Gli speculatori spingono al rialzo il prezzo del petrolio. I governi devono tutelare famiglie e imprese, taglieggiate dai rincari
Stamattina svuotavo il portafoglio al distributore di benzina, pagando un litro di gasolio euro 2,39, ossia 50 centesimi in più al litro rispetto una settimana fa, ed 1 euro in più rispetto l’anno scorso. In quel preciso momento mi sono chiesto: ma se allo stato attuale il petrolio del Nord Europa è disponibile, così come quello iraniano, quello venezuelano, quello arabo e quello americano, e se i depositi di greggio sono strapieni visto che negli ultimi 24 mesi i vari lockdown hanno ridotto drasticamente la richiesta di questa preziosa materia prima, perché mai gli aumenti sono così pazzeschi?
I carburanti aumentano per effetto della speculazione
Cosi, mi sono risposto che, non essendoci ostacoli reali che giustificano tali aumenti, la causa è dovuta dall’azione degli speculatori. Una categoria che attende famelicamente il realizzarsi di circostanze capaci di impattare psicologicamente sui consumatori a tal punto di far loro accettare aumenti dei prezzi incredibili.
Come Gregor Samsa ne “il processo” di Kafka, così noi tutti sopportiamo apaticamente le conseguenze di dinamiche che ci vengono presentate come inevitabili e che però, ad analizzarle, non hanno alcuna giustificazione nell’articolazione reale della produzione di petrolio. Esse, al contrario, sono totalmente riconducibili ad azioni speculative che arricchiscono pochi ed impoveriscono gran parte dei cittadini che inevitabilmente, con meno soldi in tasca, dovranno tagliare la spesa. Tutto ciò gioca a sfavore della piccola impresa locale, così come della media e grande impresa nazionale, con ciò mettendo in crisi l’economia locale e nazionale oltre che le entrate tributarie ed erariali.
In questo momento, giustamente, la priorità delle agende dei governi europei è frenare la follia di Putin e le sue tragiche conseguenze. Ma, quale secondo impegno, va concertata al più presto una difesa europea non solo per contenere Putin ma anche gli speculatori che stanno letteralmente rubando i soldi dalle nostre tasche, compromettendo il futuro delle nostre famiglie.
Benny Bonaffini
Foto di Engin Akyurt da Pixabay
Perfetta l’analisi ma va aggiunto che lo Stato Italiano non intende mai rinunziare alle sue accise, pari a metà del prezzo finale, qualunque cosa accada. Perché nessuno protesta?
OTTIMO articolo che rispecchia benissimo la situazione di uno dei rincari assurdi, che si fa scudo degli effetti della guerra🥺 quando in realtà ,c’è veramente tanta speculazione ignobile😡 che non sta tenendo conto tra l’altro,nemmeno, degli effetti disastrosi che già la pandemia Covid ha avuto ed ha ancora nel mondo…..👏👏👏👏👏👏👏👏al giornalista!!!
Condivido l’analisi ma io consiglierei di iniziare ad eliminare gli sprechi .Usare luce ,auto solo quando serve. Spegnere tutte le luci negli edifici pubblici quando non sono presenziati ,sarebbe un gesto verso la popolazione Ucraina e farebbe bene alle nostre tasche .Siamo in tempo di austerity ma mi piacerebbe sapere quanti kilowatt producono le pale eoliche sul territorio nazionale, o non funzionano? Spero che la magistratura indaghi in merito.
Come mai la magistratura non si muove con indagini verso chi specula sulle merci art.501 bis del codice penale anche d’ufficio possono fare indagine.
Secondo il mio modesto avviso ,il petrolio che aumentato non ha raggiunto le raffinerie italiane ,come hanno fatto a far salire il prezzo della benzina e gasolio ?
Se si fa in fretta con avvisi di garanzia e sequestro dei beni per tutta la catena degli speculatori vedrete come la benzina e gasolio ritorna come i prezzi di altre nazione europei .
Solo in Italia siamo a questi livelli di speculatori , estorsione e 416 cp nei confronti del Popolo.
Mi chiedo se io fossi il gestore di un rifornimento oggi compro a 10 e vendo a 12 domani con lo stesso carico (sento aria di aumento ) e vendo a 15 basta questo per indagare il gestore dell’art.501 bis con relativo sequestro dei beni e sospensione di licenza.
Così via per altre merci e per altri speculatori.