Contattato telefonicamente, l’esponente del Pd preferisce tagliare corto alle nostre domande, ma quando gli facciamo notare la possibile mal sopportazione della città nei confronti dell’ennesimo ricorso, tira fuori gli artigli
Non è lui il ricorrente che mette in discussione l’esito del primo turno delle elezioni ammnistrative per la poltrona di sindaco, ma contro di lui hanno già iniziato a scagliarsi, soprattutto sui social network. Dopo una campagna elettorale al veleno, Felice Calabrò torna ad essere il bersaglio da colpire, in particolare da parte di coloro i quali ritengono che ci sia lui dietro il ricorso presentato da Alessia Currò, Giovanni Cocivera e Giovanna Venuti, tutti candidati nel centro-sinistra al Consiglio comunale e non eletti. Cocivera, ex Pdl transitato nel Pd alla vigilia delle elezioni, risulta infatti il primo dei non eletti nella lista del Partito democratico mentre la Venuti risulta sesta nella lista “Felice per Messina” e la Currò sedicesima nella lista Progressisti democratici.
«Non voglio sapere nulla, non mi interessa per ora mi occupo d’altro», taglia corto Calabrò , contattato telefonicamente. Insistiamo e gli ricordiamo le sue dichiarazioni all’indomani della vittoria di Accorinti al secondo turno, quando dichiarò che non avrebbe mai fatto ricorso. «Lo confermo», risponde senza indecisioni di sorta, aggiungendo: «Io non l’avrei fatto, non l’ho fatto e non lo farò». Quando gli facciamo presente le reazioni a catena che si stanno scatenando sui social network contro l’iniziativa legale anti-Accorinti e la possibile mal sopportazione della città nei confronti dell’ennesimo ricorso , che non condurrà al commissariamento ma finirà inevitabilmente per condizionare la “vita” dell’attuale amministrazione comunale, Calabrò tira fuori gli artigli: «La città è anche quella composta dai 43 mila elettori che hanno votato per me, forse sono anche di più, che potrebbero volere un altro sindaco. Su 82 mila persone che hanno votato il centro-sinistra non ci potrebbero essere persone che vogliono capire se i voti sono stati conteggiati in maniera corretta? Non è legittimo l’interesse di questa parte di città? Ognuno deve sentirsi libero di tutelare i propri diritti , se pensa che siano stati calpestati. Cocivera, ad esempio– conclude Calabrò – è il primo dei non eletti, può aver il diritto di fare ricorso o no?».
L’esponente del Pd vorrebbe dire più di quel che dice, ma si “autocensura” perché è cosciente che qualsiasi cosa affermi in questo momento potrebbe essere usata “contro di lui” dai suoi avversari. Che sono anche quelli che hanno fatto finta di sostenerlo ed oggi tendono al mano ad Accorinti. Chissà, poi, se in maniera disinteressata. (Danila La Torre)
Vi invito ad essere realisti e poco faziosi , il risultato del ballottagio e’ frutto di ripicche ad opera dei trombati che hanno puntato sulla implosione di Accorinti a qualche mese dall’elezione .
I cittadini che vogliono Accorinti sono circa 20.000, la restante parte lo sopporta se ne vervogna e scalda i motori in vista di un imminente ritorno alle urne.
Adesso si capisce bene che voleva essere sindaco lui Prima sembrava tutto il contrario!
Che schifo….
Se non intendeva fare ricorso..dovrebbe rinunciare all eventuale incarico..ci vuole COERENZA!! Ma chi ci crede che dei consiglieri facciano ricorso senza autorizzazione!??!! Decide il partito…
CITO:”Calabrò: «Non ne so nulla, ma la città è anche quella dei 43 mila elettori che hanno votato per me»”
…Guardacaso chiunque incontri che so sono anche andati alle primarie nessuno ha votato PD…
…guardacaso 43mila elettori grazie alle 2000 liste….che al secondo turno..visto che oramai gli amici erano “ricittati” si sono sentiti in obbligo di non andare a votare…
…com’era la storia di quel politico che aveva un appartamento a roma vista colosseo e non ne sapeva niente?
..quindi il signore di cui sopra faccia per una volta tanto la persona responsabile che ha dichiarato essere agli elettori e la smetta lui e quelle quattro persone “volontarie” che stanno dimostrando così di non avere a cuore la nostra città..
Quante cose sai….Soprattutto di come la gente si vergogni di Accorinti….Chi sarebbe fazioso?
Chi ha pagato le marche da bollo? I tre ricorrenti? Che tentativo di tornare allo status quo ante…Per riportare Messina a essere “la chiavica del mondo”, come scriveva Belli!
E questi 42000 elettori almballottaggio che fine hanno fatto? Hanno voltato le spalle, cosi’come ha fatto la coalizione di centrosinistra. Le signore ricorrenti non le conosco, per il voltagabbana ex pdl (calabro’ lo avalla!!!) provo pieta’…..ha cambiato parrocchia quando ha capito che la barca affondava,forse ha bisogno eel gettone di presenza da consigliere per sbarcare il lunario ed ha puntato sul sicuro……sbagliando ed ora ricorre. Calabro’ pensa di cambiare la citta’ con i traditori, i falliti ed i voltagabbana?
Non sono d’accordo con nessuno dei commentatori! Ebbene c’è stato un ricorso e non importa da chi lo ha presentato! Si riconteranno i voti e alla fine si saprà con certezza il Sindaco che avevano scelto gli elettori Messinesi! Si saprà se Accorinti continuerà a fare il Sindaco (a proposito il Sindaco attualmente è lui o Guido Signorino?) o se i presidenti di seggio hanno inanellato errori su errori e si saprà anche qualche cosa sui consiglieri eletti ma incandidabili sin dalla presentazione delle liste. Può anche darsi che i presidenti di seggio abbiano dato numeri esatti e allora Accorinti continuerà a fare legittimamente il Sindaco mentre Nino Mantineo deve scegliere se fare il consigliere comunale o l’Assessore perché le due cariche sono INCOMPATIBILISSIME!!!!!!!!!!
