Per il personale di polizia penitenziaria le condizioni lavorative continuano a peggiorare sempre più, le carenze d'organico hanno superato il limite, l'Osapp chiede interventi urgenti per scongiurare il peggio.
Il carcere di Gazzi è stato uno dei luoghi che il sindaco Accorinti ha voluto visitare nei primi giorni del suo mandato. Ha celebrato un matrimonio, ha avuto modo di incontrare il Direttore della casa circondariale con cui si è discusso soprattutto dei tanti problemi che vive la struttura. Da anni i sindacati di polizia denunciano la condizione di assoluta precarietà in cui il personale è costretto ad operare, sia in termini di quantità che, di conseguenza, di qualità. La carenza di personale ha creato nel tempo una situazione esplosiva che tra l’altro mette a rischio la sicurezza degli stessi agenti ma anche di chi sta dall’altra parte delle sbarre. Innumerevoli sono le denunce e le richieste di intervento dell’Osapp, l’Organizzazione Sindacale Autonoma di Polizia Penitenziaria, che oggi torna per sottolineare nuovi sviluppi che vanno ad aggiungersi ad una situazione di per se già difficile. Il segretario Domenico Nicotra ricorda di aver spesso segnalato la necessità di incrementare l'organico del Corpo nell'Istituto ma sino ad ora poco o niente è stato fatto, con l'unica risultante di gravare oltre misura sugli ormai stremati poliziotti penitenziari rimasti in servizio. Si aggiunge la recentissima operazione della Magistratura peloritana che ha portato contemporaneamente nella Casa Circondariale di Messina altri 35 detenuti in un momento in cui il personale di Polizia Penitenziaria messinese è chiamato ad un immane sacrificio, perchè ora più che mai è ridotto a minimi termini. Nicotra spiega anche che di recente si è assistito, senza il conseguenziale e necessario ricambio, ai legittimi trasferimenti di quel personale candidatosi alle recenti elezioni amministrative con evidente accrescimento dei carichi di lavoro per il restante personale di Polizia Penitenziaria. Dunque per garantire sufficienti standard di sicurezza oltre che il godimento dei più basilari diritti soggettivi dei poliziotti penitenziari dello Stretto, il sindacato chiede. urgenti provvedimenti, attingendo alla vigente graduatoria nazionale per i trasferimenti, tesi all'ormai improcrastinabile incremento dell'organico del Corpo.