Nel richiamare alla responsabilità tutti gli attori istituzionali coinvolti, i segretari di Cgil, Fp Cgil ed Flc Cgil, Mastroeni, Fucile e Patti pongono l’accento sulle decisioni sbagliate
MESSINA – La città dello Stretto, la Sicilia e l’Italia stanno piombando dentro la quarta ondata generata dalla variante Omicron del Coronavirus, le contromisure però sono ritenute insufficienti per fronteggiare l’emergenza sanitaria a Messina. I sindacati Cgil, Fp Cgil ed Flc Cgil invitano tutti gli attori istituzionali alla responsabilità: «Necessario un vero coordinamento per dire basta al caos».
Molte le critiche che evidenziano cosa non funziona e cosa andrebbe migliorato come i posti letto siano insufficienti nelle terapie intensive o il tracciamento ormai saltato. Enormi ritardi nell’elaborazione dei tamponi con, in aggiunta, le farmacie e i laboratori di analisi presi d’assalto. “Queste – dicono i segretari Mastroeni, Fucile e Patti – sono solo alcune delle conseguenze cui si sta assistendo, a livello locale, a causa della pessima gestione dell’emergenza sanitaria da parte di tutti gli attori istituzionali coinvolti”.
Per i sindacati Cgil, Fp Cgil ed Flc Cgil è arrivato quindi il momento che la responsabilità istituzionale prevalga su qualsiasi altro aspetto, per evitare che la situazione sanitaria, già sufficientemente grave e complessa, precipiti ulteriormente nelle prossime settimane, quando cioè si attende il picco dei contagi. La Cgil ritiene, infine, alla luce dell’elevato numero di cittadini non vaccinati, che vada sviluppata un’intensa campagna di sensibilizzazione straordinaria tesa a far comprendere ai messinesi l’importanza della vaccinazione.
Emergenza Covid a Messina
Ed è proprio a loro che si rivolgono i segretari generali della Cgil, della Fp Cgil e della Flc Cgil, Giovanni Mastroeni, Francesco Fucile e Pietro Patti, commentando quanto sta accadendo in città: «Ancora una volta a Messina – evidenziano i dirigenti sindacali -, si è determinato un vero e proprio delirio che ha letteralmente gettato nel caos un’intera collettività.
Le immagini delle interminabili file di auto incolonnate lungo il Viale della Libertà e al San Filippo, in attesa di accedere alle aree per effettuare il tampone, fotografano in modo netto l’inefficienza e la disorganizzazione che hanno caratterizzato tutto il periodo delle festività natalizie e che rischiano di ripetersi anche nelle prossime settimane, quando è atteso il picco dei contagi.
Ciò a cui stiamo assistendo – continuano Mastroeni, Fucile e Patti -, è però anche il frutto di una politica sanitaria regionale rivelatasi fallimentare, perché in tutto il periodo in cui i contagi sono rimasti ben al di sotto della soglia di guardia, non si è fatto nulla per potenziare il sistema. A nulla sono valsi i campanelli d’allarme dell’ultimo mese perché tutti soggetti istituzionalmente interessati, ASP, Aziende Sanitarie (Papardo e Policlinico), Comune di Messina, Commissario emergenza sanità, intervenissero preventivamente».
Su scuola e scelte di De Luca
I rappresentanti della CGIL insistono poi sui fatti che hanno interessato nelle ultimissime ore la città di Messina, con particolare riferimento all’Ordinanza sindacale con cui il primo cittadino, Cateno De Luca, ha disposto la chiusura delle scuole dal 10 al 23 gennaio, e da ultimo la decisione del Governo Regionale di prorogare di tre giorni le festività scolastiche.
«Pur comprendendo e condividendo la ratio di ciascun provvedimento adottato – affermano i dirigenti sindacali -, occorre evidenziare che nulla è stato fatto per garantire la sicurezza nelle scuole e tutte le difficoltà di gestione dell’aumento dei contagi ricadranno sulle scuole stesse. Tutto questo a causa di scelte mancate (nazionali e regionali) in termini di organico aggiuntivo, spazi, strutture adeguate, screening e per l’insufficienza del personale che possa far carico tempestivamente dei tracciamenti.
Basta con le mezze misure o con le presunzioni ideologiche, adesso è necessario agire con pragmatismo affinché sia garantito il diritto all’istruzione e la sicurezza e la salute di tutti e di tutte. E a tal proposito, va ricordato come le decisioni assune dal Governo centrale, che hanno determinato il blocco degli eventi programmati per l’ultimo dell’anno, abbia di fatto evitato il rischio che a Messina, a causa delle sbagliate posizioni assunte da De Luca rispetto all’organizzazione del capodanno in piazza, il numero dei positivi fosse ancor più alto di quello attuale. E’ necessario, ma temiamo che le nostre parole, finiscano al vento, tenuto conto delle estenuanti e divisive dirette Facebook del Sindaco, che sia attivi una fattiva e concreta task force in sede prefettizia, affinchè si affronti l’emergenza in maniera seria e non finalizzata alla campagna elettorale».