A TUTTI QUELLI CHE DICEVANO DI CONOSCERE QUESTO SIGNORE, SPERO CHE ADESSO SIA CHIARO A TUTTI COSA VALE DAVVERO..E CHE PESO ABBIA…ADESSO É CHIARO A TUTTI CHE TUTTO STO AMORE PER MESSINA È IPOCRISIA, SIA CHIARO A TUTTI LE FORZE CHE STANNO DIETRO. ..SONO SEMPRE STATO SICURO CHE NEI VERI RISULTATI ERANO MOLTI DI PIÙ I VOTI SFAROVOLI A CALABRÒ. …MA STATE TRANQUILLI CHE IN QUESTO MESE È STATO MESSO TUTTO APPOSTO…E GENOVESE E I SUOI VINCERANNO ILVRICORSO.
Forse non ha ancora capito l’ex candidato sindaco che la base non gradito i “reclutamenti nella coalizione che lo supportava di ex componenti di schieramenti opposti, passi per l’Udc che è sempre stato l’ago della bilancia ma ex fondatori di Forza Italia, ex assessori di giunte precedenti ed ex di ex di ex ecc……….forse non gli è chiaro che la gente quando non ha niente da perdere non è disposta a sottostare ai diktat provenienti dall’alto.
ormai il vento è cambiato , si ritiri con dignità dalla sua esperienza politica!!
Dalla parole di Calabrò si capiace benessimo che è il committente del ricorso… è inutile che faccia lo gnorri… La verità è, che non accettano di perdere, uno dei ricorrenti, è un berlusconiano di ferro, passato armi e (voti clientelari) bagagli nel pd-l, visto come sta messo il pdl e il potere clietelare che ha conquistato il pd-l togliendolo al pdl.
Si dovrebbero solo che VERGOGNARE!!! Per la prima volta nella Storia di questa città, è stato eletto un sindaco che poteva e ha contato, solo sui voti d’opinione, che è riuscito a fare breccia nelle coscienze dei messinesi da troppo tempo asserviti vassalli alle politiche clientelari!
Se dovessero vincere questo ricorso, questa città sarebbe destinata al ritorno della più becera e sporca politica che da sempre la governa! Spero che i messinesi onesti sappiano fare muro contro questa eventualità, e cacciare via questi predatori di bene pubblico!!!
Hai detto benissimo!!! Maniata di xxxxxxxxx che non sono altri!!
Cosa scalda? I motori?… O le tasche da riempire di denaro pubblico???!!….
Se c’è chi si deve vergognare, è questo che ha scritto queste cose di Accorinti, che non è degno nemmeno di lavargli i piedi!
Che si ricontino i voti, e Dio voglia che risultino giusti!
Così avrebbero la risposta più giusta questi “signori”…
Lo schifo totale di un partito (IL PD) che non sa riconoscere una sconfitta EVIDENTE e che trucca le carte per vincere.
Accorinti, nelle more della pronuncia del ricorso, DEVE DICHIARARE IMMEDIATAMENTE IL DISSESTO, così pagheranno tutti i responsabili. Non c’è tempo da perdere. Se Calabrò verrà riconosciuto sindaco dal Tar, a pagarne le conseguenze saranno solo e soltanto i cittadini che si ritroveranno un sindaco che non vogliono, ma sopratutto un sindaco che non ragionerà con la sua testa, con le evidenti conseguenze.
VERGOGNATEVI TUTTI, SIETE PROPRIO DEI xxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxx.
Gradirei un commento dai “duri” rispetto al fatto che Accorinti ed i suoi collaboratori al primo turno avrebbero fatto ricorso se lo scarto fosse rimasto al loro sfavore. Due per due misure?
Testimoni decine di persone e tanti giornalisti presenti che hanno riportato l’accaduto. Ho visto un’altra testata che ha ben riportato la notizia. SIETE ASSETATI DI SANGUE. Se dovessero succedere dei fatti violenti SIETE TUTTI RESPONSABILI. ( leggete in queste ore facebook )
Signor Calabrò, quanto vale la sua parola? siamo stati tutti a complimentarci con lei, quando a fine elezioni, con fiera signorilità e sportività, dichiarò pubblicamente la sua contrarietà all’esercizio del ricorso. Non prendiamoci in giro….Se ha veramente le xxxxx dimostri che la sua parola è quella di un UOMO, affermi pubblicamente che qualora fosse dichiarato sindaco per decisione di un tribunale, si dimetterebbe immediatamente, come coerenza vuole…..purtroppo temo che parole come coraggio, lealtà, dignità, parole di chi parla ai concittadini senza maschere e con il cuore, non appartengano alla sua cultura, anche se spero profondamente di sbagliarmi.
Appare chiaro ed evidente che x risanare un’azienda si chiama un professionista di comprovata esperienza,
perché x risanare il comune di messina si elegge un prof.re di educazione fisica? Sebbene questi sia una persona stimabilissima.
Vi invito a non scervellarvi a postulare teoremi politici inesistenti informandovi che a messina esistono anche delle persone che si comprano un paio di hogan in meno e si permettono come lusso qualche piacere legale come il ricorso amministrativo senza elemosinare soldi al partito avendo a cuore solo le sorti della città.
