Messina. Mega: “Così immagino il nuovo fronte mare Boccetta - Annunziata”

Messina. Mega: “Così immagino il nuovo fronte mare Boccetta – Annunziata”

Marco Ipsale

Messina. Mega: “Così immagino il nuovo fronte mare Boccetta – Annunziata”

giovedì 06 Gennaio 2022 - 07:06

Un parco pubblico, una spiaggia davanti al Ringo e alla passeggiata a mare. No al Marina del Nettuno, sì a un porticciolo alla rada San Francesco

“Un unico grande parco lineare con tanto verde e spazi liberi scoperti per attività ricreative, culturali e ludiche”. Il presidente dell’Autorità di Sistema Portuale dello Stretto di Messina, Mario Mega, immagina così il nuovo fronte mare Boccetta – Annunziata.

Il prossimo 17 gennaio verrà presentato il sito web promozionale e il percorso di confronto pubblico con la programmazione degli incontri, durante i quali anche i cittadini potranno avanzare la propria idea.

Intanto, però, abbiamo chiesto quella del presidente Mega. “Eliminerei la maggior parte degli edifici esistenti – ci dice – puntando sulla realizzazione di un unico edificio di spiccata qualità architettonica che sia riconoscibile dal mare e dalla città ed ospiti poche ma importanti funzioni pubbliche. La ristorazione lungo il parco, dotato di piste ciclabili e senza alcuna area a parcheggio che non sia interrata, la allocherei su piccoli edifici di facile rimozione e basso impatto visivo distribuiti nell’area ed ognuno dotato di ampi spazi esterni. In sintesi, non un luogo di eventi e manifestazioni ma un giardino affacciato sul mare che consenta a giovani e famiglie di trascorrere in tranquillità il tempo libero e nel contempo di collegare il porto agli attrattori culturali quali il Museo Regionale e la futura Cittadella della Cultura. In prospettiva, ma questo sarebbe molto più costoso, sarebbe auspicabile anche l’interramento del lungomare eliminando completamente la circolazione delle auto ed integrando direttamente le costruzioni esistenti con il parco. Sono certo che se tutto questo venisse sviluppato da un archistar avremmo un lungomare da fare invidia alle più famose località turistiche internazionali”.

E sull’idea di realizzare una grande spiaggia? “La condivido – risponde Mega -, magari con un avanzamento della linea di costa per creare una zona filtro rispetto alla viabilità”.

Dove, però, se il piano regolatore portuale prevede un porticciolo? “Penso ad avanzare la linea di costa al Ringo e anche davanti alla passeggiata a mare. Credo che l’attuale porticciolo Marina del Nettuno andrebbe ricollocato, perché si trova all’imboccatura del porto in una posizione poco sicura per la navigazione. Tanto che mi dicono che già nel passato ci sono stati problemi in occasione di una errata manovra di una nave da crociera. Il nuovo e unico porticciolo, invece, credo si potrebbe realizzare nell’area della rada San Francesco ma con caratteristiche diverse dal Marina del Nettuno perché le banchine dovrebbero essere a livello del nuovo lungomare completamente integrato nella sua realizzazione senza recinzioni e volumi edilizi. Non migliaia di posti barca, sia chiaro, perché dovrebbe essere destinato al turismo diportistico di transito e non allo stazionamento delle imbarcazioni”.

La Fiera

In attesa del concorso di progettazione non si può restare con le mani in mano. Soprattutto per l’area della Fiera, che da subito potrebbe diventare un prolungamento della passeggiata a mare, a condizione che finiscano i lavori all’interno.

Peccato che entrambi gli appalti (la ricostruzione dell’edificio ex Teatro in Fiera e la ristrutturazione dei padiglioni storici) siano bloccati da contese giudiziarie.

“Per i padiglioni ormai è incardinato il contenzioso con la ditta appaltatrice – spiega Mega -. Non appena riusciremo a rientrare in possesso del cantiere potremo avviare la redazione del progetto di completamento del recupero dei padiglioni che sono sotto vincolo, da mandare in gara al più presto, a cui, a questo punto, agganciare anche la sistemazione di tutte le aree esterne della ex fiera, comprendendo se possibile anche il recupero dell’ex Irrera a mare (che viceversa potrebbe essere demolito, aprendo la vista sul mare, ndr), lasciando agli esiti del concorso di progettazione gli interventi su tutti gli altri edifici. Quanto all’ex teatro siamo in attesa di conoscere l’esito del ricorso al Tar proposto dalla seconda classificata alla gara, dopo che il Cga ha annullato l’aggiudicazione alla prima bloccando l’esecuzione dei lavori, che è stata esclusa per delle carenze amministrative. Nelle scorse settimane il Tar non ha concesso la sospensiva del nostro provvedimento, confermando al momento l’esclusione, ma attenderemo l’esito della udienza di merito che si terrà ai primi di febbraio primo di procedere con l’eventuale aggiudicazione alla terza in graduatoria”.

