Secondo il rappresentante del comitato, Saro Visicaro, l’amministrazione comunale deve immediatamente revocare il protocollo stilato con le società di traghettamento. Richiesto un ruolo incisivo, nell’ambito del Comitato portuale, a difesa dei diritti dei cittadini
Il comitato “La Nostra Città” e le petizioni popolari. La battaglia più conosciuta è quella per la chiusura della rada San Francesco, ma il comitato ne ha avviata un’altra per recuperare i soldi dell’ecopass.
“Nel dicembre 2012 – spiega il rappresentante del comitato, Saro Visicaro -, avevamo chiesto provvedimenti urgenti al commissario Croce e al prefetto Trotta, ma le richieste caddero nel vuoto. Ora apprendiamo con soddisfazione che qualcuno finalmente si occupa della questione ecopass, o almeno ci si interroga sulla vicenda”.
Il riferimento è all’interrogazione presentata dal consigliere comunale Luigi Sturniolo. “E’ indispensabile – prosegue Visicaro – sollecitare l'amministrazione a revocare con immediatezza, in autotutela, quel protocollo stilato con le società di traghettamento e riguardante il ticket di attraversamento per i non residenti. Sarebbe stato necessario, infatti, fare un bando pubblico nell'eventualità si fosse voluto appaltare a terzi tale remunerativo servizio oppure, meglio, si sarebbe potuto affidare direttamente all'Atm l'incasso delle somme e la gestione delle biglietterie ecopass”.
L’amministrazione comunale ha proposto l’istituzione di un ufficio speciale per dirimere la questione, ma secondo il comitato “La Nostra Città”, sarebbe invece necessaria “una chiara e trasparente strategia che riguardi i collegamenti nello Stretto e, di conseguenza, un ruolo incisivo, nell'ambito del Comitato Portuale, dove il Comune di Messina dovrebbe tutelare adeguatamente i diritti dei cittadini e non soltanto quelli, pur legittimi, delle imprese di navigazione”.
e chi ci assicura che non spariscano i soldi una volta nelle mani dell’ATM??
Siamo ancora alle chiacchiere, in campagna elettorale si parlava di ecopas, qualcuno diceva di voler fare immediatamente chiarezza, qualche altro affermava che avrebbe alzato le barricate affinché fosse immediatamente consegnato il malloppo, purtroppo ne gli uni, ne gli altri hanno fatto nulla ad oggi, passati molti giorni senza nessun atto risolutorio.
Insomma cambiano le mode ma il mal costume resta identico…..
ma ci sono impedimenti di legge che proibiscono di mettere caselli come quelli autostradali muniti di telecamere di controllo?
certo,perchè i caselli significhirebbero il rispetto delle regole e il controllo, termini a Messina ormai fuoriluogo
No all’ATM niente gestione fondi, praticamente la sua struttura gestionale e’ identica al periodo buzzanca e company, quindi soldi non ne sanno usare.
Certo immaginate una società che gestisce i fondi ecopass e scoprisse che i numeri fossero diversi da quelli sin qui dichiarati, be’ non facciamo i soliti giudici di tutto, pensiamo alla questione attuale, fondi ecopass immediatamente in mano al comune, senza se è senza ma, di seguito il comune dia atto ad una nuova gara per l’affidamento del servizio, nuove regole e gestione dei proventi diretta dal comune, il comune riceve ed il comune distribuisce.
Considerate le problematiche con l’ATM e la gestione degli ultimi decenni non mi pare una buona idea. Vedere anche gestione Cavallotti.