Il bilancio dopo poche ore di piogge. Inutile richiedere interventi preventivi se, puntualmente, le emergenze vengono affrontate solo a "tragedie sfiorate" o annunciate.
Allagamenti, famiglie rimaste isolate, una Panda ribaltata sull’A20, enormi disagi nel centro città, alcuni pannelli del controsoffitto della Scuola di Catarratti caduti a terra, tram bloccato, auto in panne e file interminabili ai caselli autostradali.
Il bilancio di questa giornata di intense piogge -che vi abbiamo raccontato in diretta (vedi correlato)- se non estremamente drammatico, è quantomeno nero.
Di “allerta meteo” se ne parlava da più giorni e, puntuali come un orologio svizzero, questa notte e questa mattina le piogge e le precipitazioni hanno colpito violentemente tutta la Provincia di Messina.
Nonostante le infinite note e le quotidiane segnalazioni su tombini e torrenti da mettere in sicurezza, il risultato di oggi ha soltanto confermato uno stato di fatto che difficilmente riesce a scostarsi da questa città: basta un temporale, anche di poche ore, per causare allarme, emergenza e danno.
Gli allagamenti hanno interessato ogni zona, da Nord a Sud, creando particolari disagi in Via La Farina, in Via Circuito di Torre Faro ed all’altezza della Fiera.
La carreggiata del Tram, infatti, rimasta invasa dall’acqua ha provocato il blocco dei mezzi per la quasi totalità della mattinata.
Numerose le famiglie rimaste isolate a causa di smottamenti e cedimenti del terreno. Dieci quelle in Contrada Carcarazza (Torrente Papardo), altre in Via Veglia (Tremestieri) ed altre ancora in Contrada Mella (Santo Saba).
Ma a cedere sotto il peso della pioggia non è stata solo terra e fanghiglia.
Nella Scuola di Catarratti a cadere sono stati anche alcuni pannelli del controsoffitto. Bilancio? Una bimba è rimasta sfiorata ma nessuna grave conseguenza.
La situazione autostradale non è stata, di certo, tra le migliori. Una Panda si è ribaltata sulla A20 (km 22+400 – Zona Villafranca) ma per l’automobilista, un vigile del fuoco, solo il trasporto all’Ospedale Piemonte e qualche ferita non grave.
I mezzi rimasti in panne, invece, sono stati numerosissimi, così come le polemiche che si sono protratte durante il corso di tutta la giornata.
Il leitmotiv sempre lo stesso: bisogna sempre attendere la tragedia prima di intervenire? E’ possibile che una città come Messina sia costretta ad inginocchiarsi ogni qual volta il cielo cominci a lacrimare?
Twitter @VCrocitti
e siamo ancora all’inizio
Speriamo che non ci sia l’ennesima prossima volta.
Tombini e torrenti da ” curare” non dovrebbero rappresentare ostacolo insormontabile per gli ideatori e realizzatori(….) della flotta comunale di attraversamento dello stretto.
Chiedo solo di attraversare la strada , da un marciapede all’altro, mica lo stretto.
Quando ci vuole, ci vuole. Caspiterina,.
Aspettando Felice Calabro’
-80
un anima pia che faccia la pulizia dei tombini, in attesa di tempi migliori
Spero che finalmente si trovino i soldi per pulire i tombini,cominciando dalle zone che si sono allagate e da quelle a monte di queste.E per favore: si intervenga per convogliare le acque in modo che non si allaghi il percorso del tram ogni volta che piove!
quelle per le aiuole e le scale li hanno trovati
ma dove siamo nel congo?
ringrazio il sindaco per aver reso di nuovo accessibile il transito in contrada mella.
Eravamo già in panico.
Grazie per la tempestività.