Dopo Claudio Conte in Atm non è ancora stato trovato il nuovo direttore generale. In cinque mesi solo nomine di facenti funzioni, Orsa, Ugl e Cub chiedono spiegazioni all'amministrazione. Intanto la Regione manda i primi contributi.
L’Atm continua a rimanere senza Direttore generale. Da quando Claudio Conte è stato letteralmente messo alla porta, già due mesi prima rispetto alla naturale scadenza del suo contratto, all’azienda trasporti si è andati avanti con nomine di direttori facenti funzioni. In appena cinque mesi a passarsi il testimone sono stati prima il Direttore amministrativo Ferdinando Garufi e poi il Direttore di esercizio tranvia Carmelo Crisafulli. Adesso tocca invece a Salvatore Orlando che in questi mesi ha collezionato sulle spalle una serie di incarichi non da poco. Vista la perdita di due dirigenti, è scaduto anche il contratto dell’ex Direttore di esercizio gommato Guglielmo La Cava, in via La Farina erano rimaste poche le figure professionali con tutte le carte in regola per rispondere a determinati requisiti. Dunque dopo Garufi e Crisafulli, per i prossimi 30 giorni sarà Salvatore Orlando a fare le funzioni da direttore generale. Orlando nel frattempo non dovrà dimenticare di essere anche il direttore facente funzioni dell’esercizio gommato, responsabile del settore Manutenzione, responsabile di Ztl e sicurezza. Un mix di mansioni che di certo sarebbe più opportuno non concentrare su una stessa persona, alla luce soprattutto delle condizioni in cui versa l’Atm. A quanto pare però non c’erano grandi margini di manovra e per il Commissario Domenico Manna è stata una scelta quasi obbligata. L’amministrazione comunale in questi mesi non ha infatti pensato a come provvedere, a come restituire un direttore alla sua azienda di trasporto. E se da un lato si professa la voglia di cambiamento e rinnovamento, appare strano che questi principi non siano tenuti in considerazione quando si decide di non fare nuove nomine e di andare avanti per proroghe lasciando tutto nelle mani delle stesse persone che in questi anni hanno governato l’Atm. Lo statuto però parla chiaro e consente questa strada , dopo Orlando però che succederà? Dovranno essere l’assessore Gaetano Cacciole e l’amministrazione a dire cosa vogliono farne davvero di questa azienda
Duro il commento che arriva dai segretari Orsa, Ugl Cub, Michele Barresi, Franco Alizzi e Franco Urdì. “Nessuno parli ancora di segnali di cambiamento all’Atm se queste sono le scelte che l’amministrazione fa. Dopo cinque mesi dal licenziamento del direttore Claudio Conte l’azienda è ancora senza un nuovo direttore generale e questo è la dimostrazione della mancanza di attenzione che l’amministrazione sta riservando all’azienda di trasporto pubblico locale. In cinque mesi non sono riusciti a individuare una persona nuova, competente, che possa dare un segnale di discontinuità con quella che era stata la gestione fallimentare del passato. Si è preferito dare incarichi temporanei a dirigenti o funzionari che per anni hanno contribuito a vario titolo al fallimento dell’azienda trasporti di Messina”.
Per i sindacati la mancanza di una figura cardine come quella del direttore generale, impedisce qualsiasi forma di programmazione per il futuro, non fa vedere discontinuità con il passato e crea cortocircuiti gestionali che bloccano l’azienda, impedendo di fatto anche al commissario Manna qualunque iniziativa utile al rilancio.
“Chiediamo immediatamente l’iter per trovare una persona che abbia capacità e competenze per dirigere l’azienda” ammoniscono i sindacati che intanto si preparano allo sciopero di lunedì 16. Alla base della protesta ancora stipendi e incertezze legate al silenzio da parte del Comune, in questi giorni è in pagamento lo stipendio di settembre, nel frattempo i dipendenti hanno maturato anche la tredicesima che chissà quando vedranno.
Una buona notizia riguarda invece l’imminente arrivo di circa 600mila euro che la Ragione ha già deciso di liquidare. Si iniziano dunque a vedere i primi risultati dopo settimane di incontri e riunioni, questa cifra non fa parte dei 4 milioni promessi dall’assessore Nino Bartolotta, ma si tratta di un finanziamento per l’adeguamento del contratto nazionale dei lavoratori autotoferrotranvieri che risale almeno ad un anno fa. Finalmente questa prima tranche sembra essere ormai nelle casse del Comune, l’assessore Cacciola sta valutando come impiegare i soldi. Una cosa è certa: i lavoratori Atm non dovranno trascorrere un altro natale nell’incertezza.
Francesca Stornante
Lo faccio io il Direttore Generale, Ho solo la terza media vado bene?
Il direttore generale serve soltanto ai sindacati che possono fare finta di cercare di trovare la soluzione dei problemi dell’ATM.
Per il resto, chiunque sia è perfettamente inultile come tutti quelli che si sono alternati sin qui.
Purtroppo per svolgere le funzioni di un direttore generale (che non significa prendersi lo stipendio di direttore generale) non basta neanche la laurea.
In termini elementari bisogna aggiungere alle competenze in managment (utili solo ad insegnare e che provengono o da corsi di laurea specifici a da master postuniversitari) la propensione personale al managment e la esperienza in magment.
Non e’ cosi’ facile trovare un Direttore Generale a meno che non si voglia pagare a qualcuno lo stipendio di Direttore Generale, come quasi sempre e’ accaduto … ed accade, al di la’ delle sue competenze
Tutti in piazza il 9 dicembre, riprendiamoci la nostra italia, fate girare non censurate come le altre testate giornalistiche, interessa anche voi di tempostretto, anche voi state vivendo questo incubo, anche voi state assistendo al massacro a cui ci hanno sottoposti, anche voi siete esseri umani!
Ma dico avete idea quanti master specifici possiede il commissario ?
Avete idea quante aziende ha risanato ?
il pesce puzza dalla testa