Per Accorinti saranno 50000 incazzati!
bravo luccio GENOVESE…complimenti…
Ne esce proprio male Sig. Calabrò, e non una volta ma due. Prima il ballottaggio perduto sonoramente, quando avrebbe dovuto vincere con grande distacco. Ed adesso viene tirato nuovamente in ballo da a lei sconosciuti candidati del centro sinistra, rischiando così di rovinare definitivamente questa città. Il ballottaggio ha parlato chiaro, la maggioranza dei cittadini non vuole lei come sindaco. Lei ha rischiato di vincere al primo turno solo grazie a parenti ed amici di qualcuno che voleva il posto in comune, o grazie allo spauracchio vestito sotto il nome di “voto utile”. Se avessero voluto lei caro Calabrò sarebbero andati tutti in massa a votarla, ma così non è stato. Ora come al solito, per gli interessi di pochi (3 amici al bar + 1 richiamato dal fato) tutti ne pagheremo le spese.
fortunatamente Messina è cambiata… prima ci si vergognava di chi girava in bici con una semplice maglietta….oggi FINALMENTE ci si vergogna dei messinesi che prima accennano al non-ricorso e dopo qualche mese hanno già cambiato idea. Vergogna!
Lei chi è per scrivere certe sciocchezze? Se Calabrò dovesse vincere a seguito del ricorso al Tar, sarebbe la democratica decisione scaturita dalla volontà dell’elettorato che lo ha votato. Il ballottaggio, semplicemente, non esisterebbe più perché superato dal legittimo risultato del primo turno. Dobbiamo finirla di usare le leggi a proprio uso e consumo e dobbiamo finirla di voler ostinatamente decidere a seconda della propria convenienza. Gli elettori sono sovrani e il risultato del Tar dirà la verità e fugherà ogni dubbio. Siamo in democrazia, amico caro, e non è la sua volontà che fa testo ma quella di chi ha espresso il proprio voto. Ma lei, il termine democrazia, lo conosce davvero poco…
ne sei convinto? ormai nessuno crede più alle favolette. A Messina non bisogna pestare i calli alle solite Famiglie che anno da sempre fatto il bello ed il cattivo tempo. Felice non c’entra, è il potere che c’è dietro di lui che è duro a morire.
moon78 ne sei convinto? ormai nessuno crede più alle favolette. A Messina non bisogna pestare i calli alle solite Famiglie che anno da sempre fatto il bello ed il cattivo tempo. Felice non c’entra, è il potere che c’è dietro di lui che è duro a morire.
Perfavore mi fai i nomi dei professionisti di comprovata esperienza che si sono distinti nell’amministrare questa città negli ultimi 30 anni? grazie….
E’ la voglia di cambiare, ed i messinesi, purtroppo per la prima volta, la stanno assaporando.
Tutti quelli che votavano per una promessa mai mantenuta si sono stancati, tutti quelli che votavano per un’idea mai realizzata si sono pure stancati.
Nel frattempo, in mezzo alle ruberie, al lassismo ed alle beghe politiche, Messina con i messinesi si è impoverita, il suo futuro è fuggito insieme ai suoi migliori ragazzi.
Chi è rimasto non può fare di meglio che cambiare pagina, anche per far capire che i risultati dipendono da quello che si fa e che si è fatto, come persona e come partito.
Se si vuole risalire la china l’unica cosa è collaborare con l’attuale sindaco per poi poter dimostrare (coi fatti) l’impegno profuso per il bene della città.
Se Calabrò vorrà avere il consenso futuro dovrebbe adeguarsi alla realtà, senza colpi di coda… pena la rivoluzione!
Calabrò è un vero politico e questa sua reazione lo dimostra.
Sembra un pò l’ex sindaco, che considerava i messinesi una massa di indigeni con l’anello al naso, pronti a bersi qualsiasi ……. gli uscisse dalla bocca. Secondo l’avvocato Calabrò dovremmo credere che qui non c’è la mano del partito, che lui non ne sa nulla, che i poteri forti non sono terrorizzati dalla pulizia e dalla incorruttibilità di Accorinti.
All’esimio Calabrò dico che, lui ed il suo partitino, dovranno fare il conto con il popolo messinese, questa volta davvero incazzato.
Alla signora che ha presentato il ricorso, che sono certo si sia già pentita di aver messo la faccia xx xxxxxx di qualche misera xxxxxxxxxxx, ribadisco: a prescindere da come andrà il ricorso, dovrà avere un bel coraggio a farsi vedere in giro per la città.
A coloro che difendono il ricorso come gesto di trasparenza e verità, suggerisco di riflettere un attimo su chi andrebbe a governare Messina (e non parlo di Calabrò, ostaggio di un partito e di una manciata di consiglieri), a meno che non hanno promesso anche a voi un posto da usciere in uno dei tanti palazzi che il comune affitta presso qualcuno che conoscete bene, il probabile prossimo sindaco di Messina!
IGNORANTE! Non si può definire diversamente una persona che ignora le regole della democrazia. Qui non siamo nella Russia di Putin e nemmeno nella Siria di Assad ma, fortunatamente, ancora in un Paese democratico che si fonda sulle regole della democrazia. Pertanto, se il Tar darà ragione a Calabrò, sarà solo perché è stato eletto democraticamente, se, invece, darà ragione ad Accorinti, sarà lo stesso Renato a sentirsi sollevato perché vorrà dire che non ricopre abusivamente la carica di sindaco ma sarà legittimato dalle regole democratiche, quelle regole, caro amico, che tutti dovremmo sempre seguire, altrimenti ci troveremmo in un regime dittatoriale che, spero, nessuno auspichi!
Buffoni!
Se si dimostrerà che il sindaco è stato eletto, ha perfettamente ragione. Ma se si dovesse scoprire che ad essere eletto è stato Calabrò, cosa dovremmo fare? Dirgli che, siccome ad una minoranza non va giù, la sua lecita elezione viene deve essere annullata? Dovremmo essere tutti felici che si voglia ricercare la verità, invece che cercare di spuntarla ad ogni costo, anche a scapito delle più elementari norme democratiche.
