L’Orsa scrive al sindaco: “Interdizione ai tir solo dopo la completa riapertura di Tremestieri”

L’Orsa scrive al sindaco: “Interdizione ai tir solo dopo la completa riapertura di Tremestieri”

Marco Ipsale

L’Orsa scrive al sindaco: “Interdizione ai tir solo dopo la completa riapertura di Tremestieri”

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lunedì 14 Ottobre 2013 - 22:26

Il sindacato chiede ad Accorinti di aspettare prima di firmare l’ordinanza che trasferirà tutto il traffico pesante nell’approdo a sud. Non c’è spazio per spostare altre due navi di Bluferries e sarebbero a rischio 70 posti di lavoro più l’indotto. Altra tegola: non ci sono i fondi per il rifinanziamento della Metromare nel 2014. Unica speranza la legge di stabilità di fine novembre

I risvolti non considerati. Sembrava che la nuova ordinanza anti tir, che sposterà tutto il traffico pesante a Tremestieri, potesse essere firmata in tempi brevissimi ma potrebbe non essere così. Almeno questo è ciò che chiede l’Orsa. Quasi un paradosso, se si pensa che il sindacato è stato tra quelli in prima linea per lo spostamento dei tir dal centro cittadino. E in prima linea rimane, ma a tempo debito. E precisamente nel momento in cui verrà riaperta la seconda invasatura dell’approdo a sud.

Dallo scorso 20 settembre, l’unica invasatura funzionante del porto di Tremestieri accoglie dalle 32 alle 35 corse giornaliere, il massimo possibile, in aumento rispetto al recente passato. Son rimaste 12 le corse di Meridiano Lines, ma oscillano ora tra 14 e 17 quelle di Caronte e Tourist. A Bluferries le restanti 6. E qui sta l’inghippo. Perché Bluferries, che opera in prevalenza sul traffico pesante, visto che il traghettamento delle automobili è quasi totalmente appannaggio di Caronte e Tourist, utilizza al momento una nave a Tremestieri e le restanti due nel porto storico. Se, come previsto, verrà vietato il traffico ai mezzi pesanti sia alla rada San Francesco sia al porto storico, Bluferries si ritroverebbe con due navi ferme.

“Ciò significa – afferma il segretario regionale dell’Orsa, Mariano Massaro – la potenziale perdita di circa 70 posti di lavoro più l’indotto: addetti alle pulizie, piazzalisti e biglietterie”.

Ma i problemi non si limitano a questo. Perché verrebbe a mancare anche il traghettamento pedonale negli orari e nei giorni non coperti da Metromare. Praticamente ogni sera dopo le 20 e nei week end, non esisterebbe alcun collegamento pubblico tra Messina e Villa. Ed a proposito di Metromare, – spiega ancora Massaro – “sembra che il Governo abbia la necessità di comunicare l’assenza di fondi per il rifinanziamento dell’appalto per il traghettamento con i mezzi veloci; a questo punto la continuità territoriale dovrebbe essere garantita dalle Regioni Sicilia e Calabria che hanno abbondantemente annunciato il loro stato di crisi profonda. In sintesi, l’unica speranza per veicolare delle risorse verso lo Stretto si può concretizzare solo attraverso la legge di stabilità che il Governo Nazionale presenterà alla fine di novembre. Il bando per il rinnovo dell’appalto attualmente in proroga a Metromare fino a dicembre slitterebbe a non prima di aprile 2014”. C’è il rischio concreto, dunque, che il prezioso servizio non venga garantito, almeno per i primi mesi del prossimo anno.

