Il consigliere del III quartiere lamenta il fatto che la chiusura del Centro Servizi di viale S. Martino arreca parecchi disagi alla zona di Provinciale nonché ai Villaggi Aldisio e Gazzi. Il provvedimento dimostrerebbe - a dire di Barresi - una scarsa volontà, da parte dell'amministrazione di Palazzo Zanca, di coinvolgere le gerarchie più basse nell'emanazione di alcuni provvedimenti decisivi
Non è stato gradito il provvedimento di chiusura agostana del Centro Servizi della III circoscrizione. La decisione ha incontrato la dura riprovazione dei rappresentanti del terzo Quartiere e in particolare del consigliere Mario Barresi che non ha esitato a esprimere il proprio dissenso nei confronti di una disposizione che – a suo dire – sembra essere stata presa, peraltro, senza alcun coinvolgimento delle istituzioni circoscrizionali.
A farne le spese, in primis, gli anziani, che costituiscono larga fetta del corposo bacino di utenza, fatto anche di extracomunitari, che verrà inevitabilmente dirottato verso la ben più lontana sede di Camaro. Un disagio più che pesante per la zona di Provinciale, da Valle degli Angeli a Maregrosso, fino al Rione Ferrovieri. Una menomazione del servizio che, per quanto temporanea – è prevista infatti per il solo mese di agosto – va a ripercuotersi anche sui Villaggi Aldisio e Gazzi e peggiora indubbiamente la già precaria situazione determinata dalla precedente risoluzione di rimodulare gli orari di apertura al pubblico riducendoli sensibilmente in vista della stagione estiva.
Una scelta logistica, quella della neonata gestione Accorinti, che tocca da vicino la zona sud di Messina, anche per via delle modalità di assunzione che sembrano aver del tutto bypassato le consultazioni con le istituzioni gerarchiche poste alla base della città stessa e che – nel caso in questione – rappresentano almeno 30mila cittadini.
A dire di Barresi, il provvedimento che sancisce la chiusura del Centro Servizi, sarebbe l’ennesima attestazione di un potere centrale accentratore, poco propenso a tener conto del parere delle gestioni locali.
Un bilancio, quello dei primi 40 giorni della gestione Accorinti, che – secondo il consigliere circoscrizionale – si distingue per scarsa attenzione alla cittadinanza stessa, tradendo così i principi ispiratori di un movimento-fenomeno che avrebbe fatto nel suo motto “Cambiamo Messina dal basso” il cavallo di punta della propria battaglia.
Lo stesso sopralluogo e la successiva bonifica del rione Cannamele, in vista dell’organizzazione della tradizionale festa di Mata e Grifone, sarebbero avvenuti – denuncia Barresi – all’insaputa del Consiglio della III Circoscrizione, non coinvolto nemmeno nella decisione di effettuare ulteriori ispezioni presso il centro sociale di Bisconte.
La chiusura del Centro Servizi di viale S. Martino presta, quindi, il fianco anche ad una più generale recriminazione che va a colpire il metodo amministrativo stesso di Palazzo Zanca, attraverso un novero di pecche logistiche e una richiesta che unisce alla preghiera di revoca dell’infausto provvedimento contestato, anche l’auspicio di un radicale mutamento di indirizzo nelle politiche di gestione del Comune medesimo. (Sara Faraci)
Sara, ma ti sei messa a far politica???