A Messina arriva Don@pp, creata dagli studenti del Cpia per le fasce deboli. VIDEO

A Messina arriva Don@pp, creata dagli studenti del Cpia per le fasce deboli. VIDEO

Giuseppe Fontana

A Messina arriva Don@pp, creata dagli studenti del Cpia per le fasce deboli. VIDEO

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lunedì 18 Ottobre 2021 - 13:31

Già disponibile per android, permette di ridurre lo spreco di cibo e di aiutare i bisognosi con un vero scambio solidale

Di Giuseppe Fontana e Silvia De Domenico

MESSINA – A chi non è capitato di dover buttare del cibo avanzato o un vecchio elettrodomestico? Il principio base del progetto “Don@pp” è proprio questo: rendere la necessità di qualcuno un’offerta per qualcun altro. È stata presentata stamattina nel Salone delle Bandiere di Palazzo Zanca l’app progettata dagli studenti del Cpia di Messina, il Centro provinciale per l’istruzione degli adulti, già scaricabile negli store android e rivolta a chi, quotidianamente, ha l’esigenza di dare o ricevere. A spiegarci il funzionamento è stato Cristiano Galtieri, coordinatore di un progetto che ha coinvolto una trentina di studenti, per lo più stranieri, e che prevede la messa in contatto tra due soggetti.

Da una parte il profilo A, cioè colui a cui “avanza” il cibo o vecchi oggetti come elettrodomestici usati e che il più delle volte poi è portato a gettarlo. Grazie all’app, invece, può catalogarlo, con scadenza e tipologia, per offrirlo a chi, i profili B, possono richiederlo, per far fronte a difficoltà di vario tipo, sempre più frequenti in un momento tanto complicato come quello attuale nel nostro Paese. Non a caso lo slogan del progetto è “Da un rifiuto nasce una risorsa”, sottolineando ulteriormente la duplice funzioni dell’app, che fa dell’aspetto solidale il proprio perno, ma diventa utile anche in materia ambientale, diminuendo i rifiuti e l’impatto degli stessi sul territorio.

“L’idea è nata dalla particolarità della nostra utenza, dalla rivelazione delle loro esigenze – spiega il dirigente scolastico del Cpia Giovanni Galvagno – da noi spesso vengono dei ragazzi con qualche disagio familiare, oppure persone in difficoltà o extracomunitario che non sanno come portare a casa da mangiare o come arredare la propria abitazione. Volevamo trovare una risposta a questo tipo di esigenze e aiutare le fasce più deboli della popolazione a sbarcare temporaneamente il lunario”.

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