Dall’incontro con l’Associazione Peppino Impastato e i convegni sulla Mafia alla cura della scuola: i giovani messinesi hanno deciso di utilizzare la protesta come occasione di crescita culturale e sociale
Il liceo Bisazza di Messina continua l’occupazione della scuola per la mancata firma dei titoli della Costituzione degli Studenti siciliani da parte del Governatore Rosario Crocetta.
L’inizio dell’occupazione di molte scuole di Messina è scatta dopo il 2 dicembre: in quella data Crocetta, infatti, si sarebbe dovuto recare presso Piazza Duomo di Messina per incontrare il Movimento Studentesco Aut e visionare il loro progetto, vagliato dallo stesso Antonio Ingroia, riguardante il diritto allo studio; ma il Governatore della Sicilia, senza alcun avviso, non si è presentato. Un’assenza che ha fatto scaturire l’indignazione decisa da parte delle scuole che hanno deciso di intraprendere una strada di protesta più dura e incisiva.
Il Bisazza, che in passato ha fronteggiato manifestazione studentesche estreme con esiti deleteri, oggi, ha trovato una sua identità e maturità nell’affrontare tematiche rilevanti. Gli attuali rappresentanti di Istituto hanno voluto precisare, infatti, che l’occupazione che è in corso deve trattarsi di “un’esperienza formativa, culturale in primis, e sociale”, giustificata dalla mancata firma di Crocetta. Si vuole, insomma, far capire che il liceo Bisazza è cambiato in positivo, che le passate esperienze negative, come quella del 2008 (http://www.tempostretto.it/news/listituto-bisazza-e-il-post-okkupazione.html) sono solo un brutto ricordo. E lo stanno ben dimostrando: ogni giorno viene organizzato qualcosa di concreto, da attività ludiche a convegni riguardanti tematiche sociali. Proprio il 4 dicembre è stato affrontato il tema sulla Mafia con la visione del film “I cento passi” e la presenza dell’associazione Peppino Impastato, già recatasi l’anno scorso (http://www.tempostretto.it/news/lezioni-vita-incontro-associazione-peppino-impastato-ragazzi-bisazza-occupazione.html). O ancora, un convegno in ricordo di Nelson Mandela, presieduto da studenti universitari dell’ex Facoltà di Lettere e Filosofia di Messina. Anche qui l’obiettivo è educativo, volto non solo a far conoscere agli studenti la storia e l’insegnamento di Mandela, ma a creare un sereno dibattitto per far interagire i ragazzi, che si sono mostrati abbastanza interessanti alla tematica. E in ultimo, ma non di poca importanza, l’interesse attento alla struttura scolastica. Molti studenti si cimentano nell’imbiancare i muri di quelle aule che sono invase da scritte offensive che “recano fastidio durante le lezioni”, mantenendo l’ordine e la pulizia della scuola.
E la protesta del Bisazza continua, non si ferma di certo qui. Nel corso della settimana, infatti, sono in programma altri eventi formativi con l’obiettivo di non far passare mai in secondo piano il motivo centrale dell’occupazione: la rivendicazione dei diritti scolastici. (Marco Venuti)
futuri inutili politici e sindacalisti