Questi commenti contro Calabrò e contro la decisione di proporre ricorso al Tar lasciano pensare che nella cerchia di sostenitori del sindaco si dia per scontato che i risultati sono taroccati. Invece non è vero. Ad oggi Accorinti siede legittimamente a Palazzo Zanca e non è detto che non ci rimanga anche dopo la sentenza del Tar. Quindi, sostenitori di Accorinti, abbiate fiducia e… se credete, pregate! (anche a Budda, se preferite…)
E tu credi che tutte quelle buste siano state li a riposare tranquille per un mese senza che nessuno le disturbasse??????? Vinceranno il ricorso….se lo hanno fatto sanno che adesso hanno i voti.
Alcuni commenti tendono solo a distogliere l’attenzione da un fatto:Calabró ha dichiarato solennemente che non avrebbe fatto ricorso e poi si é servito di prestanome per farlo, persona seria e affidabile…..
Felice, Felice… Non ti conosco di persona e ho sostenuto Accorinti ma, pur ritenendo ingombranti i tuoi mentori, in fondo non mi dispiacevi… Avevi condotto un’equilibrata campagna elettorale, incassato bene la sconfitta e manifestato grande stile appunto liberando il campo dalla sola eventualità di quei ricorsi che ammorbano ogni consultazione… Perché vanificare tutto così? Il risultato che ha espresso nitidamente la volontà popolare è il ballottaggio, lo sappiamo tutti… e a fronte dei tuoi rispettabilissimi 43.000 elettori ce ne sono stati 48.000 che hanno fatto una scelta diversa… 5.000 in più, non 59… Lo so che in punta di diritto il ricorso ci sta, ma l’essenza della democrazia è un’altra… E poi tu non ne sai niente? Sicuro? Eppure l’avvocato sembra un tuo grande estimatore e i cittadini che si sono rivolti al Tar non ti sono certo ignoti… Allora, quanto meno, tira idealmente le orecchie a questi monellacci che, agendo di testa loro e a tua insaputa, oggi non hanno reso un gran servizio alla tua immagine. Francesco Cuzari
Mi fai ridere. ..
Quali voti? Quelli di un mese fa? Ahagagagaga ed esistono ancora?
Un professionista dici? E chi avevi in mente, esattamente? Magari il dietologo condannato Peppino, o magari Galofaro, o magari (perché no) Calabro’, della cui presunta esperienza come amministratore non si hanno tracce… Mi pare che in fatto di “esperti” amministratori Messina abbia ampiamente “dato” nel passato, con i risultati che sono sotto gli occhi di tutti. Direi di affidarci serenamente ad un “ignorante illuminato” come Renato ed al suo amore sconfinato per questa città
la resa dei conti nella sx, chissà chi ha votato la sx locale di genovese e prima di lui providenti negli ultimi 20 anni, magari molti di quelli che oggi fanno i rivoluzionari
Anche ‘Ntoni u babbu ride sempre… Non capisce, pensa di capire e… ride!
Quelli espressi liberamente dagli elettori e ancora chiusi e sigillati sigillati nei plichi depositati al Comune. O forse tu sai che in questi ultimi giorni qualcuno li ha manomessi? Non credo che il gruppo di Accorinti scenda a questi livelli, e allora? Allora non posso che credere che esistono ancora e certifichino, al di là di ogni dubbio, chi ha vinto queste elezioni!
A prescindere che “questo signore” non ha presentato alcun ricorso ma il ricorso è stato presentato da altri cittadini che ne avevano diritto, l’amore per Messina è anche il rispetto per quei messinesi che hanno votato Calabrò e intendono capire cosa realmente è accaduto durante le operazioni di spoglio dei voti. Anche se questo spaventa i fans di Accorinti. Ma in fondo, se Accorinti ha vinto, lo certificherà il Tar e ne prenderemo tutti serenamente atto. Se dovesse scoprirsi, invece, che ha vinto Calabrò, è giusto e democratico che sia lui il nuovo sindaco della città. Se così non fosse, basterebbe, in futuro, fare sporchi brogli elettorali per far si che un qualunque candidato venga eletto tanto, poi, per “amore della città” lo sconfitto dovrebbe rinunciare al ricorso….
Ti ricordo, inoltre, che il primo a parlare di ricorso è stato lo stesso Accorinti quanto paventava la possibilità di restare fuori dal ballottaggio per pochi voti. In quel caso cosa avresti detto? Che per “amore della città” non avrebbe dovuto farlo? Ma un po di serietà, non pensi che non ti farebbe male? In fondo, si cerca, si chiede e si “pretende” solo ed esclusivamente chiarezza. Tutto il resto non conta…
ART.21 COSTITUZIONE. Intanto ringrazio la redazione di TempoStretto, la mia richiesta di fare luce sui tre ricorrenti comincia a farsi strada, sappiamo che sono candidati di tre liste collegate a Felice CALABRO’, in particolare Giovanna VENUTI è fedelissima di CALABRO’, in quanto da lui scelta nella lista che faccia capo direttamente alla sua persona, mentre la ricorrente principale, Alessia CURRO’ fa parte di quei DEMOCRATICI, che abbiano sempre bisogno di un aggettivo, in questo caso PROGRESSISTI, per nascondere la loro provienienza culturale e politica, infine Giovanni COCIVERA, fa parte dei politici di CENTRODESTA folgorati sulla via di Damasco da Felice CALABRO’. Comunque è necessario sapere di più, specialmente su Alessia CURRO’. Caro Felice, un accidenti tagliere corto, eri tu leggittimato politicamente a fare ricorso dopo il primo turno, avremmo compreso la tua richiesta al TAR di riconteggio dei voti, ma dopo il ballottaggio e la schiacciante vittoria di R E N A T O sindaco, questo non possiamo accettarlo politicamente, ci sentiremmo beffati, non possiamo consentire che il vasto sistema d’interessi, orfano di amministratori a Palazzo Zanca, con i responsabili di servizio dei vari dipartimenti finalmente controllati, ci rubi la speranza di un uomo, finalmente libero al governo della città. CI FAREMO SENTIRE RUMOROSAMENTE E PACIFICAMENTE.
