Ad aver sollecitato quest'ultima manifestazione di disaccordo da parte degli attivisti dei vari movimenti studenteschi che aderiscono alla protesta, l'iniezione di liquidità che ha fatto confluire nelle voci di bilancio destinate all'istruzione, 400milioni di euro, a fronte, tuttavia, dei 10 miliardi di euro che - come dichiarato nel comunicato della Rete Aggregativa - sarebbero stati sottratti alla stessa. LE VOSTRE FOTO CON WHAT'S APP AL 392 8954421
Si sono riuniti alle 9 a piazza Antonello per poi muoversi in corteo e protestare contro le politiche di gestione degli enti formativi. Una forza svincolata da condizionamenti politici, libera, indipendente, con l'unico scopo di perseguire e ottenere una riappropriazione delle scuole come enti di formazione delle giovani generazioni, strumenti di cultura e diffusione di idee.
Una "manifestazione dal basso" – come è stata definita dai suoi organizzatori, i membri di "Rete aggregativa studentesca – Lotta organizzata" – che tende a contrastare le politiche organizzative dettate dell'alto e imposte agli enti di formazione pur in assenza dell'adesione dei rappresentanti delle varie scuole che, di fatto, è stata negata.
Presenti, a fianco degli studenti medi e universitari, i circoli SEL Messina, che auspicano una radicale inversione di rotta con cui incentrare le attenzioni politiche sulla necessità di servizi e infrastrutture e sull'abolizione delle barriere d'accesso ai corsi universitari, portando l'Italia – in rapporto al PIL nazionale – allo stesso livello di spesa dei grandi Paesi Europei.
L'evento ha matrice autogestita e coinvolge l'intero paese con l'accendersi del dissenso nelle varie piazze italiane. Ad aver sollecitato quest'ultima manifestazione di disaccordo da parte degli attivisti dei vari movimenti studenteschi che aderiscono alla protesta, l'iniezione di liquidità che ha fatto confluire nelle voci di bilancio destinate all'istruzione, 400milioni di euro, a fronte, tuttavia, dei 10 miliardi di euro che – come dichiarato nel comunicato della Rete Aggregativa inoltrato agli organi di stampa – sarebbero stati sottratti alla stessa.
Un provvedimento interpretato come una sorta di schiaffo morale da parte di un governo che preoccupa per la sua tenuta sempre più vacillante. La riunione degli studenti di tutta Italia è infatti anche occasione per denunciare la perplessità suscitata da un esecutivo che procede su una strada sconnessa, fatta di guerre intestine, voltabandiera e inaspettati mutamenti d'opinione. Un andamento complessivo che non può non far auspicare l'avvento di una seria riforma che sottolinei e valorizzi il ruolo delle istituzioni che operano nel campo del sapere, restituendole a rinnovate dinamiche costruttive.
Nel pomeriggio, poi, alle 18, la presentazione, alla Passeggiata a mare, del Movimento Studentesco Aut – Unione degli Studenti Messina. E’ un coordinamento di studenti messinesi in collaborazione con il sindacato studentesco Unione degli Studenti. E' totalmente apartitico ed è politico solo nell'accezione più antica e vera del termine: Diamo un servizio alla comunità tutta, mettendoci al servizio degli studenti. Ogni studente, di qualsivoglia posizione politica è bene accetto.
Tratto distintivo del nascente Movimento è la collaborazione strettissima, per via delle istanze antimafia comuni, con l'Associazione SocioCulturale Peppino Impastato, da anni attiva sul nostro territorio e che fin da subito ha donato un aiuto sostanziale sotto ogni punto di vista: culturale, logistico, burocratico e morale.
La collaborazione con l'Uds nazionale consegna al movimento il carattere di sindacato studentesco, in grado di portare avanti battaglie legali contro ingiustizie quotidiane all'interno delle scuole; il coordinamento invece nasce per organizzare la protesta studentesca a Messina tra i vari licei e si concentra sulla creazione e sull'apertura di Aule Aut – progetti culturali autogestiti sulla scia dell'Aula Aut Maurolico – in tutti i licei della città e della provincia: siamo infatti dell'idea che l'aggregazione studentesca di base sia il primo passo per portare avanti gli interessi degli studenti, sempre più calpestati negli ultimi anni.