Cinque condanne ed un'assoluzione in un processo per bancarotta fraudolenta celebrato davanti al Tribunale di Patti. Inflitti 3 anni ed 8 mesi al sen. Basilio Germanà ed al fratello on. Antonino Germanà. Si tratti di fatti commessi a Brolo fra il 1989 ed il 1996.
Una condanna a 3 anni ed 8 mesi è stata inflitta dal Tribunale per l’ex senatore di Forza Italia Basilio Germanà e per il fratello Antonino, ex deputato regionale. Ritratta di un processo per bancarotta fraudolenta per vicende avvenute a Brolo fra il 1989 ed il 1996. A 4 anni ed 8 mesi è stato, invece, condannato Cono Di Luca Lutupitto. Particolarmente pesanti sono state le pene accessori che i giudici del Tribunale hanno stabilito: 5 anni di interdizione dai pubblici uffici e 10 anni di inabilità all’esercizio d’impresa e ad esercitare uffici. Sono stati ritenuti colpevoli di tutti e tre i capi di imputazione. Due anni di reclusione, pena sospesa, per Vincenzo Caruso Milio, Francesco Molica e Vincenzino Spiccia. Assoluzione, per non aver commesso il fatto, Rosaria Ricciardello. L’accusa per tutti era di bancarotta fraudolenta, per vicende legate alla “Venere Costruzioni”, società di Brolo confluita della “Gedim Costruzioni” e poi fallita nel 1996. Secondo l’accusa, Caruso Milio, Molica, Spiccia e Ricciarello, risultarono nel periodo 1989 – 1996, amministratori della società, che, di fatto, era amministrata da Di Luca Lutopitto e dai fratelli Germanà.
E’ paradossale che mentre cercavo di capire a quale processo si riferisse era stato già pubblicato lo sfogo di Basilio Germanà sui giudici “tratti in inganno” e sulla presunta acredine dei pm che “l’avevano già osteggiato in passato”.
Le sentenze si possono combattere con mezzi legali, ma perché sempre voler insinuare il sospetto che le sentenze siano immotivatamente persecutorie?
E’ un vizietto questo da xxxxxxxxx sorpresi con le mani nella marmellata, non da politici responsabili.
Certo questi son Germanà, ma se doveste pubblicare tutti gli sfoghi di quelli che si sentono “perseguitati” dalla giustizia non credo avreste spazio per altro. Ma questi son Germanà dicevo….
Sarebbe utile che pubblicaste le foto dei condannati, come fate per i c.d. “delinquenti comuni” !