Bravo NOAM..GRILLO o CASALEGGIO o come ….. ti chiami tu….COMPLIMENTI!!!!! Ma tu sai che cosa significa DEMOCRAZIA o VERITA’?
Faremo un macello parola di fredd!!!!
ma quale resa dei conti….come tutti i politici di professione vogliono restare attaccati alla poltrona, non accettano la sconfitta e vogliono intrufolarsi sempre dove c’è una minima opportunità per avere visibilità!!!
Sia portatore di di idee, lui che voleva fare il sindaco ne avrà, nell’interesse di tutta la città, perchè Accorinti ha bisogno del supporto di tutti,non ha politici alle spalle, non accontenta partiti ma sta cercando di risolvere i problemi andando sul territorio incontrando le persone, senza intermediari,tutti gli sfottò su di lui finiranno…..
Si c’era n’autru sindacu erunu ancora chi si spattiuni l’incarichi e chi si sciariavunu..
Semplicemente in un momento così questo ricorso non fa bene a nessuno! Lo dico da sostenitore di Accorinti ma sarebbe stato uguale con le due parti invertite!
Se il conteggio dei voti dovesse dar ragione ai ricorrenti, state parlando del nulla. Ci rimette la città per questa situazione di incertezza , ci rimette Calabrò per avere vissuto una situazione kafkiana : senza lo stravolgimento della legge elettorale, avrebbe stravinto le elezioni, come di fatto è successo guardando la differenza col secondo nei risultati del primo turno; se il conteggio si dimostrasse errato, dovrà sorbirsi queste reazioni astiose da parte di chi sconosce le regole .
Tutti coloro che hanno votato Calabrò, vogliono sapere se l’attuale sindaco è legittimamente seduto al suo posto : il resto sono chiacchiere.
Si era detto che ci sarebbe stato il crollo del consenso per Calabrò al secondo turno, cosi’ non è stato: evidentemente persone che credono in Lui fin dal primo momento ce ne sono state, e l’attuale sindaco ha beneficiato di tutti coloro che pur di non vedere vincere un candidato del centrosinistra , hanno votato per quello che ritenevano essere il male minore.
Per i sostenitori di Calabrò questo rospo è difficile da digerire .
Perchè non eleggere sindaco chi al primo turno ha avuto il maggior consenso ? Si dirà le regole sono altre , in questo momento.
OK, allora le regole danno la possibilità di verificare se ci siano stati errori o no .Bene, se l’esito sarà favorevole per l’attuale sindaco : lo accetterò come tale anche se non condivido l’idea che una persona sotto di più di ventimila voti , abbia avuto la possibilità di diventare sindaco ,
sol perchè tutti abbiano deciso di votare contro e non per , come avvenuto al primo turno.
E voi ritenete che un candidato consigliere comunale rimasto fuori non abbia il diritto , o l’interesse fate voi, a proporre ricorso?
In una sezione, non l’unica, 780 votanti con trenta voti validi per il sindaco: ma stiamo scherzando?
E poi, per come la vedo io, il vero sindaco in questo momento non è Accorinti ma qualche altro , dal momento che ribadisco, il prof. Accorinti è una persona per bene ma le decisioni sono prese da altri.
Come possono questi personaggi pensare di governare una città che non amano e per la quale non provano neanche un briciolo di pietà considerando i propri interessi superiori al desiderio di vedere Messina, per una volta almeno, risollevare lentamente la testa e guardare con speranza al futuro.
Sembrava strano che xxxxxxxxxxxxx, dopo le tante energie profuse, si rassegnasse nel vedere la città liberarsi dalle catene degli interessi incrociati.
C’è da ricominciare a cementificare le Aree limitrofe ai laghi, lasciate libere dal naufragio del Ponte; c’è l’affare Tirone; ….
In questo momento il ricorso non serve a niente, però da sostenitore di Felice Calabrò vi dico, voi che siete infervorati da questo ricorso, prendetevela con i presidenti di seggio che non hanno saputo fare il proprio lavoro decentemente, questa città è l’unica che non sa fare le cose per bene, comunque spero che non venga inficiato l’operato dell’attuale giunta….
Non fare ricorso era solo un gesto di buon senso e di amore nei confronti della città, non perché uno sia migliore dell’altro, ma perché non ci possiamo permettere un altro commissario. L’interesse, se pur legittimo di quei quattro (i ricorrenti + calabrò), passa sopra all’interesse ti tutta la collettività. Quattro valgono più di tutti noi. Ci vuole poco a capire che non era il caso di andare al TAR. Ed in fin dei conti non ci guadagnano neppure loro.
Ma Calabrò, nella sua ingenuità, è consapevole che, se dovesse perdere il ricorso, la sua carriera politica è bruciata per sempre. Attenzione che Messina non è più la città pronta ad accettare tutto.
Rinunci all’incarico fin d’ora e dimostri coerenza, senza continuare a prendere in giro il popolo con affermazioni che nemmeno un bimpo di 4 anni crederebbe.
Nessuno vuole Mr 20.000 preferenze come sindaco di Messina, attorniato da consiglieri che si sono visti togliere l’osso di bocca e che adesso sperano di poterlo riafferrare per poter continuare a rosicchiare per puro tornaconto personale.