Il Ringo

E poi il lungomare del Ringo, che oggi versa in condizioni di degrado tra erbacce, rifiuti e pavimentazione sconnessa. “Siamo in attesa che si completi la procedura amministrativa di affidamento al Comune – conclude Mega -. In ogni caso la concessione terminerà quando si darà attuazione agli interventi che saranno previsti dal concorso di progettazione”.

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10 commenti

  1. Grande Mega, speriamo che si materializzi presto questo bellissimo sogno messinese. Grazie.

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    1. Speriamo… per adottare (tre anni fa) il piano regolatore portuale vigente ci sono voluti venti anni!
      Se ci rimettono mani per stravolgerlo ce ne vorranno altri venti, nel frattempo campeggia munnizza e degrado e non si fa niente, salvo aver trasformato il quartiere fieristico in uno scenario post bellico.
      Ma poi a cosa serve l’annuncio di voler aprire un dibattito pubblico quando ha già deciso tutto in assoluta solitudine secondo la sua visione e le sue idee, da non messinese che tra due anni tornerà da dove è arrivato.
      La città dovrebbe affermare una propria idea, un proprio disegno, non farselo imporre da “stranieri di passaggio”.
      Speriamo.
      Chi di speranza campa…

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      1. So bene di essere uno straniero di passaggio ma mi pagano per amministrare un bene pubblico fornendo idee e strumenti. Quella che ho rappresentato al giornalista è la mia visione ma proprio perché non è detto che sia quella che vogliono i cittadini di Messina ho deciso di avviare questa innovativa e non dovuta forma di ascolto. Quell’area è stata sottratta agli usi urbani per farne altro negli ultimi 50 anni tanto che molti hanno scoperto la bellezza dell’affaccio sullo Stretto quando sono partiti i lavori di demolizione dell’ex teatro. Dello stato delle aree sono il primo che si rammarica ma gli appalti io li ho ereditati e sto cercando di rimetterli sulla dritta via. Ora è il momento che escano fuori le idee e le suggestioni di tutti quelli che hanno a cuore la città ed un suo sviluppo a vantaggio della collettività e non di pochi eletti. Accetto ogni critica ma mi auguro che la stessa energia venga impiegata per fornire idee e proposte.

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  2. Mi sembra abbia le idee confuse. E poi …. le sue gare finiscono tutte in contenzioso, avremmo altri cantieri che durerebbero decenni con l’immagine di una città terremotata (vedi palazzina uffici fiera), altro che riqualificazione.
    Peccato che i nostri due grandi Presidenti siano costretti a lavorare per altre città, e noi ci dobbiamo tenere questo che non va a vedere i filmati, presenti su You Tube, di quello che è successo al Marina del Nettuno e fa una scelta importante, per me giusta, solo su quello che “mi dicono”. Grande dirigente pubblico !!!!

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  3. Mega di nome e mega di fatto.
    C’è un piccolo problema:a Messina storicamente non sappiamo mai passare dalle parole ai fatti,ecco perché ci chiamano “Buddaci”,per cui tutto sto progetto per quanto mi riguarda è e rimarrà una …
    …..Mega…ca..ata!

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  4. Tutto molto bello SIg. Mega il problema è che fin adesso a differenza del suo collega di Palermo lei non ha fatto assolutamente niente …anzi quei pochi lavori iniziati compreso il terminal sono stati bloccati…..un buon presidente li risolve lottando contro la burocrazia non aspettando la manna dal cielo…..la mia speranza per Messina è che mi smentisca e cominci a fare qualcosa

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  5. Lilly ed il vagabondo 6 Gennaio 2022 19:30

    Ricordo un progetto che prevedeva una Torre girevole a piazza Cairoli. Anni 80 Campi da golf dintorni Spartà….. Messina giocava in serie A in uno stadio senza tribuna coperta. Dove c’erano due lidi hanno approntato un attracco che vomita migliaia di macchine e tir nel centro città

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  6. Il presidente ha illustrato il suo sogno alla società di navigazione che effettua quasi in monopolio il trasporto sullo stretto? Strano il suo sogno di creare il porticciolo nella rada San Francesco. Il sogno semmai è eliminarlo.

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  7. Alessio D'Ambra 7 Gennaio 2022 08:09

    Non capisco perché un eventuale porto turistico alla rada di San Francesco dove sono già presenti le aree per le necessarie infrastrutture debba essere destinato solo al transito e non allo stazionamento diventando così reale volano per l’economia di settore.

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  8. Domenico Caccamo 11 Gennaio 2022 18:49

    Certo che non vi smentite mai siete i soliti buddaci.
    L’attivismo del dr. Mega è senza pari.
    Continui ad alimentare il suo attivismo senza pari e con profitto, pensando però che il tempo vola.

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