Si sono conclusi stamane gli interventi di abbattimento della struttura che ostruiva la vista del mare. Di fronte verrà montata l’arena per gli spettacoli estivi con vista sullo Stretto. Operai al lavoro anche per la pulizia e la scerbatura e per piccoli interventi di riparazione del portale
E’ come respirare, prendere aria nuova, rivedere il mare per anni coperto da un insulso fabbricato che poteva essere costruito in qualunque altro posto, ma non lì. Lì davanti allo Stretto, davanti al mare di Messina per troppo tempo considerato un nemico che divide piuttosto che un amico da abbracciare.
Demolizioni di questo tipo andrebbero realizzate in gran parte dei 55 chilometri di costa cittadina. Un patrimonio così vasto che nessun’altra città in Italia può vantare. Un patrimonio non sfruttato o, troppo spesso, sfruttato a vantaggio di pochissimi ed a discapito della collettività.
L’opera di abbattimento dell’ex parco gastronomico era iniziata la scorsa settimana e si è conclusa stamane. Vanno ancora rimossi i detriti, poi, nei prossimi giorni, verrà creata l’arena in cui si svolgeranno gli spettacoli estivi organizzati dalla Sud Dimensione Servizi (vedi correlato http://www.tempostretto.it/news/cambio-rotta-estate-messinese-apre-nuovo-corso-area-fieristica.html).
“E’ un altro tassello – afferma il presidente dell’Autorità Portuale, Antonino De Simone – che si aggiunge all’opera di bonifica in corso di realizzazione già da alcuni mesi. Adesso potremo goderci la stagione estiva con lo sfondo dello Stretto. In quest’ottica siamo ancora al lavoro per ripulire tutto il quartiere fieristico e stiamo facendo anche dei piccoli interventi per mettere in sicurezza il portale”.
Il “recupero” vero e proprio del portale sarà appaltato entro la fine dell’anno e l’idea è anche quella di trasferire gli uffici dell’Autorità Portuale all’interno dell’area fieristica. “Lo scorso anno, quando sono arrivato – racconta De Simone -, la mia prima uscita è stata in Fiera alla festa della Cgil. In quell’occasione, mi sono innamorato subito del luogo, anche se Messina può vantarne molti altri di belli. Nella nostra attuale sede, abbiamo un solo piano di proprietà, mentre per l’altro paghiamo l’affitto. L’obiettivo è allora quello di trasferirci, evitando di pagare ancora l’affitto e sfruttando gli uffici dell’ex Ente Fiera. A proposito, abbiamo eliminato i tornelli non funzionanti all’ingresso. Prima di togliere anche quelli funzionanti, vorrei parlare col commissario liquidatore dell’Ente ma non si è ancora insediato”.
L’opera di restyling, per il momento, si ferma qui. Adesso, spazio alla stagione di eventi estivi, un modo nuovo per far rivivere l’area dopo le ultime fallimentari edizioni dell’ormai ex Fiera Campionaria. I progetti, però, quelli non si fermano: “Stiamo stilando un cronoprogramma – spiega ancora il presidente dell’Authority – per eliminare tutti quei manufatti che, secondo un quadro stilato dalla Soprintendenza, non hanno alcun valore architettonico. Spero che il Comune ci dia l’opportunità di spostare le carrozze in un sito idoneo, nel quale si potrebbe anche realizzare un’esposizione permanente”.
Con il Comune, poi, il dialogo riprenderà a settembre. “Valuteremo insieme cosa fare del quartiere fieristico – chiosa De Simone -. Siamo aperti a tutte le possibilità, anche ad una consegna al Comune, se si realizza un progetto valido. Su quest’ipotesi, però, sono sinceramente scettico. La mia idea resta sempre quella di fare un bando internazionale per affidarla a un privato, ferma restando la destinazione all’uso pubblico. Quali investimenti potrebbe fare un ente pubblico? Ribadisco, comunque, che valuteremo tutte le ipotesi. Spero che, al tavolo con il Comune, parteciperà anche la Regione”.
Un occhio, inoltre, alle altre attività in corso, di competenza dell’Autorità Portuale. “Stiamo lavorando nella zona falcata – conclude il presidente dell’Authority – per realizzare un nuovo asfalto, nuovi marciapiedi, illuminazione e aree a verde. Andiamo avanti anche sul fronte del Piano regolatore Portuale, nonostante i silenzi della Regione sulla vicenda relativa all’Ente Porto. Pochi giorni fa, infine, abbiamo definito il passaggio di consegne del terminal crocieristico alla Msc”.
(Marco Ipsale)
questo significa”FARE”,E AVERE PERSONE CAPACI, non quella pletora di pseudo politici incapaci, ladri e presuntuosi.FORSE è L’INIZIO CHE CE NE SIAMO LIBERATI altro che ricorsi andate a lavorare se ne siete capaci
Ben detto….. aspettiamo ancora l’ incompiuta a Maregrosso,dopo un inizio “spettacolare” del ns ex{per fortuna} ex sindaco!!!!
Carissimo comandante DE SIMONE, complimenti per la promessa mantenuta, ma in attesa di poter vedere i disegni del progetto definitivo di questo spazio nel cuore della città, immerso nelle acque limpide e blu dello Stretto di Messina, progetto spero innovativo, tanto da richiamare visitatori dalla Sicilia e da tutta Europa, abbiamo la necessità di pensare in grande il futuro di quell’area, in questo frattempo, caro DE SIMONE, abbatta quella catena di alberi tra i massi e a ridosso della ringhiera, impediscono la visuale e sono inutili per proteggere dal sole. Anche la geometria della ringhiera è un’ostacolo alla vista spettacolare del livello del mare, specialmente per i bambini e le persone meno alte di statura, i progettisti dovrebbero inventarsi una ringhiera trasparente o altro sistema di protezione. L’area dell’ex fiera, cui dovremmo dare un nome che richiami la grande Urbs Messana, sarà il banco di prova delle capacità politiche, amministrative e progettuali dei messinesi, ci giochiamo una reputazione secolare perduta, tutta da riconquistare. Ricordiamoci sempre che Messina ebbe una delle più splendide cinte murarie sul fronte del porto, trasformata poi nella magnifica PALAZZATA, meraviglia architettonica per i nostri visitatori in avvicinamento con i loro velieri.
invece di insulsi fabbricati costruiti prima del mare, la zona tirrenica ne è piena. ma li vi siete presi i soldi delle sanatorie poi se le sono comprate tante belle persone più o meno importanti e li è tutto ok. lo stato ha incassato e quindi si è messo la lingua nel…. le solite minchiate italiane, siciliane, messinesi, ecc….