Metromare a parte, Massaro torna sulla questione tir: “Siamo stati e saremo protagonisti nelle lotte che si prefiggono la liberazione dai tir, ma se si agisce di fretta e senza la dovuta programmazione si rischia di realizzare una toppa peggiore del buco. Qualsiasi riorganizzazione del traffico dei mezzi pesanti non può prescindere dalla piena operatività del porto di Tremestieri. Pertanto invitiamo l’amministrazione comunale a concentrare gli sforzi in tale direzione prima di improvvisare soluzioni fantasiose. Se è vero che la città è soffocata dai tir, è pur vero che Messina non può permettersi di perdere un solo posto di lavoro né di compromettere il diritto universale alla mobilità e alla continuità territoriale. Il cambiamento dal basso prevede il coinvolgimento di tutte le parti in causa e in tal senso lavoratori e pendolari dello Stretto hanno un ruolo di protagonisti a cui vanno garantiti diritti, servizi e lavoro”.

Sulla stessa linea il delegato regionale di Orsa Trasporti, Michele Barresi: “L’idea dell’amministrazione comunale è sempre stata quella di liberare la città dai tir nel momento in cui il porto di Tremestieri fosse operativo al 100 %. Noi siamo sempre stati d’accordo con questa impostazione. Adesso, però, si vuole accelerare senza rendersi conto che in tal modo si creano degli effetti collaterali. Siamo i primi a volere che i tir vadano fuori dal centro città, abbiamo anche combattuto per questo ma, prima della riapertura della seconda invasatura, non ce lo possiamo permettere. Rischiamo di far fallire Bluferries, con conseguenze pesanti su lavoratori, pendolari e passeggeri ferroviari”.

Bluferries è il vettore pubblico che garantisce la continuità territoriale pedonale con Villa San Giovanni sia con gli aliscafi sia con le navi. “Se Bluferries ferma le navi – prosegue Barresi –, negli orari notturni e nei week end manca totalmente il servizio pubblico. Senza parlare del fatto che, visto che il nuovo bando Metromare partirà nella migliore delle ipotesi ad aprile, Bluferries non si proporrebbe certamente per fornire il servizio nei mesi che rimarranno scoperti”.

L’invito all’amministrazione comunale è quello di “non buttare il bambino con l’acqua sporca – spiega ancora il delegato regionale di Orsa Trasporti -. Si rischia di rovinare un’azienda che va bene, che pur se in condizioni non ottimali garantisce un servizio anche in coincidenza coi treni. E pure questo verrebbe a mancare. Se davvero tra poco riavremo il porto di Tremestieri al completo, meglio aspettare. E’ un sistema molto complesso che non può essere stravolto ad impatto. La priorità è quella di eliminare i tir, d’accordo. Ma sono priorità anche la continuità territoriale, i pendolari, i posti di lavoro e il traghettamento ferroviario. Sono aspetti che non sono stati valutati con attenzione”.

Sin da subito, a questo punto, l’amministrazione comunale ha accettato di incontrare gli armatori per discutere anche di questi problemi. Prima di firmare la nuova ordinanza, meglio non lasciare nulla al caso.

(Marco Ipsale)

15 commenti

  1. ART.21 COSTITUZIONE. Messinesi liberate, almeno in questa occasione, il vostro incatenato pensiero, vi vogliono servi della gleba. La LONGA MANUS è arravita fino a stringere quella del sindacato ORSA. I denigratori di R E N A T O sindaco e chi vuole che la nostra terra rimanga SERVITU’ DI PASSAGGIO sarà felicissimo, in loro soccorso sono arrivati i rappresentanti della categoria più arrogante, gli AUTOTRASPORTATORI, i signori Michele BARRESI e Mariano MASSARO. Ricordiamoli questi nomi, è gente che disprezzi la nostra Messina.

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  2. Finalmente qualcuno che scrive concretamente, fuori dall’accorintismo e dall’ambientalismo fine a se stesso. Impedire l’accesso ai tir mentre tremestieri è a mezzo servizio significa perdere altri posti di lavoro e noi marittimi andiamo a mangiare a casa di Signorino e Visicaro… Finiamola con la demagogia, prima di fare gli ambientalisti completiamo le incompiute, tremestieri in testa e poi, solo poi. si liberi la città dai tir

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  3. E tu disprezzi i lavoratori messinesi che grazie al tuo ambientalismo demagogico rischiano di perdere il lavoro. Finitela con questa poesia romantica e cominciate ad agire praticamente, se tremestieri non funziona non si possono dirottare i tir fuori città, provate a realizzare cose concrete invece di dire sempre no a tutto, avete stancato, non siete riusciti a concluderne una con questo sindaco scalzo e ora vi mettete pure contro i lavoratori. Speriamo che andiate via al più presto

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  4. puzza di bruciato 15 Ottobre 2013 07:53

    Quando i padroni tuonano i servi mediano!!!!!
    Che brutta fine hanno fatto le federazioni…..

