La segretaria generale del sindacato, Giovanna Bicchieri, parla di "risultato raggiunto grazie alla nostra tenacia"
MESSINA – Dopo reiterate istanze rivolte dalla Cisl Funzione Pubblica di Messina all’Asp di Messina e all’Assessorato Regionale per chiedere la stabilizzazione dei 71 LSU in servizio presso l’Azienda Sanitaria Provinciale, è stato indetto l’avviso pubblico di selezione, a loro esclusivamente riservato, con la quale verranno inquadrati a tempo indeterminato e per 18 ore settimanali nel profilo professionale di categoria B del ruolo amministrativo.
Bicchieri: “Traguardo raggiunto con tenacia”
“Esprimiamo – scrive la segretaria generale della Cisl Funzione Pubblica di Messina, Giovanna Bicchieri – piena soddisfazione per questo traguardo raggiunto grazie alla tenacia della Cisl Fp ed a quella dei propri referenti nell’azienda. Adesso 71 lavoratrici e lavoratori potranno vedere stabilizzato il proprio rapporto di lavoro. Tuttavia – aggiunge – il lavoro proseguirà incessante per ottenere una rapida e formale conclusione del processo di stabilizzazione e successivamente per ottenere la trasformazione del contratto in full time”.
Vorrei sottolineare, con forza, il fatto che questi 71 LSU, per l’Azienda Asp di Messina, sono di vitale importanza : perche’ ? Perchè, solo a condizione che essi vengano inquadrati a tempo pieno, la loro presenza porterà ad un effettivo e costante miglioramento nella qualità dei servizi offerti all’utenza : aggiungo, soprattutto , ORA che si va ad attuare il concetto (piu’ volte reiterato, ma sempre attuale) del paziente “al centro dell’attenzione dei servizi sanitari”. Pensate solo ad un’ aspetto : anche nella nostra Asp, è possibile inviare via mail, le istanze corredate dalla documentazione richiesta per ottenere i relativi servizi e prestazioni assistenziali : ma se di fronte al terminale non c’e’ personale a sufficienza, avremmo un processo che si blocca o che rallenta. Invece con queste figure, potremmo, concretamente, migliorare le risposte da dare agli utenti. Basta farsi un giro negli uffici, e vedere, sul campo, l’importante contributo, in termini di efficienza ed apporto personale umano, dato da queste nuove figure. In buona sostanza, si vedrà che questi sono “soldi ben spesi”. Anche perchè non si puo’ pensare, come sostenuto improvvidamente da qualche sprovveduta persona, che “ognuno deve deve saper fare tutto”. Neanche in guerra, neanche in prima linea, neanche in un reparto di elite, questo è vero fino in fondo, e regge, a lungo la situazione, in tempo di guerra. Occorre invece mirare a raggiungere l’obbiettivo di disporre delle risorse necessarie e che ognuno svolta il proprio ruolo, con efficacia ed appropriatezza con un significativo contributo nello sviluppo motivazionale. Ricordiamoci che i grandi capitani d’industria, nel secolo scorso (gli Agnelli, Lamborghini, Olivetti), puntavano decisi sull’importanza del “capitale umano” come fattore di successo in azienda. Non dimentichiamolo.