VERGOGNA, MESSINA NON VI VUOLE!!
luccio..! ancora in segreteria…..vai al mare e rilassati , ti vedo in uno stato confusionale…
Il commentatore “Pandorino” ha ragione perbacco. Il povero Felice Calabrò… candidato sindaco “a sua insaputa” adesso si ritrova ricorrente “a sua insaputa”.
E tutti quelli che avevano investito nella sua candidatura e si sono trovati spiazzati “a loro insaputa” dal secondo turno?
Ma se Accorinti realizzasse anche solo il 30% di quel che ha promesso di fare questi “investitori spiazzati” non potrebbero più restituire i favori..
Ed ha ragione perché in una città abituata al clientelismo questo rischia di provocare una catastrofe sociale e culturale..
Chiediamo tutti al signor Renato Accorinti di dimettersi da solo, per il bene di quegli “investitori” ed anzi, se volesse abiuarare il No-pontismo potremmo anche tenercelo come ciliegina sulla torta degli affari.
Ma stiamo scherzando? Dopo aver convinto tutti gli affaristi già in ambasce per il berlusconismo calante a infiltrarsi nel PD in mancanza di una lobby affaristica di destra nella quale mimetizzarsi adesso la città di Messina li ripaga così?
Lo stesso Genovese tradito da un Accorinti che pure prima aveva sostenuto a piene mani..?
Passata l’ubriacatura è ora di rimettere le cose a posto. Cosa volete che siano sette mesi per un “comitato” che è abituato a considerare questa città come il suo giardino privato?
Pandorino ha ragione.. solo 30 voti validi in una sezione con 780 elettori? Se la dovrebbe prendere con Crocetta che ha cambiato le regole in corsa credendo che gli elettori pro-comitato fossero più flessibili….
INSOMMA MESSINA SI STA ITALIANIZZANDO ANCHE TROPPO: se le regole non bastano a dare ragione al “comitato”, bisogna cambiare le regole. Il nuovo PD-L lo sta già attuando su scala nazionale. Lì si evita l’ineleggibilità, qui si salva l’eleggibilità. Tutto qua la differenza.
CALABRO’ HA UNA UNICA POSSIBILITA’ DI DIMOSTRARE CHE LUI E’ PULITO E NON L’AVREBBE MAI FATTO: RINUNCIARE ORA PUBBLICAMENTE ALLA SUA CANDIDATURA A SINDACO. DIRE: IO COMUNQUE VADA NON SONO PIU’ DISPONIBILE.
ALTRIMENTI CONFERMEREBBE CIO’ CHE IN CITTA’ SI DICE DI LUI.
Che ipocrisia non sapeva niente….ecco che viene fuori lo spessore dell’uomo cge tutti gli amici decantavano….il partiyo fa una vosa e lui non sapeva…Non si scordi che i suoi 43mila voti sono voti strutturati. ..come ha detto Genovese, mentre i50 mila di Accorinti sono voti liberi, se non sa cosa significa vada da Genovese a farlo spiegare…..Quante braccia ci sono rubate ai banchi dei macellai….e non censurate sempre. ..
Posso darle un consiglio, rifletta prima di scrivere…Non sono trascorsi neppure 30 giorni dall’elezione di Accorinti, e lei sostiene che “le decisioni sono prese da altri”. Ma di cosa parliamo? di quali decisioni? Perfavore mi elenchi le decisioni prese dal 26 giugno ad oggi da parte del sindaco su ipotetico suggerimento altrui. Pensate prima di scrivere, così eviterete di generare tra i lettori il sospetto che dalle segreterie vi suggeriscano cosa dire.
e tu hai solo raggia
la parola di un Uomo dovrebbe valere più delle fregnacce che scrive lei
il grande Uomo Calabrò avrebbe dovuto fare ricorso subito, ora si rimangia la sua parola, perchè è sotto gli occhi di tutti che i ricorrenti sono persone a lui conosciute, eccome!
Questa è la dignità della “persona per bene”.
La sua parola vale zero.
L’ipocrisia trasuda, i veri Uomini hanno una sola parola, xxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxx evidentemente è qualcos’altro, come tutti sapevano.
Ah, non importa? Perchè non l’hanno fatto subito questi araldi della democrazia?
Bravo.Finalmente un pò di chiarezza. Grazie per il tuo intervento, sono stanco e nauseato di continuare a leggere tanti messaggi in difesa dei padroni. Ma la cosa che proprio non sopporto e il livello mediocre di tale propaganda, da scolaretti di terza media! e forse neppure quella…
non credo che ancora si sia mosso NULLA circa la città, ponte o no ponte.Diamo tempo al tempo, ma questo è un concetto a due facce, perchè se è giusto che la giunta lavori in pace, è altrettanto giusto non cantare vittoria prima del tempo e parlare di libertà , catene ecc.L’esempio dell’ing. Manna parla chiaro e parleranno i fatti nei prossimi mesi
Pagliacci!!!
Ho capito bene.. il candidato sconfitto sul filo di lana ha chiesto la registrazione del foto-finish!!!!
Ma scusate non erano quelli che hanno detto “che per il bene e l’amore verso la città ” non avrebbero presentato il ricorso??!!
Secondo me stanno “Rosicando” ed anche tanto….
Non scordiamo che si deve cementificare anche la zona falcata. …allora perché peppino ha demolito le baracche? per il panorama????non serve un sindaco onesto serve xxxxxxxxxxxxxxxx per 5000 euro al mese.
….e la casta rivuole le poltrone….. il cambiamento fa paura,porterebbe liberazione da inciuci di Palazzo e dignita” ad una citta’ ormai impazzita!!lasciate lavorare le persone oneste,collaborate,invece di ostacolarle per riprendervi privilegi e potere a scapito dei cittadini ormai”imbambolati” e dimenticati!!!!!