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  5. da quando c’è questo sindaco vedo solo demagogia e a fatti siamo a zero, è giusto quanto asseriscono i sindacati, se blocchiamo i tir prima di sistemare Tremestieri mandiamo a casa i lavoratori per fare contento Visicaro.

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  6. Cari amici dell’Orsa, non ci sono i soldi per la Metromare? Cioè mancano i 25 milioni che lo Stato finanziava per garantire le corse con gli Aliscafi da Reggio a Messina?
    Ma come, il ponte non era inutile e non era un costo inutile per il paese (8 caffè pagati da 42 milioni di contribuenti in trenta anni)? Mi dispiace per i lavoratori ma chi manifestava facendo un favore a La Repubblica – L’Espresso ed al Pd che doveva usare i soldi del Ponte per la TAV da 20 miliardi e per la TAV Napoli Bari voluta da Vendola, si merita questo e altro. Il guaio è che paghiamo tutti, anche la maggioranza assoluta di messinesi che non sono proprietari di case a Faro.

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  7. I dati numerici non sono contestabili.
    O si limitano le corse dei privati e si aumentano quelle pubbliche, o si aspetta il completamento della seconda invasatura.
    Tanto, ordinanze o meno, sul Boccetta i TIR passano tranquillamente.
    La mancanza di serietà a Messina si rileva dal post della zia Maria: qualunque cosa faccia il maestro di ginnastica, sia essa intelligente (non ne ho vista una, finora) che stupida deve essere per forza lodata a priori ed a dispetto della logica.
    Volete avere sulla coscienza un centinaio di disoccupati in più?
    Non bastano quelli che ci sono?
    O la vostra stupida furia talebana vi porta ad ignorare i bisogni dei lavoratori?
    Tanto, gli elettori dello pseudo-sindaco i soldi li hanno, ed anche tanti!!!
    Pazientate fino a Dicembre

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  8. se il Sindaco non avesse emesso l’ordinanza perchè Tremestieri non funziona oggi lei sarebbe qui a scrivere che il Sindaco è un pagliaccio perchè non ha spostato i TIR dalla città! hanno stancato quelli come lei che sanno solo criticare… forse Renato non avrà fatto grandi cose in questi 100 giorni (ma le assicuro che ha seminato e pure bene) ma lei e quelli come lei non hanno combinato niente di buono per questa città in tutta la vs vita e mai combinerete niente perchè vi piace sguazzare nei luoghi comuni e nello status quo

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  9. finalmente un commento “terrestre” scevro dall’accorintismo talebano… i soldi li hanno e come gli accorintiani, basta guardarli, fanno i no global in piazza ma hanna mamma e papà a nella villetta che li aspettano e li mantengono, pertanto, possono fare gli ambientalisti a costo di creare altra disoccupazione. Noi marittimi abbiamo scioperato ad oltranza per evitare i licenziamenti annunciati, siamo riusciti a limitare i danni, adesso i licenziamenti arriveranno perchè gli esaltati devono bloccare i tir prima di completare tremestieri… che lo facciano e poi si dovranno misurare con la gente che perderà il lavoro.

