Messina, Ex Seaflight: Tar dà ragione al Comune. Arcovito: "Pronto a dialogo per soluzione condivisa"

Messina, Ex Seaflight: Tar dà ragione al Comune. Arcovito: “Pronto a dialogo per soluzione condivisa”

Alessandra Serio

Messina, Ex Seaflight: Tar dà ragione al Comune. Arcovito: “Pronto a dialogo per soluzione condivisa”

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giovedì 03 Marzo 2022 - 20:11

Il Tar di Catania rigetta il ricorso della Amir contro il provvedimento regionale che archiviava il progetto per l'area ex Seaflight

Il Tar di Catania dà ragione al Comune, nel contenzioso con la Amir dell’imprenditore Armando Arcovito, sulla vicenda dell’area ex Seaflight di Capo Peloro. “Valuteremo con i legali se ricorrere al Cga – commenta amaro Arcovito – ma ancor prima sono pronto a dialogare con il Commissario o chi per lui per arrivare a una soluzione condivisa, anche alternativa, l’unica che può portare giovamento alla comunità, all’amministrazione e anche alla mia società ovviamente. Sono sempre stato pronto al dialogo, a trovare un compromesso alternativo, e l’ho sempre chiarito anche all’amministrazione De Luca, che però con me non ha mai voluto dialogare”.

Da parte sua, De Luca è tornato sulla vicenda anche di recente, ed ha più volte sottolineato l’attesa per questa pronuncia dei giudici amministrativi, in vista della demolizione dell’area. Il capitolo contenziosi però sullo carta è tutt’altro che concluso.

Il provvedimento del Tribunale amministrativo regionale di Catania (presidente Burzichelli, estensore Cumin), è articolato e prende le mosse dal ricorso della Amir, patrocinata dagli avvocati Carmelo Briguglio e Nunziato Antonio Medina, contro il provvedimento del Demanio regionale che ha archiviato la pratica relativa al progetto della società per l’area della ex Seaflight, facendo leva sulla presunta mancanza di “documentazione” che la società avrebbe dovuto presentare per ottenere la concessione stessa, dopo il decreto di concessione.

La società ha più volte opposto che sono stati il cambio di posizione dell’amministrazione comunale e la mancanza di “collaborazione” da parte dell’Assessorato ad averle impedito di produrre tutto il fascicolo così come richiesto.

2 commenti

  1. Oltre a leggere i correlati di questo articolo, per capire meglio la problematica, sarebbe opportuno leggere pure i commenti di quei leoni da tastiera che hanno sentenziato e sproloquiato senza capirci niente, tanto per buttare fango come al solito, ma quello che è insopportabile notare che vanno contro gli interessi della città! Bravissimi.

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  2. Giovanni ultimo arrivato 4 Marzo 2022 09:11

    Ma che vergogna questi personaggi che, appoggiati dal vecchio sistema politico e dagli accordi che si facevano sulle spalle dei cittadini , perseverano nella richiesta di soluzione economica su un’area che hanno abbandonato. Il comune dovrebbe ,secondo me ,anche chiedere il risarcimento per danno di immagine per lo scempio che tuttora si erge in una zona protetta , unica al mondo

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