Il buon Calabrò non dica baggianate. Perchè o è un “++++++” in mano al partito e allora è vero che non sapeva niente, oppure sapeva, ovviamente. In entrambi i casi l’ideale di “uomo solo che governa Messina” è crollato da tempo.
E io ribadisco che secondo me lui non voleva davvero fare ricorso, ma altri lo hanno scavalcato.
Adesso, forse, è meglio tacere.
DANDO IL BENEFICIO DEL DUBBIO al sig. Calabrò (e lui come avvocato sa cosa voglia dire) gli porgo le mie scuse visto che al tg locale delle 14 ho sentito cose raccapriccianti da chi ha fatto il ricorso…
Chi è Ntoni u babbu? Non conosco? Forse una persona con problemi che viene presa di mira da gente stupida?
E allora sarà guerra civile
Analisi da perfetto xxxxxxx.
Perché hai paura della ricerca della verità? Ti spaventa tanto???
La città il 23 e 24 Giugno ha fatto la sua scelta democratica: Accorinti Sindaco.
Al ballottaggio si andò con la promessa fatta dallo sfidante Calabrò, che avrebbe accettato qualsiasi esito e che per il bene di questa città, non avrebbe presentato ricorso alcuno.
La verità e che, sicuro di stravincere, si voleva etichettare agli occhi dei cittadini,come persona leale, capace di accettare sportivamente l’eventuale possibilità di sconfitta. Purtroppo per lui, i pronostici che lo vedevano vincitore con largo margine, sono stati sovvertiti nelle urne.
A questo punto si è trovato ad un bizio: mantenere la parola o azionare una qualche escamotage che lo tirasse dentro senza un suo diretto intervento, così da ritrovarsi, suo malgrado, “trascinato” nella vicenda.
Ora,se le mie sono mere congetture – in caso di malaugurato accoglimento del ricorso presentato dal “fluttuante” personaggio suo amico di cordata – potrebbe rinunciare e rimettersi in corsa. Sarebbe, questo sì, un segnale di apprezzamento che andrebbe a sgomberare la mente dei “malpensanti” e un forte e chiaro segnale di rispetto verso la città. Quella città verso la quale -in tempi sospetti – ha dichiarato di volere , in primis(?), il bene!
ma che bello è sapere quanto è importante l’amicizia per il censore di tempostretto…
Ma lo sappiamo Felice che tu non ne sai niente, non sapevi neanche di essere candidato fino a quando il padre di milhouse non te l’ha comunicato.
Ma manco per sogno! Calabrò non è e non può essere arbitro del proprio destino. Nel momento in cui si è candidato, ha messo il suo impegno nelle mani di chi lo ha votato e sostenuto! Per quale motivo dovrebbe vanificare il mio voto, qualora risultasse vincitore? Ormai, indipendentemente dalla sua volontà, DEVE tutelare le migliaia di persone che hanno riposto in lui la fiducia. Non è più una sua scelta personale, accettare o meno. Se rifiutasse tradirebbe tutti coloro che lo hanno scelto a discapito di altri candidati.
Ma quale commissario??? Chi ha mai parlato di commissario? Legga e si informi prima di scrivere sciocchezze!
Certo l’hanno fatto a sua INSAPUTA
A proposito di tempo al tempo: ritornatene a Sant’Elena
Brrrr. che paura!
Non lo conosco personalmente, ma lo identifico in te.
La ricerca della verità la conduce legittimamente chi indaga sui Corsi di Formazione Regionali….aventi come unico scopo quello di generare consenso; attraverso il quale si tenta d’imporre sindaco un felice candidato qualsiasi. Se non ti fà paura questo: o fai parte del sistema o non vivi a Messina.
ti assicuro che saremo tantissimi, ma non per una guerra, mai più guerre !… ma solo battaglie civili per salvare la nostra città, massacrata, derubata e violentata per anni, dai soliti personaggi mediocri ed ignoranti.
…La verita la sappiamo tutti, chi ha votato soprattutto al primo turno Calabrò era mooolto pilotato, se dovesse finire male io ovviamente non riconoscerò mai quest’individuo come sindaco della mia città…
Io penso che questo ricorso si doveva presentare entro le 48 ore dopo il 9 e 10 giugno. Adesso comporterà un probabile commissario. Messina e i Messinesi hanno bisogno di un comune forte per riportare la città a livelli alti.
LA STORIA RIMANE….
Caro Felice a quanto pare la parola data e’ venuta meno ( non ci crede nessuno al gesto autonomo del ginecologo Cocivera…). Il diritto lo consente: e’ vero. Non discuto su questo. Ma rimane un dato che anche i tuoi sostenitori commentatori ( scomparsi ed oggi redivivi su TempoStretto) devono ammettere. Nella battaglia uno contro uno del ballottaggio senza partiti e partitini, nello scontro puro tra due soli uomini dove la città tutta senza destra centro e sinistra doveva decidere tra uno o l’altro sei stato messo al tappeto dal professore in bicicletta. Hai perso comunque….anche se il TAR ti rimette in sella ( ma ne dubito) saresti un sindaco a metà…la sconfitta del ballottaggio peserà su di te sempre….
Tutta questa verità di cui parlate perchè non la richiedete per capire chi e come ha portato allo sfascio questa città? Già…li non interessa…o meglio…non deve uscire fuori altrimenti il 90% dei “politicanti” messinese dovrebbe lottare per trovare il posto migliore dentro le sovraffolate carceri!!!
Quest’uomo mi era stato descitto come un persona per bene , ma la domanda che mi sono subito posto è che ci fa una persona veramente per bene stare con una accozzaglia di politici che hanno responsabiltà enormi nella distruzione di questa città?!! Le sue parole di giustifica al ricorso sono a dir poco ridicole e di circostanza.Un uomo vero ed onesto avrebbe riconosciuto la vittoria e avrebbe dichiarato la sua non disposizione a fare il sindaco grazie a sentenze del TAR. In ogno caso nel confronto diretto con Accorinti è stato sonoramente sconfitto il resto sono chiacchiere e nel profondo del suo cuore lui lo sa… Non sarà mai il mio sindaco, nemmeno in una seconda eventuale competizione!!
