A 26 anni abilitata al Tfa in Storia dell'Arte. E' la più giovane d'Italia

A 26 anni abilitata al Tfa in Storia dell’Arte. E’ la più giovane d’Italia

A 26 anni abilitata al Tfa in Storia dell’Arte. E’ la più giovane d’Italia

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martedì 27 Agosto 2013 - 09:47

Martina Caragliano è l’unica ad aver ottenuto l’abilitazione all'insegnamento nella classe A061. Una carriera che parte da un Corso di Laurea frequentato presso l’Università di Messina, poi la specialistica a Firenze ed il ritorno all'ateneo peloritano

La più giovane abilitata al T.F.A. in “Storia dell’Arte” è Martina Caragliano, 26 anni, che ha ottenuto il titolo presso l’Università di Messina. Dopo aver conseguito la laurea triennale in “Operatore dei Beni Culturali” (indirizzo storico-artistico) presso l’ex Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Ateneo peloritano e la magistrale in “Storia dell’Arte” presso l’Università degli Studi di Firenze, la giovane dottoressa è tornata nella sua città ed è l’unica ad aver ottenuto l’abilitazione nella classe A061.

Una carriera che parte da un Corso di Laurea frequentato presso l’Università di Messina. «Nel mio percorso alla triennale mi sono trovata molto bene – racconta la giovane dottoressa –. Il corso in “Operatore dei Beni Culturali” era a numero chiuso, quindi noi studenti siamo stati molto seguiti dai docenti, tutti molto preparati. Quello scelto da me è sicuramente un campo molto difficile, ma i professori, all’Università di Messina, sono tutti molto bravi. Poi sono andata a Firenze e i docenti dell’Ateneo peloritano hanno continuato a seguirmi. Lì ho conseguito la laurea magistrale in “Storia dell’Arte”, dopodiché ho fatto uno stage a Roma, presso il Ministero degli Affari Esteri».

Quindi, la decisione di tornare a Messina: «Il TFA c’era in tutte le università, ma ho pensato che, se potevo tornare per un periodo nella mia città e provare a conseguire l’abilitazione a Messina, sarebbe stato giusto farlo qui».

Chiaramente, il periodo non è facile, ma la dott.ssa Caragliano non si lascia scoraggiare: «Il titolo, in effetti, non può essere sfruttato prima del 2014, quando si apriranno le graduatorie. Nel frattempo, però, proverò altri concorsi. E poi ammetto di ritenermi fortunata, perché a 26 anni, così giovane, ho già ottenuto l’abilitazione».

Cosa dire allora ai ragazzi che vogliano intraprendere oggi un percorso universitario? «I tempi sono difficili, ma con la passione, l’impegno e la determinazione i risultati arriveranno. D’altra parte io stessa ne sono la dimostrazione, visto che già a quest’età un po’ di soddisfazioni le ho avute. Il merito dev’essere premiato e bisogna sempre coltivare la propria strada».

8 commenti

  1. Congratulazioni vivissime!!

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  2. SaltaLaMacchia 27 Agosto 2013 13:06

    Mi scifiai mi vi leggiu!

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  3. Eravamo colleghi all’università di Messina, in due curricula diversi, ma ricordo che era molto brava….

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  4. si ma..dimentichiamo un principio fondamentale..che il mondo non è, non deve e non può essere fatto solo dai più bravi e per i più bravi.
    Per sopravvivere è pazzesco pensare che o sei un mezzo genio o muori !!!!!!!!

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  5. io mi sono abilitato in lettere nel 2001 a soli 25 anni… ma allora non c’era tutto questo clamore, nemmeno un trafiletto mi hanno dedicato… se vi può consolare sono ancora precario….

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  6. MESSINA centro dell’universo

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  7. Lasciando stare i “bouquet” redazionali… che cos’è realmente il Tirocinio Formativo Attivo?
    Cos’è la classe A061?
    Vorrei poter gioire della cosa se qualcuno mi spiegasse di che si tratta.
    E poi per la regola “messina: scirocco, pescestocco e malanova” (perché vedo che l’invidia è al primo posto tra i sentimenti comuni messinesi) bisogna ricordare che “l’abilitazione a guidare una macchina non implica che si possegga realmente una macchina”.
    La legge della malalingua suggerisce anche che in una classe di asini un mulo si vede, questa è detta anche “regola di Mariastella Gelmini”.
    Fa un po’ senso che nel mondo di oggi una 26enne si consideri ancora “molto giovane”, e si consideri “arrivata”.
    Cme dire “la meritocrazia dei nostri tempi produce gente molto triste”. E sto parlando di “meritocrazia dei nostri tempi” che è cosa ben diversa dal valore di una persona.

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  8. giancarlobrocca 4 Ottobre 2013 19:04

    Scusate, io ho 25 anni e ho conseguito l’abilitazione in storia dell’arte (A061) presso l’univeristà della tuscia…. reclamo anche io il mio piccolo primato 🙂

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