Dal 21 settembre 5 ottobre 2013, Punti di vista e prospettive, tra metafora e realtà, per chi guarda il (e al) mondo dal cuore del mediterraneo. Street, waterscape, photomanipolation, urban photography, reportage e fotogiornalismo saranno solo alcune delle tecniche fotografiche attraverso le quali gli artisti della collettiva racconteranno la Sicilia.
“Vi è una Sicilia "babba", mite, fino a sembrare stupida e una Sicilia "sperta", cioè furba, dedita alle più utilitarie pratiche della violenza e della frode. Vi è una Sicilia pigra, una frenetica, una che si estenua nell'angoscia della roba, una che recita la vita come un copione di carnevale; una, infine, che si sporge da un crinale di vento in un accesso di abbagliato delirio… Tante Sicilie, perché la Sicilia ha avuto la sorte ritrovarsi a fare da cerniera nei secoli fra la grande cultura occidentale e le tentazioni del deserto e del sole. Soffre, la Sicilia, di un eccesso d'identità, né so se sia un bene o sia un male. Certo per chi ci è nato dura poco l'allegria di sentirsi seduto sull'ombelico del mondo, subentra presto la sofferenza di non sapere districare fra mille curve e intrecci di sangue il filo del proprio destino.” (Gesualdo Bufalino).
Immaginare la Sicilia è come guardare all'interno di un caleidoscopio nel quale i piccoli frammenti di plastica colorata si scompongono e si ricompongono in un'infinita serie di immagini di grande verità e suggestione.
Parte da questa riflessione sull’essenza della terra siciliana, Made in Sicily la collettiva fotografica promossa dall’associazione Officinae dell’Arte che, sino al 5 ottobre sarà possibile visitare a Palazzo Zanca, si propone di raccontare.
Street, waterscape, photomanipolation, urban photography, reportage e fotogiornalismo saranno solo alcune delle tecniche fotografiche attraverso le quali gli artisti della collettiva racconteranno la Sicilia.
Made in Sicily è una mostra in cui la fotografia è proposta nella sua accezione più classica: testimonianza, documentazione, racconto nel quale il concetto di “ripresa” proposto non vuole essere soltanto fotografico.
Un progetto interamente autofinanziato, in cui l’impegno “collettivo” ed il sostegno di aziende private è determinante.
Da qui la scelta di esporre nell’Androne di Palazzo Zanca: un passaggio fondamentale per una iniziativa che incentra sul fare “Comune” la propria missione. La mostra si articola in tre sezioni: reportage fotografico di viaggio, street, waterscape, photomanipolation, urban photography, reportage e fotogiornalismo ed una sezione dedicata alla memoria con reportage fotografici dal passato.
Esporranno: Anna M. Ponfi, Antonio Fede, Antonio Giocondo, Francesco Parisi, Giuseppe de Luca, Manlio Arena, Michele Pontrandolfi, Peter Martin, Piero Parisi, Rocco Luvarà,Rocco Papandrea,Siro Barbagallo, Vincenzo Chisari, Roberto manganaro – fotografie coll. Biagio Manganaro, Giuseppe Crisafulli, Alessandro Grussu, Carlo Omodei, Enrico Guerrera, Mariaconcetta Timon Bombaci e Silvio Ruvolo.