Faccio mia una risposta di Aurelio Sterrantino (Facebook)
ad una “simpatizante” dell’avv. Calabro che ne propugna la “signorilità” non avendo fatto il ricorso sin dal 1° turno.
“Gentile Signora…., Rispetto il suo pensiero ma non sono assolutamente d’accordo con lei in linea di principio. Per questo mi permetta di avvalermi di una frase di un mio eroe da sempre: “Credo che ognuno di noi debba essere giudicato per ciò che ha fatto. Contano le azioni non le parole. Se dovessimo dar credito ai discorsi saremmo tutti bravi e irreprensibili. (G. Falcone) . IO NON CREDO ALLA SIGNORILITA’ DELL’AVV. CALABRO’ FELICE. Le spiego anche perché. Al primo turno non ha fatto ricorso (e con stile di “facciata” disse che non avrebbe fatto ricorso né subito né dopo) sol perché la “sua macchina da guerra” – pensava- avrebbe annientato “l’armata Brancaleone” perchè non avrebbe mai potuto competere “a mani nude” con la corazzata allestita da otto liste con il supporto logistico, economico e finanziario di un nutrito gruppo di potere che “ben vedeva la candidatura” dell’avvocato Calabrò. Se “i fatti” devono parlare al posto delle “chiacchiere” e se l’avvocato Calabrò fosse (e lo è tuttora) convinto di ciò che disse può dimostrarlo oggi non avendolo fatto prima. Come? Dichiarando in una conferenza stampa indetta subito, che non è più interessato alla “poltrona da sindaco” e pertanto i ricorsi (sempre che diano ragione a lui) sortirebbero solo l’effetto di un commissariamento, in attesa di nuove elezioni. LE SEMBRA FANTAPOLITICA? No. É solo questione “di signorilità, di stile e soprattutto di onesta intellettuale”. Non ho mai capito le affermazioni dell’avvocato Calabrò secondo cui ogni volta in tv diceva: “Sono giovane e mi sto mettendo in discussione e sto mettendo in gioco il mio futuro”. Mi chiedo… ma la politica non dovrebbe essere al servizio della collettività e pertanto si pensa al bene comune e non al proprio?”
Non avrei potuto esprimere meglio e più compiutamente il mio pensiero.
A’ Calabrò, se non ti dissoci subito da questo ricorso perdi quel poco di consenso che ti ha lasciato l’ascesa del GRANDE RENATO
Io sono una di quei 43mila elettori che ha votato il sig. Felice Calabrò. Mi è dispiaciuto che non sia stato eletto perchè avevo posto la mia fiducia nelle sue capacità; avevo, inoltre, salutato con favore la sua affermazione che non avrebbe presentato ricorso “per il bene della città”… E ora? Non è più importante il bene della città?! E’ davvero fondamentale conoscere la verità?! Non ho mai visto tanti paladini della verità come in questi giorni a Messina!
E’ evidente che la mia fiducia in Calabrò era mal riposta. Ne prendo atto e ne traggo insegnamento per il futuro.
Condivido pienamente!
Ben venga la verità, SEMPRE!!!!
Che si faccia chiarezza anche sui corsi di formazione e che si puniscano i colpevoli se ci sono. Ma questo con Calabrò non centra proprio niente. Se queste sono le motivazioni, caro amico, sei proprio a corto di argomenti!
E’STORIA ORMAI !!!!
Caro Felice a quanto pare la parola data e’ venuta meno ( non ci crede nessuno al gesto autonomo del ginecologo Cocivera…). Il diritto lo consente: e’ vero. Non discuto su questo. Ma rimane un dato che anche i tuoi sostenitori commentatori ( scomparsi ed oggi redivivi su TempoStretto) devono ammettere. Nella battaglia uno contro uno del ballottaggio senza partiti e partitini, nello scontro puro tra due soli uomini dove la città tutta senza destra centro e sinistra doveva decidere tra uno o l’altro sei stato messo al tappeto dal professore in bicicletta. Hai perso comunque….anche se il TAR ti rimette in sella ( ma ne dubito) saresti un sindaco a metà…la sconfitta del ballottaggio peserà su di te sempre….
é lo stesso Calabrò che parla di commissariamento prima del ballottaggio ed è un’ultimissima precisazione dei giornali quella che non vi sarà commissariamento. E di fatto la sostanza del mio commento rimane alterata. Sarebbe stato meglio se avesse risposto a questa.
DAL FOOTING..
della campagna elettorale alla bicicletta (come Accorinti) sui verdi ed ecologici Colli trattasi di emulazione?
Secondo me dietro tutto c’e’ mister xxxxxxx che ha mal digerito la proposta di accorinti di creare una compagnia comunale di attraversamento dello stretto.
E’ vero. Mi fa piacere che lo ammetta. La sostanza del suo commento é completamente “alterata”
5000 al mese sono piu’ immpotanti di sti tempi
Quindi Accorinti avrebbe cambiato i voti a favore di Calabrò? Visto che le schede le custodisce Accorinti…
Lei si attacca ai cavilli come le zecche ai cani. Ma di sostanza ne mette poca.
La democrazia la tirate a vostro solo uso e consumo. Quando non riuscite e cercate di “ribaltare” parlate di democrazia.
Purtroppo non avete vergogna e continuate sempre nei vostri “giochi” che nulla hanno di democratico, se non la salvezza delle vostre poltrone e quindi la conservazione del “potere”.