Saltata la riunione con l' Anas, che si svolgerà martedì o mercoledì. Bisognerà concordare le azioni da intraprendere poi anche insieme al Consorzio Autostrade. L’obiettivo è quello di affidare i lavori in tempi brevi all’impresa Ricciardello. Con la costruzione di due nuovi pilastri, l’uscita dello svincolo dovrà essere anticipata sulla collinetta antecedente al viadotto Ritiro, dal quale continuano a piovere calcinacci
L’incontro previsto tra il Comune e l’Anas per lo svincolo di Giostra è stato rinviato. Nessun ritardo preoccupante, si svolgerà in questi giorni, ma oggi il direttore regionale dell’Azienda nazionale autonoma delle strade, l’ing. Salvatore Tonti, si è dovuto trattenere a Roma e non ha potuto presentarsi a palazzo Zanca per concordare modalità e tempi di attuazione della variante, che prevede il prolungamento della rampa sino alla collinetta antecedente al viadotto Ritiro.
Dopo la storica apertura, ma solo in entrata, dello scorso 15 maggio, bisognerà adesso lavorare per rendere fruibile lo svincolo anche in uscita, prioritariamente per chi proviene da sud e quindi da Tremestieri. In direzione opposta, invece, si dovrà comunque ricorrere ad un giunto in un secondo momento e, per chi proviene da Villafranca, inizialmente, sarà necessario uscire allo svincolo di Boccetta e rientrare subito dallo stesso per poi uscire nuovamente allo svincolo di Giostra.
La nuova uscita sarà utile non solo in quanto consentirà di sgravare il traffico cittadino, ma anche perché dovrà fungere da bypass nel mentre si svolgeranno i lavori di adeguamento del viadotto Ritiro, opere che si rendono sempre più urgenti in considerazione delle precarie condizioni di quel tratto di tangenziale sul quale, da un anno, si viaggia ormai su una sola corsia centrale.
Dopo l’incontro con Anas, andrà concordata l’azione insieme anche al Consorzio Autostrade. L’obiettivo è quello di arrivare in tempi brevi all’affidamento all’impresa Ricciardello, tramite una variante allo storico progetto. I lavori, poi, avranno una durata di 10 – 12 mesi. Per poter usufruire dello svincolo in uscita, dunque, sarà necessario attendere ancora. Ma bisogna fare in fretta. Svincolo a parte, dal viadotto Ritiro continuano a piovere calcinacci. Ed il pericolo incombe sia per gli automobilisti sia per gli abitanti delle case sottostanti, da anni in protesta per i danni subiti.
(Marco Ipsale)
“Nessun ritardo preoccupante”, è scritto nell’articolo, sintesi perfetta! Quindi aspettare qualche decennio in più e in meno non costa nulla!!