Ultime verifiche, poi la gara nei primi mesi del prossimo anno. Uno spazio da salvare per farne una piazza sul mare nella macro area Boccetta - Annunziata
Dal 1968 al 2020 intere generazioni di bambini messinesi hanno giocato al baby park. La chiusura, quindi, è un colpo al cuore ai ricordi di tanti. Il baby park potrebbe anche rinascere rinnovato, visto che c’è una richiesta di concessione per una nuova attività.
Ma non bisogna dimenticare che quella zona è parte della macro area Boccetta – Annunziata, lì dove dovrà nascere il nuovo lungomare di Messina, soprattutto quando la rada San Francesco sarà liberata dal traffico navale. A maggio 2022, nei programmi dell’Autorità Portuale, sarà pubblicato il concorso di progettazione.
Se, dunque, rinascerà un baby park ben venga. Viceversa Messina farebbe anche bene a staccarsi dal passato e ad avere una visione futura diversa, a partire dalla ripresa del suo rapporto col mare. L’area del baby park è un corridoio verso il mare, quel mare negato alla vista anche lì. Ecco perché anche quell’area può diventare un nuovo affaccio a mare.
Tra l’altro, proprio dietro il baby park, l’erosione costiera avanza e la parte che è adibita a parcheggio è crollata sempre più. Davanti al mare vanno realizzate piazze e passeggiate, non parcheggi. Al momento, però, l’urgenza è quella di salvare gli spazi, prima che non restino neanche quelli.
L’Autorità Portuale ci ha già pensato da tempo, addirittura cinque anni fa, affidando un progetto di messa in sicurezza da 1 milione e 800mila euro al raggruppamento di imprese formato da Dinamica di Messina e Hydrosoil di Padova.
Gli intoppi non sono mancati: a partire dalla consegna del progetto definitivo, nell’ottobre 2018, fino ad oggi. “E’ una zona che lambisce un’area naturale protetta – spiega il responsabile unico del procedimento, l’ing. Massimiliano Maccarone -, così abbiamo dovuto attendere a lungo le autorizzazioni ambientali regionali. L’ultimo parere è arrivato di recente, ora stiamo facendo le verifiche e finalmente il progetto potrà andare in gara nei primi mesi del 2022”.
Cosa prevede? “Anzitutto la protezione del promontorio, per non farlo crollare. Poi un nuovo marciapiede con lampioni e qualche panchina. E’ insomma una manutenzione straordinaria, utile anche per sostituire arredi e recinzioni vecchissime. Un primo intervento necessario in attesa del concorso di progettazione Boccetta – Annunziata, che dovrà ridisegnare l’intera zona” – conclude Maccarone.
Guardare al mare, senza ostruirne la vista
Si tratta di recuperare una piazza sul mare che, nei programmi, dovrà essere un pezzo di un nuovo lungomare e potrà restare solo in parte un parcheggio. La costa da Boccetta ad Annunziata dovrà avere un altro volto, quello di una Messina che guarda al mare invece di voltargli le spalle e ostruirne la vista.
anni 60, ero bambino, ricordo bene il continuo via vai di camion che sversavano a mare il materiale di sbancamento della panoramica e della distruzione delle colline per farne condomini, alterando pesantemente la linea di costa. Oltre al terreno e al pietrame, venivano sversate le più varie schifezze, tanto che i vecchi messinesi cominciarono a chiamarlo, quel fangoso promontorio, “capu mmunnizza”. Se adesso il mare lo corrode, nessuna meraviglia, ammetto però che la sistemazione a giardino ha salvato molto le apparenze, prima era un sito squallidissimo, e che il compattamento è stato efficace visto che dopo oltre 50 anni il promontorio ancora regge.
secondo me si dovrebbe sbancare e creare una insenatura per un porto turistico dove poter ormeggiare imbarcazioni anche mediograndi
non è possibile che una città come la nostra che si sviluppa in lunghezza lungo la costa non abbia un porticciolo degno di questo nome
sono anni che se ne parla ma ad oggi niente di niente