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  10. Se il sindaco non avesse emesso l’ordinanza non avrebbe consentito ai padroni di minacciare i lavoratori di licenziamento. Questa giunta naviga a vista, ATM, Messinambiente, Servizi sociali… ne avessero risolto una… parlate tanto di basso e di meno fortunati e poi per accontentare qualche opinionista fate le cose di fretta rischiando di far licenziare un centinaio di padri di famiglia. Si vede lontano un miglio che dai bisogni della gente siete lontani mille miglia, basta vedere chi sta in giunta e nel consiglio comunale per capire che con voi il “basso” ha solo da perdere. Speriamo che il ricorso vi mandi presto a casa e vi salvi dalle figuracce che farete vista la conclamata incompetenza che avete dimostrato in 100 giorni.

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  11. MARIEDIT scusa stai dimostrando tu di avere un INCATENATO PENSIERO! Ma è possibile che le decisioni di R E N A T O Sindaco non possono essere contestate! I tuoi commenti vanno sempre nella stessa direzione!

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  12. zia Maria: mi piace chiamare così questo ex funzionario comunale oggi in pensione che fa il tuttologo sapendo dove andare a guardare le carte e che per tutta la vita ha votato DC, PSI,PRI etc. etc..

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  13. Lo pseudo-sindaco non ha fatto un bel nulla.
    Per i trasporti? Pedibus, ovverosia:o ve la fate a piedi o usate la Alfa 159 blu che fu di Buzzanca.
    ATM? Fallimento vicino.
    Rifiuti? Si è fatto soffiare da sotto il naso la poltrona dal sindaco di Barcellona.
    Risonanza magnetica? Si è fatto soffiare l’attrezzatura da Barcellona.
    Traffico? Ti potrebbe rispondere Cetto Laqualunque, ma la risposta sarebbe censurata.
    Cimiteri? Si fa avanti per fare seppellire i morti di Lampedusa, mentre ci sono Messinesi deceduti da anni che aspettano una degna sepoltura (ma, forse, lui buddista e quindi aduso alla cremazione, di questo se ne frega, come di qualunque cosa riguardi la Chiesa cattolica, Vara e comizietto a parte).
    L’unica cosa che ha fatto è stato seminare gramigna nei campi di grano.
    Il fatto grave è che se si limitasse a non fare nulla farebbe meno danno.
    Il guaio è che si crede capace di operare e fa danni su danni.
    Pazientate fino a Dicembre.

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  14. Caro Marco IPSALE, il successo di un giornale on line si misura dal numero dei contatti e dalla qualità dei commenti, per questo TempoStretto ha un grande successo. Il nostro giornale, unico nel panorama dei media, ha una varietà incredibile di manifestazione delle opinioni, c’è l’ironia spinta fino al sarcasmo, e poi le riflessioni tecniche e puntuali sulla finanza locale, mai smentite da nessuno, una caratteristica unica dei commenti di un on line, ricordo solo due nomi, SAJA e Salvatore VERNACI, scusandomi con gli altri, e poi ancora le opinioni sugli aspetti sociali, o sull’attualità della cronaca, commenti provocati da articoli, di una redazione di qualità, in gran parte al femminile. Ma dopo l’elezione di R E N A T O sindaco si è insinuato il virus della denigrazione, cioè togliere ad altri, MALIGNAMENTE, il buon nome, atteggiamento tipico della politica, p minuscola. Mariedit è un commentatore non un politico di professione, non sono prese di mira le sue opinioni, naturalmente criticabilissime, ma l’obiettivo vero sono i link che pubblica, per arrivare all’equazione MARIEDIT FAZIOSO = LINK FAZIOSI = TEMPOSTRETTO FAZIOSO. E’ un atteggiamento che a lungo andare possa danneggiare TempoStretto, visto che i link di mariedit sono inattacabili, ed è l’ultima cosa che mariedit voglia, sono affezionato ai giornalisti e ai commentatori non denigratori. Caro Marco IPSALE, immagino che si provi dispiacere a perdere un commentatore, TOLGO IL DISTURBO, troverò il modo per farvi avere i miei link, liberi di utilizzarli come volete, altrimenti troverò un’altra strada per portarli a conoscenza dei messinesi. A TUTTI I COMMENTATORI, BUONA FORTUNA.

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  15. A TUTTI I COMMENTATORI BUONA FORTUNA. mariedit

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