Comune non aveva bisogno di un notaio ed è mancato il passo in avanti: l’operazione verità». In merito all’evidente divergenza di valutazione sulla massa debitoria di Palazzo Zanca tra la gestione commissariale e l’area economica Calabrò commentati così: «Il Comune è uno e ci sono due visioni diverse, ma non capisco perché , se il timoniere della nave che deve essere portata in salvo non fa il suo dovere , il comandante non lo toglie e lo sostituisce con un altro». Calabrò non fa nomi ma è sin troppo evidente il riferimento al ragioniere generale Ferdinando Coglitore ,il timoniere, ed al commissario straordinario Luigi Croce , il comandante.

Nell’incontro di stamattina con i giornalisti si è parlato anche di coalizione e di possibili o paventanti tradimenti da parte di chi dovrebbe sostenere Calabrò ma che nel segreto delle urne potrebbe pugnalarlo alle spalle: «Tradimenti non ce ne saranno, i miei alleati saranno onesti e leali nei confronti della città. E, poi, se vinco io vinciamo tutti, se perdo io perdiamo tutti». Così l’aspirante sindaco del centro-sinistra, che chiuderà la sua campagna elettorale venerdì sera alle 20 davanti a Palazzo Zanca, dove spera di rientrare già il prossimo 11 giugno da sindaco di Messina. (Danila La Torre)

4 commenti

  1. “Dopo aver toccato con mano la miriade di problemi”

    Ma dove viveva prima? in un altra dimensione?

    “In questo lungo percorso, non ci siamo fermati alla denuncia, nonostante sarebbe stato facile visti i 5 anni tutt’altro che idilliaci dell’ultima amministrazione comunale”

    Sarebbe stato molto difficile denunciare proprio quell’amministrazione di cui ha fatto e fa ancora parte.

    «Il Comune è uno e ci soni due visioni diverse, ma non capisco perché , se il timoniere della nave che deve essere portata in salvo non fa il suo dovere , il comandante non lo toglie e lo sostituisce con un altro»

    E perchè non è stato fatto dai precedenti comandanti? perchè il consiglio non ha mai fatto niente per portare alla luce la scarsa competenza nel “guidare” di questo timoniere?

    Consigliere Calabrò, so che legge e le ripeto la domanda, visto che è avvocato:

    “Se dovesse essere eletto sindaco e far deliberare il dissesto, come potrebbe costituirsi parte civile nei confronti della precedente amministrazione di cui anche Lei faceva parte”?
    Ci sarà speranza che questa domanda abbia una risposta?

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  2. giuseppevinci 6 Giugno 2013 17:56

    Buonanotte, e ci torna con questa storia. Ma chi faceva parte della precedente amministrazione?

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  3. Quasi quasi adesso si dipinge il candidato del centrosinistra come colui il quale si sottrae alle domande dei giornalisti o della gente di strada.
    Dai rapporti con Genovese al passaggio di esponenti di centrodestra nel centrosinistra, a come risolvere i problemi che la Città ha,all’attività di consigliere comunale svolta , tanto per citare alcuni argomenti trattati in questa campagna elettorale.
    Un politico ed un uomo che guarda dritto negli occhi chi gli stà davanti non penso che abbia problemi di tal natura : rispondere ad una domanda legittima.
    Pensiamo a far rinascere la Città, come amministrarLa, le domande troveranno adeguate risposte.
    Calabrò Sindaco

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  4. Bravo superman!!!!

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