Il giovane che si è scontrato con la legale negativo al drug test. Decisivi gli accertamenti tecnici e quelli per verificare la rilevanza del ritardo nei soccorsi.
Olga Cancellieri poteva essere salvata, dopo il tremendo incidente stradale avvenuto ieri sera in pieno centro città, davanti la chiesa di Santa Caterina? E’ l’interrogativo intorno cui ruota l’inchiesta del sostituto procuratore Marco Accolla, incaricato di ricostruire la dinamica dell’impatto costata la vita all’ avvocata di 46 anni, nota per il suo impegno politico e antimafia.
Diversi testimoni, infatti, raccontano del ritardo nell’arrivo dei soccorsi: quando il 118 è arrivato all’incrocio tra via del Vespro e via Centonze per l’avvocata di 46 anni era ormai troppo tardi.
La dinamica dell’incidente è ancora poco chiara e il magistrato vuole lavorarci con scrupoli. Decisivi saranno in questo senso sia le immagini delle telecamere di zona e i tabulati telefonici che aiuteranno a capire come si sono mossi i soccorsi.
Nessun dubbio comunque che l’impatto tra lo scooter Kymko della donna e la Ducati del 25enne sia avvenuto ed entrambi i mezzi siano rovinati a terra, anche se lo scontro non è stato violento perché entrambi i due ruote viaggiavano a bassa velocità. Il ragazzo ne è uscito infatti quasi illeso, mentre Olga è rimasta a terra, a causa del trauma cranico. Visitato al Piemonte, è stato dimesso e guarirà in 7 giorni. Era sotto shock.
Il giovane è iscritto nel registro degli indagati e l’ipotesi al momento è di omicidio colposo, ma il quadro potrebbe cambiare a breve. Il drug test è risultato negativo e non sembra aver violato la segnaletica presente, ma gli accertamenti sono soltanto all’inizio.
Esclusa, almeno per il momento, anche la necessità di effettuare l’autopsia sul corpo della donna, che quindi sarà restituito al compagno e alle figlie in tempi brevi e sarà loro consentito di darle l’ultimo saluto.