Messina. Buona sanità: “Grazie al Papardo sono tornato a camminare, al nord mi davano morto”

Messina. Buona sanità: “Grazie al Papardo sono tornato a camminare, al nord mi davano morto”

Matteo Arrigo

Messina. Buona sanità: “Grazie al Papardo sono tornato a camminare, al nord mi davano morto”

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domenica 27 Marzo 2022 - 07:15

Enrico, affetto da necrosi all’anca, aveva subito il rifiuto all’intervento chirurgico in una struttura del nord. All’Ospedale Papardo è stato operato con successo

Una storia di sanità, un percorso fra medici ed ospedali che dovrebbe essere la normalità, ma che in questa città spesso diventa un’eccezione. Un nostro lettore ci ha tenuto parecchio a raccontare la sua esperienza, perché possa essere da esempio per molti, e per ringraziare i medici di un ospedale cittadino, i quali sono riusciti a “rimetterlo in piedi”. Enrico, sessantenne obeso e con varie patologie. Circa un anno fa comincia ad avere seri problemi di mobilità, dopo una vista da uno specialista il responso è chiaro: necrosi all’anca sinistra al quarto stadio. Bisogna eseguire un intervento chirurgico per rimettere in sesto l’articolazione impiantando una protesi. Un’operazione semplice nella dinamica, ma durante la quale potrebbero insorgere delle complicanze, viste le numerose patologie e la condizione fisica del paziente.

La paura della malattia

Enrico ha conosciuto pochi mesi fa la sala operatoria per un intervento al braccio, in pieno lock-down, con tutto quelle che ne è conseguito fra restrizioni e privazioni. Pensare di ricominciare la stessa trafila lo scoraggia, decide cosi, anche sotto consiglio dei familiari, di prendere il classico “altro parere”. La ricerca lo porta nel nord Italia al cospetto di un “luminare” dell’ortopedia, una prestazione “a pagamento”, 200 euro per una visita durata 11 minuti esatti: “Compreso il tempo di spogliarmi e rivestirmi” scherza Enrico. La risposta dell’ortopedico è purtroppo negativa, Enrico non rientra negli “standard” dei suoi pazienti operabili all’anca, in poche parole è un intervento difficile per i rischi connessi al sovrappeso e il medico non vuole prendersi la responsabilità: “La cosa più grave non è avere bocciato il mio intervento” ci racconta Enrico “Ma non avermi dato alternative, e soprattutto il modo, senza nessuna umanità, in cui mi è stato comunicato, ripetendomi più volte di rassegnarmi, perché in caso d’intervento sarei morto sotto i ferri”. Scoraggiato ritorna a Messina. Con la mobilità ormai ridotta al minimo, e sotto uno stato depressivo crescente, decide di rivolgersi al dottor Daniele Pontoriero, primario di ortopedia dell’ospedale Papardo, il quale consiglia senza nessun dubbio l’intervento, ridandogli coraggio e speranza.

Credere nella nostra sanità

È lo stesso primario, coadiuvato da medici e anestesisti interni, ad operare con successo Enrico, il quale oggi, dopo 20 giorni dall’intervento è tornato a camminare senza l’aiuto di nessun supporto: “Oltre alla possibilità di stare in piedi senza problemi ho recuperato serenità” finalmente Enrico è tranquillo dopo lunghi mesi di sofferenza “Ho voluto raccontare la mia storia per ringraziare di cuore il dottor Daniele Pontoriero e la sua equipe, unitamente al direttore generale Mario Paino, per la gentilezza, la delicatezza e la professionalità, e per dire a tutti che a volte la soluzione ai nostri problemi e proprio a due passi da casa nostra, dobbiamo solo avere più fiducia”.

8 commenti

  1. Come in tutte le cose, chi svolge un compito per mestiere e chi per vocazione entrambi fanno la stessa cosa, sono i risultati diversi. Questo vale per tutti e per qualsiasi mestiere facciamo.

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  2. Bravissimi Daniele e tutti i colleghi che lo collaborano molti anche giovani ma molto validi
    Ma un cenno ai poveri radiologi mai!

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  3. Daniele è il numero uno, bravissimo.

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    1. Posso avere un contatto telefonico

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  4. Anche mia madre di 82 anni con gravi patologie, 6 anni fa a Patti non volevano operare al femore x il rischio di morire sotto i ferri.Il dott.Pontoriero che si trovava in ferie,mi disse che appena rientrato l’avrebbe operata lui.Difatti dopo 2 ore di intervento tutto si è concluso nel migliore dei modi.Dopo la riabilitazione mia madre camminava senza supporti.Professionista preparato e serio.

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  5. Salvolauritano 27 Marzo 2022 18:44

    Bravo Daniele Pontoriero-Orgoglio del NS Ospedale PAPARDO.

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  6. Una bella equipe del reparto ortopedico al Papardo. Un grazie al dottor Ruggeri per l’intervento che ho subito al tendine d’Achille nel mese di luglio del 2021. Già da alcuni mesi sono ritornato a riprendere le mie attività sportive.

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  7. Potrebbe qualcuno come prendere un appuntamento telefonico o altresi. Grazie.

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