Previsti due incontri alla Regione sulle questioni. O si riprende l'attività alla Clinica Santa Rita o i 53 lavoratori vengano sparsi in altre cliniche private. Per la Teseos chiesta la revoca dei 26 licenziamenti e l'assunzione nel nuovo bando in scadenza il 26 novembre. Venerdì, intanto, sarà sciopero degli addetti alle pulizie del Policlinico
E' stata la prima ad accogliere il presidente Crocetta al suo arrivo. "Che fine ci fai fare?" – ha chiesto la segretaria della Fp Cgil, Clara Crocé. Richieste in particolare sul mondo della sanità. Ma quando gli si chiede, ad esempio, dei 26 lavoratori della Teseos, Crocetta risponde: "E che li ho licenziati io?". Durante il corso della giornata messinese, però, la Regione, anche per bocca dell'assessore alla sanità, Lucia Borsellino, ha preso degli impegni sul fronte del lavoro.
«Rimaniamo con i piedi per terra, perché non vorremmo che gli impegni pubblicamente assunti dal governatore Rosario Crocetta durante la visita di ieri in città, si rivelassero gli ennesimi annunci senza seguito» – commenta Clara Crocé –. Le affermazioni, controllate, sono il frutto di precedenti confronti avuti con Crocetta che, a detta della sindacalista, soprattutto sul fronte dei servizi riabilitativi cittadini, si sono rivelati un buco nell’acqua. Non a caso, è proprio di riabilitazione che la Crocè e la coordinatrice della sanità privata, Dolores Dessì, hanno discusso con l’assessore alla sanità Lucia Borsellino, ottenendo due diverse convocazioni a Palermo.
Sul fronte della Clinica Santa Rita, all’incontro verranno invitati a prendere parte i rappresentanti dell’Asp, il curatore fallimentare dell’Ati Hospital e i proprietari della struttura. Quest’ultimi, ribadisce il sindacato, devono rendere note le reali intenzioni: «O verranno riprese le attività, oppure l’aggregato di spesa che finora siamo riusciti a far congelare, verrà ridistribuito alle varie cliniche private con l’impegno di assunzione dei 53 lavoratori».
Sul fronte Teseos, invece, la Fp Cgil ha stigmatizzato l’atteggiamento assunto dall’Asp5 e della Regione per il licenziamento dei 26 lavoratori, prima impiegati nella cooperativa che ricordiamo essere socia della Ssr. Parliamo cioè della Società di servizi riabilitativi da cui l’Azienda sanitaria, per via delle imposizioni previste dalla spending review, è stata chiamata a farsi fuori attraverso la cessione delle proprie quote. Quote che verranno vendute mediante apposito bando, già pubblicato e in scadenza il prossimo 26 novembre. Da quel momento in poi, la società diventerà privata. L’impegno è che la “new entry” proceda alla riassunzione dei lavoratori. L’Asp, infine, ha assunto l’impegno di convocare la presidente della Teseos, Grazia Romano, per chiedere la revoca dei licenziamenti.
Sulla stessa linea il segretario di Cisl Fp, Calogero Emanuele: "La Teseos ha licenziato 26 lavoratori senza definire criteri certi né prendere accordi con le organizzazioni sindacali. Irresponsabilmente, perché eravamo in attesa di incontrare l'assessore Borsellino, che da parte sua dispensa speranze e soluzioni. Dalla cooperativa non è arrivata nessuna proposta alternativa, è una matassa ingarbugliata che rischia di produrre numerose vertenze individuali e collettive". E adesso tutti in attesa dell'incontro che sarà convocato dal commissario dell'Asp e socio maggioritario della Ssr, Manlio Magistri.
Al Policlinico, invece, incroceranno le braccia per l’intera giornata di venerdì, garantendo solo i servizi essenziali, lavoratori che ad oggi garantiscono il servizio di pulizia ed igiene.
Lo sciopero, che segue quello dello scorso 1 ottobre, trova le sue ragioni nel nuovo bando di gara che regolerà il servizio per il prossimo quinquennio e che prevede una riduzione drastica tanto del monte ore di lavoro, tanto dell’importo a base d’asta, circa il 35 % in meno, con gravi possibili ripercussioni sulla pulizia e l’igiene della struttura già fortemente penalizzate.
“L’obiettivo – spiega Silvio Lasagni, segretario provinciale della Uil Trasporti – è impedire gravi ricadute sui lavoratori e sull’efficienza del servizio. Non esistendo infatti nel capitolato d’appalto alcuna clausola di salvaguardia per il livelli occupazionali, il timore è che la ditta appaltatrice possa andare ad un ulteriore ribasso, riducendo ancora la qualità dei servizio ed il numero dei dipendenti. Non avendo avuto risposte concrete da parte dell’amministrazione del Policlinico – conclude Lasagni – proseguiremo nella protesta ad oltranza”.
In merito alla situazione della Teseos, c’è da registrare che le lettere di licenziamento sono già arrivate martedì a 22 lavoratori che da oggi sono fuori dalla società e non possono più lavorare. Così dall’oggi al domani ventidue famiglie vengono messe sul lastrico e sprofondate in una situazione di enorme disagio e di grande frustrazione. Nel contempo, decine e decine di pazienti anziani, giovani, bambini,con gravi patologie anche fortemente invalidanti,vengono lasciati a casa senza assistenza e senza trattamenti fisioterapici. In tal modo le loro condizioni di salute psico-fisiche,si andranno velocemente deteriorando senza che a qualcuno possa fregargliene di meno. Entrando più nel merito della questione,posso con certezza affermare che tra le fisioterapiste licenziate ci sono professioniste con un’esperienza decennale, preparatissime,serie,scrupolose con una umanità ed un’empatia fuori dal comune,a cui i loro pazienti sono affezionatissimi. Sono lavoratori e lavoratrici che negli anni hanno fatto guadagnare alla loro cooperativa centinaia di migliaia di euro. Come vengono ripagati per il loro sacrificio e la loro dedizione? Con il classico calcio nel sedere! E’ una situazione assurda,vergognosa,incivile ed anticostituzionale!
Gesù Cristo aveva maledetto l’albero di fico che non gli aveva dato alcun frutto, qui invece paradossalmente, c’è qualche ”pia donna”, che, con grazia, vuole ”tagliare” gli alberi che producono frutti gustosissimi ed in abbondanza! A mio modesto parere un amministratore che adotta tali metodi, agendo contro gli interessi della sua stessa azienda,andrebbe lui sì,licenziato. Vale comunque sempre l’antico detto: ”Chi di spada colpisce…!”.
Come alcuni avevano malignamente previsto,questo articolo riguardante la situazione alla cooperativa Teseos,è stato rimosso velocemente dalla prima pagina ed è scivolato in settima o decima posizione. Oggi addirittura,come qualcuno aveva ipotizzato,azzeccandoci in pieno, è sparito letteralmente dagli articoli ”in evidenza” ed è stato ” relegato”,qualcuno dice ”nascosto”, nella relativa categoria. Perchè? Altri articoli di alberi abbattuti,di fogne che perdono,di piccoli furti e scippi,vengono tenuti in evidenza per giorni e giorni. Forse pensate che per la cittadinanza, questi fatti siano più importanti rispetto alla notizia che dei lavoratori licenziati stiano lottando per non perdere il posto di lavoro? E che decine e decine di persone con difficoltà motorie di vario tipo, siano rimaste senza assistenza dall’oggi al domani e chissà quando potranno riprendere a curarsi? Sinceramente mi sembra un modo alquanto strano di fare informazione!Ma se siete convinti così… Cordialmente, gm.